Nove storie sull'amore

di Giovanna Zoboli e Ana Ventura, 2010

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Le certezze che animano caparbie i giorni dei bambini s’indeboliscono nel divenire adulti. Le buffe convinzioni che nessuno potrebbe scardinare, le verità inquiete che nessuno potrebbe (o osa) mettere in discussione perché proprio vere, persino i sentimenti si radicano al cuore e alla mente dei bambini e molto di rado virano verso altre direzioni da quella originariamente presa. Soprattutto l’amore. Da adulti così spaventoso giacché denso e zeppo di una meraviglia e un tumulto disabituati a gestire, da bambini meraviglioso incanto di cui nutrire, di cui nutrirsi.

Difficile il compito di scrivere da adulta ben Nove storie sull’amore (più una) destinate ai bambini con l’intento di spiegarlo, ardimentosa impresa!, come sentimento vivo, mai scontato, soprattutto da condividere. Ci riesce (e chissà quanto a lungo ha provato prima di farlo così bene!) Giovanna Zoboli e lo fa con una voce il cui pregio principale è l’incanto. Difficili da dimenticare “quel silenzio tutto azzurro e l’odore dell’aria gelida [dell’inverno]” o il gesto di un’erba matta che trattiene un uomo “in mezzo al chiaro del mondo, quando nel buio dei fatti tuoi saresti finito nel gran deserto del chissà dove”.

Le illustrazioni di Ana Ventura, tutte digitali, sono così lievi da sembrare non esserlo e, per me che non stravedo per questa tecnica, sembra che per infondere tanta tenera vitalità e tanto calore in illustrazioni di questo tipo oltre al talento sia necessario senza dubbio l’amore. E l’amore vibra nei tenui colori della terra, nell’opposizione tra vuoto e pieno che si fa contorno netto e conferisce profondità e danzante movimento.

I piedi si fanno radici, i pensieri rami e l’uomo diviene pianta radicandosi saldamente e con grazia alla terra, al suo humus nutriente, al cielo, alla sua limpida aria vivificante. E l’amore si fa seme, con la consapevolezza di poter attecchire o di non riuscire a farlo, si germogliare o di rimanere dormiente per lungo tempo, per sempre.

Ogni storia ha un proprio carattere e un proprio colore: c’è il rosso tondo di una bambina che aveva trovato un uccello, c’è l’azzurro tutto grazie del signore che si sentiva pieno di pioggia. E in ciascuna c’è l’ardimentoso intento di comunicare senza filtro alcuno se non quello della poesia che si fa prosa illuminando lacrime, sorrisi, testardaggini e saltelli d’amore fino a rendere chiaro e manifesto come amare sia necessario e come farlo ci renda capaci anche di ridere con le mani. “Ho le mani che ridono”, pensò una volta un uomo grazie al sogno dell’amore, ed era un pensiero che non aveva mai avuto prima.

da Storie innamorate dell'amore, di Barbara Ferraro, in Atlantide Kids, 30.09.2011.

Si può spiegare ai bambini un sentimento come l’amore?  Da dove viene? Che aspetti e facce diverse ha questo sentimento? Come lo si riconosce? È un sentimento che si impara? A questi interrogativi, undici storie fantastiche e profonde, accompagnate da immagini oniriche sapientemente disegnate vengono narrate, in punta di piedi, con una delicatezza sorprendente per raccontare ai bambini il mistero dell’universo amore con le sue contraddizioni e i sentimenti che lo accompagnano, quelli simili, quelli opposti, quelli che fanno piangere o sorridere ma tutti legati al sentire amore. Il cuore un pianeta meraviglioso fatto di infinite e sorprendenti sfumature, tante quante il piccolo gruppetto di personaggi meravigliosi, un po’ assurdi, un po’ magici ma proprio per questo adorabili che popolano questo poetico albo illustrato: misteriose piante matte che parlano nei sogni, innaffiatoi innamorati, ragazze che germogliano in mezzo alla neve, insetti filosofi e storie che escono dai libri assieme a bambini strani che vengono da posti diversi e lontani, tutti indaffarati a spiegare, comprendere e collocare il più forte  sentimento del mondo: l’amore.  Nove storie (più una sulla felicità e un saluto) raccontate da Giovanna Zoboli e Ana Ventura per spiegare l’amore come il sentimento della nostra vita, quello cardine, a volte faticoso ma mai scontato, sempre necessario per stare bene con se stessi e con gli altri, fin da piccoli.

Da Nove storie sull'amore, di Isabella Paglia, in Book Avenue, 12.06.2011.