Enrica Buccarella

Mani tra i sassi

[di Enrica Buccarella] Durante la ricreazione i bambini giocano con i sassi. Da quando ne hanno trovato uno con l’impronta di una conchiglia è iniziata una ricerca contagiosa e questo è diventato uno dei loro giochi preferiti. Anamaria ha un occhio formidabile a trovarne di particolari, Yu li... leggi tutto

Frequentare il ricordo

[di Enrica Buccarella] Non posso che partire dal chiedere loro: che cosa significa memoria. E le risposte sono tante, tutte giuste: memoria significa ricordare le cose del passato, dice Francesco; e qualcuno ce l’ha perfetta, aggiunge Leia, come quando devi imparare una cosa per la verifica… E... leggi tutto

Giocare con il colore

Riprende in questo autunno la collaborazione tra la Casa delle Arti e del Gioco e La Scuola del Fare, iniziata nella Primavera 2017 con Arte e Scrittura del bambino, con un progetto di formazione indirizzato a rivalutare la ricchezza del passato, tornando ai temi importanti della pedagogia che... leggi tutto

Poeta chi sbaglia! Parole per una scuola di comprensione

[di Enrica Buccarella] Definire musica e poesia “è un’operazione felicemente impossibile”  ha affermato il maestro Luciano Berio nel suo libro Intervista sulla musica, anche perché ci sono tanti modi di intenderle  “almeno quanti sono gli individui che vi si avvicinano”. Ho trovato in... leggi tutto

Lo specchio interiore

Ovvero Bambini, ritratti, identità [di Enrica Buccarella] Il segno circolare, appena si riesce a impugnare la matita o il pennarello: lo scarabocchio tondo, la palla, il sole, il volto. Altri due segni tondi, due orbite vuote e un punto per il naso, una linea non ancora curva per la bocca.... leggi tutto

L'insegnante lettore

[di Enrica Buccarella] Giorni fa sono entrata nella stanza adibita a Biblioteca scolastica, nella scuola dove lavoro, e ho notato che, come ogni anno, si cominciano ad ammucchiare le pile dei libri di testo che le case editrici propongono agli insegnanti per l’adozione. Siamo in un paese dove... leggi tutto

Ricordati che c'ero anch'io

Qualche tempo fa abbiamo letto su Facebook il saluto di una maestra a una sua scolara. Ci è piaciuto molto, così abbiamo chiesto a chi l'aveva scritto, se avesse voglia di raccontarlo più estesamente. Perché? Perché ci è sembrato che questo avvenimento e il modo in cui veniva raccontato, meritasse... leggi tutto