Un'onda di ritmo nella mente

[di Eleonora Bellini]

Foto di GloriaMarchini

Ilritmo
è una canzonedel corpo
Una camminatadiversa
la voce
del mio respiro.

Cosìdefinisce il ritmo, Veronica, nella sua poesia, uno dei testipubblicati in Furto, rivista in grande formato,bianconera di ritmi, grafica, immagini, che resterà a testimoniarel’esperienza interdisciplinare Ritmi - leggere escrivere, condotta in modo esemplare da tre scuole,con la collaborazione di due editori, e messa in scena sabato, 14maggio, alla Fondazione Marazza di Borgomanero. Si è trattato delmomento pubblico e conclusivo di un progetto di collaborazionetra il LiceoArtistico “F. Casorati” di Novara e Romagnano Sesia,il Liceo Musicale-Coreutico di Novara e il Liceo delle ScienzeUmane e Linguistico di Gozzano; progetto che ha avutocome obiettivo l’approfondimento ad ampio raggio di un tema che bensi presta a una visione interdisciplinare.

Il via è stato dato al mattino conla staffetta di lettura ad alta voce delle alunne del LiceoArtistico per i bambini del progetto Nati Per Leggere. Vorreiavere di Giovanna Zoboli e Simona Mulazzaniinsieme a  Mai contare sui topidi Silvana D’Angelo e Luigi Raffaelli, sono stati i libriscelti e, guardando la fotografia, potete intuire almeno un pocol’ottima accoglienza loro tributata dai bambini. Sempre per ipiù piccoli è stato proiettato un cartone animato realizzato dalleallieve del Liceo delle Scienze Umane. Titolo? L’agnellorimbalzello. Ritmo con salti, rimbalzi e saltelli, duetti didisegni e di chitarre: che altro domandare?

Il pomeriggio, momento adultoe ufficiale, si è aperto con la recitazione a memoria del primocanto della Divina Commedia: diciassette vocidi studenti per un canto. Ripetizione del testo ogni dieci minuti,man mano che il pubblico entrava e prendeva posto. Scoperta delritmo antico e “naturale” dell’endecasillabo. Omaggioal Poeta.
E poi note e voci canore: le Poesieper aria di Chiara Carminatinell’interpretazione vocale e strumentale degli allievi delLiceo Musicale Coreutico, mentre il pubblico seguiva i testisullo schermo, i più coraggiosi tentando anche di unirsi alcoro.
Quindi limeriks in schietto inglese e i libri Pulcinoelefante,candide e perfette creature degli allievi e delleallieve del Liceo Artistico di Romagnano Sesia,tacitamente e discretamente guidati dal professor AntonioMarinoni.

Infine, una breve perfomanceteatrale che ha sapientemente coinvolto anche alunni disabili.
La relazione della bibliotecaria spettatrice termina qui. Ma ildesiderio di approfondire e di capire meglio non si esaurisce cosìin fretta e per questo la bibliotecaria chiede alla professoressaClaudia Bianchi di chiarirle quale sia la premessa profonda di questolavoro.
“Il progetto” risponde la professoressa “prendespunto dalla dichiarazione di Virginia Woolf, contenuta in una letteraindirizzata a Vita Sackville West, lettera nella quale la scrittricetestualmente scrive:

 
Lo stile è una questione molto semplice:è interamente ritmo. Quando c’è il ritmo, le parole non possonoessere sbagliate. Ma d’altra parte sono seduta qui, a metà mattina,ricolma di idee e visioni, e non riesco a smuoverle, perché mi manca ilritmo giusto. Il ritmo è costituito da qualcosa di profondo, che va benal di là delle parole. Una veduta, un’emozione, creano un’onda diritmo nella mente, ben prima di creare parole che le si adattino: e nellascrittura (così credo al momento) bisogna riuscire a catturare questoritmo, e farlo funzionare (il che mi pare non abbia nulla a che fare conle parole), e allora, mentre si spezza e fa acrobazie nella mente, ilritmo fa sì che le parole gli si adattino. 

Foto di GloriaMarchini
Foto di GloriaMarchini

“Ilritmo”  aggiunge la collega Roberta Travaglini semprecitando la Woolf  “va ben al di là delle parole e tuttaviaè assolutamente indispensabile all’arte della scrittura, è un’ondascatenata da una emozione visiva. Virginia Woolf pone il problema dellostile nell’arte della scrittura sollevando una serie formidabiledi questioni, che riguardano anche le arti visive e il meccanismostesso del pensiero per immagini, individuando nell’onda di ritmoscatenata dall’emozione visiva un punto di partenza, uno startper l’espressione artistica. A questo ritmo della parola detta escritta si aggiunge il ritmo nel movimento della mano che disegna oquello della mano che accompagna nel solfeggio il susseguirsi degliaccenti che animano il suono”. Ed ecco spiegati il disegno e lacreazione dei libri, la recitazione, il canto, la scena teatrale.
L’ambizione del progetto è quella di non fermarsi/affermarsisolo nelle aule scolastiche e nelle sale delle biblioteche, ma è piùampia.

Foto di GloriaMarchini
Foto di GloriaMarchini

Così lasintetizza il professor Aurelio Andrighetto: “ I nostri obiettivi sono essenzialmente quattro. Il primo consiste nel mettere inrete alcuni istituti d’istruzione secondaria superiore per favorireuno scambio di esperienze tra i docenti, superando l’ostacolodella competizione tra istituzioni scolastiche diverse e favorendo lanascita di un gruppo di docenti disposti a interrogarsi in modo criticosulla produzione e la trasmissione della cultura in una società inmutazione.
Il secondo obiettivo è quello di collegare “lacultura liceale al mondo contemporaneo”, come indica il progettodi riforma, anche attraverso una rete di scambio tra istituzioni nonscolastiche che operano nel territorio.


In terzo luogo, vogliamo consentire agli studenti un approcciocritico a queste realtà offrendo loro la possibilità di potersiesprimere collaborando direttamente con artisti, critici, intellettuali,editori. Infine ci proponiamo di favorire l’introduzione nella didatticadi nuove tecnologie di produzione e disseminazione delle conoscenze,nonché di produzione audiovisiva, decisive per la costruzione dellacultura del contemporaneo”.
Alla bibliotecaria pare di averecapito. E a voi?