di Marta Sironi e Francesca Bazzurro, 2013
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La lingua fa strani scherzi. In italiano, i quadri che rappresentano tavole imbandite, frutta, verdura e alimenti in generale, ma anche fiori o elementi di arredo, sono chiamati “nature morte”. L’espressione inglese per definire le stesse opere è invece “still life”, vita ferma. E in effetti, ad ammirare alcuni virtuosismi propri, per esempio, dei pittori del Seicento, viene proprio da esclamare: “Sembrano veri!”
Come se l’artista avesse congelato in un’immagine (secoli prima dell’invenzione della fotografia) un momento di vita reale.
Le nature morte esercitano sempre un grande fascino, e non è un caso se gli artisti hanno interpretato questo genere in epoche tanto lontane tra loro, con tecniche di rappresentazione e poetiche diversissime. Insomma, la natura morta è un genere “vivo”, e un modo divertente per farlo scoprire ai nostri bambini è il libro Viva la natura morta! di Francesca Bazzurro e Marta Sironi.
Questo libro racconta la natura morta attraverso dipinti celebri e meno celebri, e permette al bambino di avvicinarsi alla storia dell’arte tramite aneddoti e curiosità, ma anche analizzando gli elementi che compongono le opere e gli strumenti che gli artisti hanno usato. “I colori sono gli ingredienti con i quali il pittore crea la diversa trasparenza del cristallo e del vino, la ruvidità saporita della crosta del pane e il soffice interno, i petali vellutati di un garofano…”
Una magia che i bambini possono provare a riprodurre, perché Viva la natura morta è anche un libro per giocare con le immagini, un libro da colorare e da “ridisegnare”. E se poi si appassioneranno, i bambini potranno cimentarsi nel rappresentare frutta, verdura, fiori e oggetti che trovano in casa. E disegnando, magari si ritroveranno a guardare con occhi diversi le cose che hanno sotto mano, e sotto i denti, tutti i giorni.
Da Un libro per giovani artisti di Marnie Campagnaro, in Arte-Coltura, 20.04. 2015.