Antonio Gramsci (Ales, Cagliari, 1891 - Roma 1937) è stato uno dei più importanti intellettuali del Novecento italiano. Fece parte dell’esecutivo dell’Internazionale Comunista, fu deputato al Parlamento Italiano e tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia e del quotidiano l’Unità. Per le sue idee politiche fu condannato dal governo fascista a venti anni di carcere, dove scrisse le Lettere dal carcere e i Quaderni dal carcere, pubblicati postumi e divenuti capisaldi della tradizione filosofica marxista. Nel 1934, in seguito all’aggravamento delle sue precarie condizioni di salute, fu ricoverato in una clinica in libertà condizionata. Morì poco dopo la scarcerazione.