Oana Alexandrescu

Le parole mi sono casa

[di Oana Alexandrescu] «Perché la poesia a memoria?» Non ricordo con precisione quando l’abbia imparata, ma quei versi mi piacevano molto e li recitavo spesso, al punto che erano diventati un rito: se ci penso ora, vedo e sento me stessa pronunciarle con la voce che avevo a cinque, sei anni... leggi tutto

Fare un libro, leggere se stessi, scoprire gli altri

[di Oana Alexandrescu] Un lunedì di fine febbraio, una di quelle mattine fredde e ventilate in cui puntando il naso verso il cielo si sente già la primavera, una bidella ha aperto la porta (mi sono poi immaginata il gesto eroico e solenne) facendo entrare, nel silenzio momentaneo della classe, una... leggi tutto

Insegnare la fame

[di Oana Alexandrescu] È stato durante uno di quei laboratori universitari del sabato mattina, mentre la città ancora dormiva e io faticavo a rallentare il respiro, dopo la corsa inutile dietro al minibus C e la maratona improvvisata sotto ai portici per arrivare in tempo in via Zamboni 34, grata... leggi tutto

Un posto silenzioso

[di Oana Alexandrescu] 
Tutti dovremmo poter avere un luogo dove ascoltarci. Un luogo-io nascosto e in attesa, un rifugio che esista a prescindere dal nostro volere, che diventi uno spazio di conoscenza come una dimensione altra della solitudine. 
Ai primi di ottobre ho portato nella mia classe... leggi tutto