di Ninamasina, 2017
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Il libro di Ninamasina è magico e spettacolare. Questa notte ha nevicato, da poco in libreria per i Topipittori, è un incredibile esperimento (riuscito) di armonizzazione di fotografia e disegni, cucito con cura e attenzione in modo da raccontare una vera e propria storia.
Quanto abbiamo bisogno e voglia di storie!
«Che sorpresa! Questa notte ha nevicato! La città dorme ancora, tutta avvolta in una grande coperta bianca».
[...] «Ogni cosa sembra immobile, anche i rumori sono diventati invisibili».
La voce che sembra fuori campo, lontana diventa ben presto un “io” protagonista che ci guida all’interno della (sua) storia: «È quasi tardi, devo uscire anch’io».
Le fotografie seguono lo sguardo e le parole-pensieri della protagonista: in casa, oltre la finestra lo sguardo scorre in basso tra le auto parcheggiate, varcata la soglia di casa lo sguardo cambia punto di vista, siamo sul marciapiede, in alto i tetti e i rami, in basso orme e tombini.
È una storia di sguardi rapiti che vedono una città nuova: a volte gli sguardi sono silenziosi e osservatori, seguono bagliori di colori improvvisi o i rumori di scalpiccii e le tavole seguono silenziose il vagare dell’occhio; altre volte trovano le parole per raccontarsi. «In città vivono tante creature diverse, ognuna lascia la sua impronta»: i segni originali delle ruote delle bici e le trame complesse degli pneumatici sembrano quasi merletti, le scarpe rivelano le loro diverse personalità nella neve con disegni di suole celati da sempre. «Le forme scompaiono… o si trasformano» [...] Ciò che ha un colore spicca come richiamo e le associazione che lo sguardo può fare regalano ricordi indelebili: bruna la foglia come il manto del cane, tondo lo specchietto come il tronco potato. La città sembra incantata e ci si aspetta quasi di intravedere fuggire un capriolo tra i vicoli o un lupo affamato e smunto vagare nell’area cani.
Parola e immagine giocano: «fin sopra i tetti» pensa la protagonista e lo sguardo immediatamente sale ai camini, ai rami lontani ai tettucci della auto.
La città diventa il racconto di tante storie: ognuna lascia un segno o l’assenza di un segno. [...]
Ninamasina oltre a selezionare un viaggio visivo e fotografico molto coerente, inaspettato e stupefacente, unisce il suo segno illustrativo che un po’ si cela e un po’ si mostra: dà vita all’immaginazione che si insinua nello sguardo della protagonista, ma contemporaneamente ruba il campo alla realtà, disegnandola semplicemente così com’è. Il confine tra immaginato e reale si fa flebile e impalpabile: i colori saranno veri? Risaltano così d’inverno?
Il percorso da casa a scuola si trasfigura in un’avventura di sensazioni e di scoperte, l’assenza di rumori e colori permette di vedere l’invisibile, un mondo che appare magicamente solo con la neve. La storia dei dettagli perduti.
Un libro affascinante che riesce ad evitare il rischio di una carrellata di immagini splendide ma indipendenti e adulte e si fa storia, una storia che potrete raccontare ai bambini dai 3 anni: regalerete loro lo stupore.
Con l’augurio che ognuno possa raccontare la sua storia di neve (speriamo presto!).
Da Anche i rumori sono diventati invisibili, di Maria Polita, in Scaffale Basso,14.011.2017.