Essere umani

di Andrea Nante e Sylvie Bello, 2017

14,00 | Acquistalo su Topishop

Per essere umani credo sia necessario avere un corpo fatto da una testa, due mani, due braccia, due gambe, due piedi. Un corpo che contiene e protegge ossa e organi interni necessari per vivere e riprodursi: uno scheletro per stare in piedi, un cervello per pensare, muscoli per muoversi, un cuore per vivere, uno stomaco per nutrirsi. A volte qualcuna di queste cose può mancare, ma si resta comunque esseri umani.  Un corpo può camminare saltare, ballare, correre, amare, sorridere, sentire emozioni, e persino trasformarsi nello spazio e nel tempo: è un corpo che ha limiti, ma anche grandi capacità.

Fermarsi. Respirare. Leggere. Guardare. Prendere coscienza. Disegnare.



Essere umani è un quaderno di disegno che permette di scoprire il corpo e i mille modi in cui è possibile rappresentarlo attraverso le opere d’arte, dalla preistoria a oggi. In queste pagine, il corpo non è presentato solo dal punto di vista anatomico. Per esempio si parla anche del rapporto che ognuno di noi ha con il proprio corpo e con quello degli altri, dei cambiamenti fisici che intervengono nel corso di tutta una vita, dei legami fra corpo e spirito. Essere umani o la sfida di esistere.

Mentre lo realizzavo ho pensato di voler fare un libro vitale, gioioso, colorato che somigliasse a un quaderno di appunti, con schizzi e colllages dove il lettore possa annotare in libertà pensieri e sensazioni.

Da Essere umani o la sfida di esistere, di Sylvie Bello, in Blog Topipittori, 17.12.2017.

Per l' occasione anche quest'anno Topipittori nella collana "Pippo (Piccola pinacoteca portatile)" insignita del premio Andersen 2017 per il miglior progetto di divulgazione, ha pubblicato un album scritto da Andrea Nante e illustrato da Sylvie Bello intitolato Esseri umani. Il corpo nell'arte dalla preistoria ad oggi (pp 32, euro 14,00). Il percorso interattivo, che chiede al bambino di partecipare integrando le informazioni e gli stimoli presenti sulla pagina, inizia da L'uomo che cammina di Alberto Giacometti, filiforme ed espressivo, per passare ai contorni umani di Keith Haring e agli autoritratti di Francis Bacon per stimolare l'osservazione sul proprio corpo e le sue caratteristiche. Il passo successivo è quello del dinamismo, sulla scia dell'Uomo in movimento di Muybridge e de La danza di Matisse. Il corpo che cambia viene colto osservando Le tre età dell'uomo di Giorgione e il Cristo morto del Mantegna, che mostra di scorcio un corpo lacerato, circondato dal dolore dei testimoni, ma anche dalla metamorfosi di Dafne inseguita da Apollo e trasformata in lauro, scolpita da Gian Lorenzo Bernini. Il corpo come relazione trova espressione somma nella Creazione di Adamo di Michelangelo nella cappella Sistina, che introduce lo sguardo sulla relazione tra corpo e sacralità, anzitutto come sacralizzazione della forma corporea stessa, nella fecondità della preistorica Venere di Willendorf, associata al culto della Madre Terra, e nella bellezza della Venere di Milo.

Da I colori del sacro: il corpo è il centro della vita, in La difesa del popolo, 03.02.2108