I Martedì della Emme / 10: Dove c'era un prato

Oggiper I Martedì della Emme scrive GiuliaMirandola, che è autrice diun saggio contenuto nel volume LaCasa delle Meraviglie, a cura di Loredana Farina:Una passeggiata fra i libri in lingua tedesca. LaEmme edizioni di Rosellina Archinto, nei vent'anni in cui fu operativa,portò in Italia la migliore produzione internazionale. Molto spessosi trattò di albi illustrati che apparivano come un'assolutanovità, da noi, per grafica, illustrazioni, impostazionenarrativa, qualità dei testi, realizzati da autori e illustratorisconosciuti. Oggi molti di quei titoli, come quello di cui Giula scrive,non solo sono assolutamenteattuali per contenuti e forme, ma continuano a rappresentare un modonuovo di rivolgersi ai bambini, per la proposta di alto profiloculturale.

[di Giulia Mirandola]

Dove c'era un prato  di Jörg Müller,uscì per la Emme Edizioni nel 1974, dopo essere stato pubblicatodall'editore Sauerländer con il titolo Alle Jahre wiedersaust der Presslufthammer nieder oder Die Veränderung der Landschaft(Tutti gli anni il martello pneumatico si abbatte ovveroIl mutamento del pesaggio). Si trattava di un'opera prima, che valseall'autore, nello stesso anno, il Deutscher Jugendbuchpreis. Il progettooriginario è stato di recente riedito da Sauerländer, senza alcunamodifica rispetto alle caratteristiche della prima edizione, che inveceandarono in parte perse subito nella versione Emme. Le ragioni di questiaggiustamenti le conoscono gli editori. A mio avviso, questa particolarecondizione, non fa che rendere più appassionante il confronto tra leversioni e aumenta le possibilità critiche di noi lettori. Osservaremeglio, da più vicino, le somiglianze e le differenze tra questidue oggetti può diventare un gioco.

Illibro Emme presenta su ciascuna tavola un breve testo, mentrela versione tedesca è senza parole. Anche il formato subiscevistosi cambiamenti: Emme opta per la rilegatura dei fogli, mentreSauerländer offre ai lettori sette mappe-quadro di grande formato,inserite sciolte dentro una custodia analoga a quella per i dischia 78 giri. Dove c'era un prato è un racconto dove la pausa tra unperiodo e l'altro dura il tempo di un giro di pagina. AlleJahre wieder saust der Presslufthammer nieder oder Die Veränderungder Landschaft, con i suoi panorami divisi, crea intervallipiù ampi di attesa tra uno scenario e l'altro, pone i presuppostiper un modo di leggere più prossimo alla decodifica di un affresco,con effetti amplificati se la lettura avviene in gruppo inveceche individualmente. E così via.



Rosellina Archinto accoglie i lettori con unmessaggio rivolto al futuro. «Questo libro spiega come, nel corso dipochi anni, si distrugge un bel prato. È una storia che si ripete unpo' ovunque. Perché non cerchiamo di evitarlo?» Il messaggio vive,nonostante il passaggio di secolo e di millennio. La tensione tra uomo enatura è un argomento attualissimo, che interessa il paesaggio italianopiù che mai. Quanti esempi si potrebbero fare, analoghi alle visioni diMüller, riferiti alle identità tradite di quartieri, spiagge, montagnedelle nostre regioni? A questo argomento, in termini che interesserannopiù gli adulti che i bambini, l'archeologo e storico dell'arte SalvatoreSettis ha scritto pagine esemplari, che consigliodi tenere a portata di mano per ricordare a noi stessi doveviviamo.

Chi èstato bambino negli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta, ha probabilmenteattraversato con i propri occhi questo tipo di trasformazioni: dal nulla,un nuovo quartiere, dove c'era un prato; da zero, perfino in montagna,dove c'era un prato, i grattacieli. Lo stesso potrebbe valere per glianni Ottanta, Novanta e Duemila, anche se su queste pagine non appaiono,il tempo si arresta in un giorno di ottobre del 1972, dominato dalprotagonismo di auto, industrie, grandi magazzini e ampi parcheggi.

