Quando ero un bebè e mia madre mi teneva in braccio, mi appendevo a un bottone che aveva la forma e il colore di una mora di gelso. Ricordo ancora la sensazione tattile di quell’appiglio. Mentre lei mi leggeva una storia io leggevo lei, e senza perdere il filo seguivo la trama del maglione, la curva del mento, la piega del braccio. Erano tutte foto macro quelle che scattavo in rapida successione. Massimiliano Tappari, fotografo e scrittore per la prima volta nel catalogo Topipittori, inaugura la nuova collana ‘I topi immaginari’. Racconti brevi, talvolta brevissimi, di episodi, ricordi, visioni, letture e incontri fondamentali per la costruzione del proprio immaginario e la formazione di sé. In Infanzia di un fotografo protagonista è l’occhio, allenato fin dai primi mesi di vita a registrare immagini, luci e ombre, sensazioni, dettagli.
Per approfondire, qui.
- provare a scrivere un ricordo documentato da fotografie;
- provare a ricordare un episodio non documentato;
- pensare a come le prime immagini registrate durante l’infanzia ci influenzino ancora oggi.