di Silvia Vecchini e Francesco Chiacchio, 2019
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Leggere il nuovo libro edito da Topipittori, la terza raccolta poetica di Silvia Vecchini illustrata da Francesco Chiacchio, è come tornare indietro nel tempo, attraversare di nuovo gli anni difficili della crescita, quando appena tolti gli abiti da bambini/e ci si ritrova in quel limbo emozionale dove rabbia, passione, fervore, confusione e spaesamento ribollono incontrollati.
In Acerbo sarai tu, le parole di Silvia Vecchini e le immagini di Francesco Chiacchio sono cariche di magia (non è un caso che il libro faccia parte proprio della collana Parola Magica di Topipittori), risvegliano infatti ancora una volta il “frullo di ali”, per dirlo con i versi dell’autrice, quel fremito di vitalità e timore, quell’essere al centro e al margine, quel sentirsi forti e instabili, da tempo sopito.
Acerbo sarai tu è un elogio al periodo forse più affascinante della nostra esistenza, quello dell’adolescenza. Quando il cambiamento è il fuoco quotidiano, quando le regole sociali sono troppo strette, quando ci siamo appena scrollati di dosso le nostre paure infantili ma ci sono rimasti ancora i loro ricordi sulla pelle, quando i primi innamoramenti ci scombussolano la testa, lo stomaco e ci occupano i pensieri, quando ci stanchiamo senza fare nulla, quando ci isoliamo dal resto del mondo trasportati dal flusso della nostra musica, quando gli altri ci etichettano come acerbi ma il problema è piacere a noi stessi, quando il cuore sembra ghiacciare e altri giorni sembra bruciare.
Da Acerbo sarai tu, di Elena Cocchia, in Design Playground, 09.04.2019.
Ci s’imbatte a volte in libri che mettono a soqquadro il cuore. Tu pensi che a 50 anni non si possa provare quel tipo di tramestio interiore che ti rimescolava quando eri ragazzo e sentivi che i tuoi contorni non erano ben definiti. Tu pensi… Poi ti ritrovi tra le mani un libro come Acerbo sarai tu e quelle emozioni riemergono dalla tua infanzia, dalla tua adolescenza con tutta la loro dirompente potenza.
Acerbo sarai tu di Silvia Vecchini con le illustrazioni di Francesco Chiacchio per quei meravigliosi tipi di Topipittori è un gioiello prezioso da donare, donare e ancora donare.
Un libro di poesie intenso, scritto con parole perfette, precise come fossero tagliate al laser. Nessuna sbavatura solo emozioni e potenza
Il fil rouge è il passaggio all’età adulta, la fatica di traghettare se stessi in una nuova fase e crescere, l’urgenza di conoscersi, la necessità di spazi d’intimità per esplorare il mondo circostante e l’altro da sé con occhi diversi e naturalmente l’innamoramento!
Ogni singola poesia è un perfetto e completo spazio emotivo, il raffinato escamotage dell’asterisco all’inizio di ognuna lo ricorda, e tuttavia, a mio avviso, il libro si può leggere come un romanzo, uno splendido romanzo di formazione in versi.
Raffinate illustrazioni accompagnano i testi in perfetta sincronia creando un atlante delle emozioni! Il tratto e le pennellate “perfettamente” non definite, i contorni sfumati rappresentano esattamente come ti senti da ragazzo alla ricerca di te stesso quando non riesci a vedere i tuoi contorni.
Il meraviglioso caos interiore raccontato con un’esplosione di colore.
Tutto è perfettamente studiato e ricercato eppure mai artificioso.
Lo stupore, la noia, la paura, la gioia del crescere in un libro per conoscere meglio sé stessi.Da Acerbo sarai tu, di Francesca Mignemi in Medium, 04.03.2019.