di I.M. Martins e B. Carvalho, 2011
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«Non è che noi ci occupiamo dei bambini perché li amiamo: al contrario, noi li amiamo perché ce ne occupiamo» scrive Alison Gopnik in Il bambino filosofo. In che modo? Il libro di Isabel Minhós Martins e Bernardo Carvalho, P di papà, sembra fatto apposta per rispondere a questa domanda [...]. Con la differenza che il «noi» della Gopnik è diverso dal «papà» di cui raccontano i due autori portoghesi. P di papà si sviluppa nella forma del dialogo tra un bambino, o una bambina, e il suo papà. La copertina è esemplare nel tracciare la direzione del legame amoroso tra genitore e figlio. È il papà che bacia il bambino sulla punta del naso ed è la persona grande che arrotonda questo momento con una carezza sulla testa della persona piccola. [...]
La paternità in arte non si è mai vista. Pittori celebri e mediocri si sono nei secoli cimentati nell'esecuzione di Maternità e il numero di Madonne con bambino, al mondo, è incalcolabile [...]. Lasciando da parte le questioni teologiche e i secoli passati, proviamo a soffermarci su quelle culturali e sul tempo presente. Ha ancora senso evitare visivamente la paternità? Come risarcire, in campo visivo, quei padri che pur sapendo eguagliare in grazia e dolcezza certe vergini belliniane o leonardesche, non hanno a disposizione un'iconografia di riferimento? [...] L'immagine della madre con in braccio il suo neonato marca un segno profondo nell'immaginario di molte società, la nostra compresa, con relativo bagaglio di stereotipi. A debita distanza da posizioni ideologiche, P di papà mostra che i “papà con bambino” non solo esistono, ma si offrono allo sguardo sempre in posizioni differenti, quando le madonne, da che le riconosciamo, presentano una gamma limitata di posture, di azioni e di attributi, seppure con numerose varianti. [...] Tra la storia dell'arte e quella dell'educazione, in casi come questi, il confine è tracciato appena. Secoli di latitanza visiva dei padri sembrano avere corrisposto a secoli di latitanza fattiva nel riconoscimento di un ruolo che non fosse semplicemente autoritario. Martins e Carvalho sanno essere scaduto il tempo dei papà assenti, dei papà solo lavoratori, dei papà padroni, ugualmente quello dell'egemonia femminile all'esperienza dell'accudimento, tanto più che fuori dall'Italia e in numero sempre crescente anche nel nostro paese, sono numerose le coppie omosessuali con figli. La tenerezza e l'affettuosità non sono privilegi femminili, non lo sono stati mai, né sono qualità collegabili in modo specifico all'identità sessuale di uno dei due genitori.
Da Alla lettera P, di Giulia Mirandola, Catalogone, 2011.