Cosa eravamo,quando eravamo bambini? Eravamo uccelli? Temporali? Eravamotigri sanguinarie? O alberi secolari? Quand j'etais loup(Editions Gautier-Longuerau, 2003), testodi Philippe Lechermeier, illustrazioni di Sacha Poliakova, parte da questadomanda. Fuori campo una voce dà conto al lettore... leggi tutto
recensioni
Quando un bambino dice alla luce
Alla fiera di Bologna, Marina Gellonaè passata a trovarci allo stand e ci ha portato in regalo 100 storie per quando è troppotardi, edito da Feltrinelli per la collana Save the Parents di ScuolaHolden (grazie!). La prefazione di Alessandro Bariccospiega a cosa serve il libro: accontentare bambini e... leggi tutto
La macchina dei pensieri
Lascorsa settimana abbiamo parlato di alcuni celebribruchi. Fra questi, quello, insaziabile, di EricCarle. In questi giorni, ho trovato il filmato di The very hungycaterpillar, e per non far ingiustizie, favorendo ilpiccolo bruco misuratutto di Lionni, oggi ve lo proponiamo, insieme a unbrano, la... leggi tutto
Guardare guardare guardare gli alberi
Raccontaregli alberi è un libro bellissimo. Forse il miglioreche si è visto in fiera, quest'anno. Anche se un'affermazionedel genere è un po' approssimativa, dato che bisognerebbeeffettivamente averli visti tutti, i libri, cosa non umanamentepossibile. Tuttavia l'impressione è questa. Ed è un'... leggi tutto
Il significato fondamentale della fratellanza
Recentemente, ci è statodomandato più volte, da persone diverse, se avessimo libri bilinguiin catalogo. La risposta è no. Non abbiamo una ragione particolare pernon averlo fatto. Semplicemente, non è ancora accaduto.Maci avevamo seriamente pensato. Come avevamo già accennato in questo post, in... leggi tutto
Gesù Bambino nella greppia
Quest'anno,fra le letture più belle fatte, c'è stato un libro di Adriana Zarri, Un eremo non è un guscio dilumaca. Mi è tornato in mente in questi giorni, per unbellissimo capitolo sul Natale. Adriana Zarri, scrittrice, giornalista,teologa, eremita, ha dedicato numerose riflessioni alla bellezza e... leggi tutto
I regni dell'immagine/5. Indizi di umanità
Vi ricordate? Nello scorso post su Alan Bennettavevamo terminato con due parole: confidenzae occhi. La confidenza, la familiaritàcon cui si può praticare l'arte. Gli occhi che, dotati diprovvidenziale coda, consentono alla mente di essere toccatadalla pittura e dalle visioni che apre. Da qui... leggi tutto
I regni dell'immagine/4. Con la coda dell'occhio
ConosceteAlan Bennett? Certo che sì: è quelloche ha scritto La sovrana lettriceche tutti avrete letto. E, se ancora non l'avete fatto, smetteteimmediatamente di leggere questo post e, così come siete, anchein accappatoio e con la testa bagnata, correte in libreria aprocurarvelo. Detto questo, oggi... leggi tutto
Orfanità, precoce colpo di quasi fortuna
Domenicamattina, ci siamo trovati a chiacchierare con Giusi Quarenghi di un libroillustrato uscito da qualche mese e salutato come un capolavoro di umorismo.E Giusi ci ha detto una cosa, in proposito,che ci ha fatto esclamare: per favore, scrivicela per il nostroblog!L’ha fatto. La leggete qui... leggi tutto
L'uomo nero e la bicicletta blu
[di Valentina Colombo]Qualche tempo fa, sulla Rai, è andato inonda un bellissimo speciale dedicato ai narratori emilianie romagnoli. Sei autori descrivevano, attraverso la letturadei loro libri, la campagna dell'Emilia Romagna (potete vederli qui). Tra questi c'era anche EraldoBaldini, scrittore... leggi tutto
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