Nonostantele modifiche apportate da Emme, il libro di Müller mantenne la sua forzadi messaggio e conquistò un ruolo di spicco tra le proposte di letturadi stampo ambientalista. Il successo inatteso ottenuto da Müller con lasua prima prova d'autore, lo portò verso una seconda avventura, dedicataalle trasformazioni di un quartiere di città, cui collaborò anchel'urbanista Heinz Ledergerber e che sfociò nel 1976 in un oggetto diimpianto simile al precedente. Ma esso rimase un esperimento tutto tedescoe non approdò mai al catalogo Emme.


Allora come oggi, il cemento vituperava un ambiente, i modidi vivere dei suoi abitanti, l'ecosistema. Il libro di Müllerparrebbe indicare ai bambini lettori una strada che sociologi eantropologi, ma anche scrittori e illustratori, hanno in comune:quella dell'immaginario, che giustappunto possiamo orientare in mododa distruggere o costruire, disfare o creare. Ecco perché: «Questolibro spiega come, nel corso di pochi anni, si distrugge un belprato», oppure lo si lascia essere.


Giulia Mirandola (1979) è laureata in Conservazionedei Beni Culturali. Ha lavorato presso Ubulibri, Zanichelli, HamelinAssociazione Culturale. Collabora con Goethe Institut Roma, Mart, MuSe,Trento Film Festival, Fondazione Querini Stampalia, Freie UniversitätBozen, Istituto Italiano di Cultura Berlino, BookCity, Casina diRaffaello, OliverLab, Spazio B**K, Santarcangelo Festival, BIM BorgoIndaco Microfestival di Cultura Infantile, Pearson Edizioni. Per glieditori Topipittori e Babalibri cura Il Catalogonedalla sua prima edizione e il progetto di promozione alla lettura “UnaMinibiblioteca a scuola”. Per il blog Topipittori, ha scritto dipicture books, cinema, scuola. Sviluppa in maniera autonoma progetticulturali dedicati alla promozione della lettura, all'illustrazionee al fumetto, all'infanzia. Progetta attività di formazione suglialbi illustrati per biblioteche, associazioni, settorieducativi di musei e fondazioni culturali, enti pubblicie privati, festival.

Dalnostro catalogo, GiuliaMirandola ha scelto in regalo Filastroccaacqua e sapone per bambini coi piedi sporchi diGiovanna Zoboli e Maja Celija.

Sesiete bibliotecari, insegnanti, librai, promotori della lettura oappassionati di libri illustrati e desiderate partecipare alla rubricaI Martedì della Emme, presentando in un vostropost un libro di Emme Edizioni di Rosellina Archinto scriveteci qui, specificando diquale volume volete scrivere.

Viricordiamo che alla storia di Emme Edizioni e della suafondatrice è dedicato il nostro Lacasa delle meraviglie. La Emme Edizioni di RosellinaArchinto, a cura di Loredana Farina.

Sempre a questo tema è dedicata la mostra LaEmme Edizioni di Rosellina Archinto. Vent’anni di successiin mostra (1966-1985), a cura di Loredana Farina,Alessandra Mastrangelo e ABCittà, con il patrocinio di Nati perLeggere e della sezione lombarda dell’Associazione ItalianaBiblioteche.

Tutte le informazioni sulpercorso espositivo che la mostra propone, per tutti coloro chela volessero visitare o ospitare, le trovate  qui.

Qui trovate tutte le puntate precedenti deI Martedì della Emme:

I Martedìdella Emme / 1: Un giocoper bibliotecari felici
IMartedì della Emme / 2: Federico, topo bambino
IMartedì della Emme / 3: Un’avventurainvisibile
IMartedì della Emme / 4: Un colpodi fulmine 
IMartedì della Emme / 5: Un albomolto rumoroso
IMartedì della Emme / 6: Elogiodell'immaginazione
IMartedì della Emme / 7: Il sapore di una rivoluzione 
IMartedì della Emme / 8: CaroStevie 
I Martedì della Emme / 9: La storiache si ripete