L'estate del Lianto

di Antonio Faeti
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Il romanzo dolce, sincero, misterioso di Antonio Faeti lascia scivolare il lettore in un viaggio iniziatico ambientato nel dopoguerra, in una Bologna che appare unica perché raccontata da un piccolo bambino che ha il dono di mischiare la puzza della vita con i colori dei giardini nascosti in ognuno di noi.
Faeti racconta la propria infanzia con sette storie accompagnate da illustrazioni in bianco e nero; ognuna racchiude un’avventura sorprendente che oscilla tra il cuore di Bologna e tra i mille mondi che il piccolo Topi costruisce attingendo dalle svariate letture che incontra durante la sua difficile crescita.
Il mistero e la paura si trasformano in una fiaba grottesca che racconta di una strega cattiva che abita in via De Chiari, una megera che trasforma donne e bambini in saponette Palmolive, come sostengono il barbiere dall’aria da pirata malese e Giorgione il droghiere; bugia terrificante che trasporta Topi a svelare nuovi altrove, per sfuggire al terribile destino che nasconde le ferite vere, fatte da bombe, combattimenti, soldati e orfani come il piccolo protagonista. La ricerca dell’indizio conduce Topi e sua sorella Fioretta a curiosare dietro ogni angolo di Bologna, per raccogliere informazioni importanti, che solo in un secondo momento della vita si svelano agli occhi del protagonista.
Il ricordo della propria infanzia si intreccia con i mille colori della letteratura, trasportando Topi e la sua sorellina a vivere il sentiero di crescita con creatività, così l’albero del Lianto, con le sue forti radici nel giardino dei Rizzi, è il simbolo della vita, per questo il temibile Strigagni, un uomo dalla doppia identità, non ha nessun diritto di sradicarlo.
È importante non dimenticare le nostre radici, così il nostro protagonista insieme al fratello Benito, cerca le proprie origini esplorando il territorio romagnolo marchigiano, una sorta di terra di mezzo dove i confini non sono definiti, quindi è facile perdersi, come capita al gruppo di amici di smarrirsi sotto l’effetto della pozione magica al gusto Sangiovese, per poi risvegliarsi con l’immagine di un nuovo orizzonte. Passaggio di crescita che conduce Topi ad affrontare la vita con la fierezza di un iniziato e così, l’incontro di due occhi azzurri segna il cuore di Antonio e di chi legge questo piccolo ma unico libro.
Da Faeti e la Bologna del dopoguerra di Lara Rocchetta su LiBeR 84.