Solidarietà al Festival Tuttestorie

Il Festival Tuttestorie della Letteratura per ragazzi di Cagliari è uno dei migliori eventi legati alla letteratura per ragazzi in Italia. Se non si temesse di fare torto agli altri, diremmo proprio il migliore. Lo è perché nel tempo è riuscito a coniugare aspetti molto diversi fra loro: la qualità e l'intelligenza del programma, la bellezza e riuscita di presentazioni e laboratori, il lavoro costante e profondo di formazione su cui si basa, la forza nel coinvolgimento della scuola e delle biblioteche, l'accuratezza nell'ospitalità degli invitati e dei partecipanti, l'altezza della proposta culturale, la quantità enorme di pubblico che coinvolge, l'efficienza organizzativa, la gentilezza e disponibilità degli organizzatori e, non ultime, le montagne di libri che in una settimana vengono vendute. Montagne, letteralmente, in un Paese di non lettori, come sappiamo essere l'Italia.

C'è sempre qualcosa che scricchiola in una macchina complessa come quella di un festival. C'è sempre qualcosa che funziona meno bene o che va storto. E tenere insieme valori, cultura, competenze e pragmatismo non è scontato. A Cagliari ci sono riusciti. Come? In anni di lavoro indefesso e rigoroso. Lo sappiamo perché ci siamo andati, e ci sono andati molti nostri autori e illustratori; e perché tutti coloro che tornano dal Festival Tuttestorie dicono la medesima cosa: che è strabiliante.

È di ieri la notizia che il Comune della città di Cagliari ha più che dimezzato i fondi destinati al Festival, anche in conseguenza di una bassa valutazione da parte del’Assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, dell'“attenzione rivolta ai giovani e del coinvolgimento delle scuole”. Questo nella graduatoria del bando triennale ha fatto sì che gli fosse assegnato un punteggio di 71,20. Ultimo fra i progetti beneficiari di contributo (lo scorso anno il nostro punteggio era di 96,60). Così a Tuttestorie sono rimaste le briciole: solo 8.307,34 € (sui 17.800 € assegnati e 25.000 € richiesti). Esaurimento delle risorse per l’unico festival letterario dedicato all’infanzia.

È una notizia che ci ha lasciati basiti, perché, a nostro avviso, mentre sarebbe onesto e corretto dichiarare, assumendosi la responsabilità di ciò che si dice, che un festival di letteratura per ragazzi non interessa più perché secondo la Giunta, la città ha altre priorità (cosa che fra l'altro lascerebbe spazio a un confronto fra cittadinanza e istituzione), è inaccettabile, ingiusto e profondamente sbagliato togliere al Festival Tuttestorie spazio e finanziamenti, screditando il lavoro che ha svolto in questi anni, un lavoro di una qualità e profondità testata, riconosciuta e dichiarata da un intero settore, unanimemente, tanto da essere preso a modello in tutto il Paese.

Scrivono organizzatrici e organizzatori nel comunicato diramato ieri: «Abbiamo chiesto la scheda di valutazione e scopriamo che anche alla voce “attenzione rivolta ai giovani e coinvolgimento delle scuole” i tre membri della commissione non hanno ritenuto di darci un punteggio pieno e neanche sufficiente a recuperare quella porzione di punto che ci avrebbe consentito almeno di ricevere per intero il contributo assegnato. 
210 incontri e/o laboratori con scrittori/illustratori/operatori di livello nazionale e internazionale di cui 140 rivolti alle classi dall’infanzia alla secondaria di 2° grado che coinvolgono circa 5.300 studenti già prenotati dal mese di maggio (con nomi e cognomi, non numeri sparati a casaccio), 70 attività rivolte a bambini e ragazzi dai 0 agli 11 anni, mostre/gioco e installazioni. Tutto questo per l’Assessorato alla Cultura vale € 8.307,43?
Anche il curriculum di Tuttestorie si attesta su un 7 risicato. Sembra il classico “è intelligente, ma non si applica, potrebbe impegnarsi di più”.  Ventidue anni di lavoro sul campo e sedici edizioni di festival già concluse brillantemente non bastano.
Abbiamo scritto una lettera al Sindaco di Cagliari. In copia Direttore Generale, Assessora alla Cultura, Dirigente Cultura, Presidente Commissione Cultura.
Gli chiediamo: per voi il Festival Tuttestorie è un progetto di valore a cui dare gambe per camminare e di cui essere fieri o solo una pratica burocratica da sbrigare?
Attendiamo risposte.

Ce lo dicano, perché è importante saperlo. Soprattutto per le bambine e i bambini e per tutta la comunità, locale, regionale e nazionale, che partecipa dal 2006 al festival.
Possiamo anche aggiungere che ci poteva andare peggio.
A scorrere la graduatoria scopriamo che dopo di noi, con zero contributi, ci sono i progetti di chi ha fatto la storia della cultura in questa città, e continua a farla, con importanti riconoscimenti nazionali.
Eppure leggiamo su L’Unione Sarda che si prospetta “un’estate spettacolare”, con contributi significativi per lo spettacolo dal vivo assegnati a sei associazioni. Tutto questo mentre il bando triennale, a sostegno dei progetti consolidati, si è rivelato per noi e per alcuni altri un abbraccio mortale.
C’è qualcosa di contraddittorio e surreale in tutto questo.
Fateci capire. Perché?»

Noi ci facciamo sostenitori e partecipi di questa domanda. E chiediamo al Sindaco e alla Giunta che siano date spiegazioni, e non perché amiamo questo festival cosa che già sarebbe sufficiente, ma perché questa vicenda segnala un fatto grave. E cioè che con un solo gesto e senza scrupolo si possono cancellare i risultati e le esperienze di quasi due decenni di impegno, e in uno dei campi che più ha bisogno di tempo, risorse, fiducia, collaborazione, serietà, ovvero il campo del lavoro culturale.

Se un Comune e un Assessorato alla Cultura non sono in grado di capirlo e favorirlo, non si prospettano tempi buoni, e in un momento come questo, in cui tutto ci sembra vacillare e in cui la cultura offre un riferimento e strumenti incomparabili per affrontare il futuro con fiducia, intelligenza, pensiero, offrendo slancio e, insieme, solide radici. Che è tutto quello di cui ora abbiamo bisogno. E di cui i bambini e i ragazzi hanno più bisogno di tutti. 

Se qualcuno delle nostre lettrici e dei nostri lettori desiderasse dare un contributo a sostegno del festival, può scrivere un messaggio di posta elettronica al Comune di Cagliari. Basteranno poche righe per raccontare cosa rappresenta per lei/lui, per la letteratura e le arti per l’infanzia il Festival Tuttestorie

Potrete farlo spedendo una mail a questo indirizzi:
·         Sindaco Paolo Truzzu sindaco@comune.cagliari.it
·         Assessora alla Cultura mariadolores.picciau@comune.cagliari.it
·         Dirigente Servizio Cultura marco.zedda@comune.cagliari.it

Vi chiediamo di mettere in copia l'organizzazione alla mail info@tuttestorie.it e di scrivere nell'oggetto FESTIVAL TUTTESTORIE.