Quante volte è stata immaginata la creazione del mondo? Infinite, attraverso canti, leggende, poemi, racconti di tutte le culture e i continenti. Alessandra Berardi e Alessandro Gottardo si cimentano in questa impresa immaginando un dio in estasi per la bellezza di un creato imprevisto, sorto dallo spavento di ascoltare il battito del proprio cuore nella solitudine di uno spazio infinitamente vuoto. Un dio che intorno a questo cuore solo si dà un corpo fulgente fatto d’universo, stelle, cielo, nuvole, luce, pianeti e lune. Un dio euforico, che danza di gioia e nel danzare crea il giorno, la notte, il tempo, le ore. Un dio pervaso da una passione creativa, che si getta alla scoperta del mondo e delle creature che lo popolano nell’atto stesso di crearle. E che per il desiderio di una voce che risponda alla sua richiesta di amore, da una figurina d’argilla crea, infine, l’uomo.