1, 2, 3… libro!

[diVirginia Stefanini]

Dopo la tappa in provinciadi Bologna, in questi giorni (28 marzo-16 aprile) è a Milano,e nei prossimi mesi transiterà da Colbordolo (PU) e nei comuni delConsorzio Sistema Bibliotecario del Nord-Est: sto parlando della Mostrainternazionale di libri per bambini da 0a 3 anni promossa da IBBYItalia, con le sezioni IBBY e gli istituiticulturali di 22 paesi, nell’ambito del progetto Nati perleggere.
 
Una raccolta di355 libri in 16 lingue diverse provenienti dai 5 contenenti, cheviaggiano attraverso l’Italia in compagnia di espositori in legnodalla forma e dai nomi curiosi come fienile,casetta, pentagramma.
Scopo della mostra: presentare al pubblico i migliori libriper bambini piccolissimi, che siano albi illustrati, raccolte difilastrocche, libri dizionario per imparare parole, forme, colori,oggetti; che siano cartonati, di stoffa, tattili, pop up, da sfogliare dasoli, da leggere ad alta voce, ma sempre originali e stimolanti.
 E ci riesce, questa colorata biblioteca viaggiante, astimolare domande e curiosità nei lettori che vi si imbattono. Duranteuna recente tappa dell’esposizione, come bibliotecaria sono stataun’osservatrice privilegiata e ho collezionato quesiti e rispostesorprendenti.

Può una mostra di libriin 16 lingue diverse essere adatta ai piccoli lettori che parlano –e non sanno ancora leggere l’italiano?

Certo che sì, se si tratta di bambini curiosiin età prescolare, che si fanno consigliare dall’istinto e attrarredalle immagini. Così finisce che il libro più sfogliato è Pereputalitsa,parola inventata per intitolare un cartonato proveniente dalla Russiae illustrato da JuliaGukova, in cui, pagina dopo pagina, è possibilemixare fronte, occhi, nasi, bocche e menti diversi per crearevolti bizzarri. Sarà che nella nostra biblioteca scarseggiano ilibri-identikit come questo (ma, guarda un po’, abbiamo in catalogoil simpatico Il guazzabuglio: chi farà ordine in questoscompiglio?, pubblicato nel 2000 da Nord-Sud, in cui lamedesima illustratrice dà vita a un bizzarro mix di animali), saràper il fascino minaccioso di certe figure/figuri un tantino retrò,ma fra il truce pirata s-figurato e i bambini è amore a primavista! 

Quali sono le letturepreferite dai genitori che visitano la Mostra?
Meno audaci dei loro baby-accompagnatori, gli adulti si rivolgonoprincipalmente ad albi in lingue familiari e traducibili. Ancor megliose già tradotti, e quindi letti, in italiano: che scarsa fantasia! Valecomunque la pena osservare le mamme e i papà intenti a rileggere adalta voce A caccia dell’orso di Rosen e Oxenburysenza quasi buttare l’occhio al testo dell’originale inglese We’reGoing on Bear Hunt, forti di una memoria allenata acolpi di ripetizioni casalinghe. Per un libro purtroppo fuori catalogoda noi, una bella rivincita internazionale.

Edizioneanglo-cinese.

Qualè il libro più “vecchio” della Mostra?
Sebbene uno dei criteri utilizzati dai curatori sia stato quellodi includere libri quanto più recenti, nella selezione, hanno trovatospazio alcuni titoli “classici” provenienti dai paesi in cui dapiù tempo è sviluppata la produzione editoriale per piccolissimi,come quelli di lingua inglese. Il primato per il libro più vecchiodella mostra tocca allora agli Stati Uniti.

È del 1947 GoodnightMoon, delicato albo illustrato di Margaret Wise Brownin cui un soffice coniglietto si prepara a dormire dando la buonanotte aciò che lo circonda. Gli spassosi libri in rima del Dr. Seuss, Hopon Pop e Fox insocks, arrivano direttamente dagli anticonformistianni Sessanta, così come i colorati albi di Eric Carle, BrownBear, Brown Bear, What Do You See?, del 1967,e The Very HungryCaterpillar, del 1969.

Neglistessi anni, in Giappone, si pubblica InaiInai Baa, intramontabile best-seller dellapluripremiata Myoko Matsutani, che propone ai bambini una semplicelettura interattiva del gioco “bu bu settete”, “cucù”o “peek-a-boo”, che dir si voglia: un timido orso si copreil muso con le zampe… e nella pagina successiva si rivelaal piccolo lettore al grido di “baa”.

 Èsolo del 1978 l’ormai classico EachPeach Pear Plum della coppia Janet eAllan Ahlberg, nella vita marito e moglie, che divertono igiovanissimi lettori britannici coinvolgendoli in un gioco diriconoscimento ispirato alle fiabe e alle nursery rhymes piùpopolari. A sorpresa - ma non troppo - sono gli italianissimi Maicontenti e Toctoc. Chi è? Apri la porta delrivoluzionario Bruno Munari, pubblicati nel lontano 1945, a vincere ititolo di albi più longevi fra quelli in mostra.

Inai InaiBaa

Se i muridella casetta il rifugio segretoideale a misura di bambino potessero parlare, cosa racconterebbero? 
“Cari genitori, educatori e bibliotecari, occhio ai vostribambini: se tutt’a un tratto li vedete sparire dietro le mie tendea righe bianche e rosse, non è solo perché hanno scoperto il piaceredi leggere in solitudine. Oltre la mia soglia si entra in un mondo diesperienze in miniatura da cui voi siete esclusi: niente di meglio dellamia finestra per gettar fuori i libri e scoprire la legge di gravità,senza adulti a impedirlo…

 E che bel mercato si puòorganizzare da una parte all’altra del mio davanzale: ideale peresporre libri da vendere al miglior acquirente, che oggi ti offre lasua caramella e domani persino un bacio! Però non ve la prendete conme se i bambini hanno reinventato lo spazio della lettura: il giocoaiuta a crescere!”

Ma lo spazio, così come la durata diogni viaggio, è sempre troppo poco e le domande si affollano: cheimmaginario si nasconde dietro le illustrazioni stilizzate e le buffeonomatopee dei picture book giapponesi di ricerca (Mokomoko e Gov gov govo)? E i bambiniscopriranno attraverso gli albi che vengono dall’altro emisfero leavventure di animali sconosciuti in Europa (Chiguirodel colombiano Ivar Da Colle)? E dove sono i libri cinesi? Perrispondere a queste e ad altre curiosità, non resta ai lettoriche inseguire la Mostra, e ai librai, bibliotecari ed educatori cheinvitarla nella propria città.

Virginia Stefanini, autrice diquesto post, è bibliotecaria specializzata "sul campo" in libriper ragazzi. Da cinque anni lavora per la Biblioteca Comunale"Cesare Pavese" di Casalecchio di Reno, curando e realizzandoattività di promozione della lettura per bambini e ragazzi. Hacollaborato al Festival di fumetto Bilbolbul e nel tempo liberosi diverte a realizzare spettacoli per tutti, eredità dei suoistudi teatrali al DAMS di Bologna e della specializzazioneinscrittura teatrale per l'infanzia e la gioventù al teatro Testonidi Bologna.