Ecco: questo è quelche ci aspettava, appena entrati.
Si può ricevereaccoglienza più affettuosa?
Acasa delle Figure dei libri ci sono un mucchiodi libri. Ovvio. Che scoperta...
Alcuni sono dispostiordinatamente. Altri vivono in branchi migratori che viaggiano perle stanze. E si posano in qualche oasi di passaggio, per un meritatoriposo.
La loropadrona sa, più o meno sempre, dove trovare quelche a un dato momento le viene voglia di farti vedere. Oquello che le chiedi di mostrarti, di cui lei ti haparlato qualche ora prima arrancando sul sentiero verso la MadonnaNera di Montserrat (panini deliziosi,vista memorabile, ferrocarril dilentezza estenuante). Ci pensa un secondo, poi ti dice:“Tavolino vicino alla pianta, pila a sinistra, terzo librodall’alto.”
E il libro si trova lì.
Anoi piace moltissimo raspare fra i libri delle Figure deilibri. In mezzo non ci trovi solo libri con le figure,ma di ogni genere.
Domenica mattina, alle sette,vispa come un grillo, mentre la casa e la città ancora dormivanodella grossa, e fuori volavano pappagalli, upupe, rondini e merli,in uno stato di perfetta beatitudine mi sono messa a leggere Retoricae poetica di Aristotele (che, sì, ammetto,non avevo mai preso in mano prima, in versione integrale) cheocchieggiava da una libreria.
E dopo qualche riga ciho trovato una definizione di ricchezza di precisione fulminante,identificata dagli esseri umani come “La possibilità di esserefelici senza il bene dell'intelletto” (ma non ci giurei di avervelariportata letteralmente).
Non trovate, pensando ainostri tempi, che sia perfetta?
Ecco, dunque, a cosa servonoi libri.
Alle sette di mattina e a tutte le ore delgiorno.
È bene averne molti perché più ne hai, più haipossibilità di trovare esattamente quello che ti ci vuole, al momentogiusto. E che è lì ad aspettare proprio te.
È bello sapereche a casa delle Figure dei libri c’è proprio queltipo di libri che ti sta aspettando.
A casa delle Figure dei libri puòanche capitare che una cena allegra e rilassata, finisca con qualcunoche tira fuori da una borsa una latta di solvente e cominciaad armeggiare con fotocopie, colori, matite, pastelliper fare una figura nuova.
E che il folletto tecnologico delle Figure deilibri smetta per due ore di studiare per preparare la brandadee lo zuccotto. Perché i topi, si sa, non sonogolosi solo di libri.
Grazie, Anna. Grazie,Julien. Arrivederci a presto.