Spessonello svolgimento del mio lavoro utilizzo l'espressione "colpo difulmine" per definire quell'istante magico che intercorre quando unlettore incontra un libro e ne rimane incantato, affascinato, quasiinnamorato.
Qualcosa di quel libro risuona nel lettorein maniera particolare, spesso non riusce nemmeno a definire dicosa si tratti, sente soltanto l'urgenza di sapere di più e cercaun contatto ravvicinato con il libro in questione. Noi bibliotecarie bibliotecarie siamo lettori privilegiati: conosciamo i libri, lisfogliamo, li leggiamo. Entriamo a passo leggero dentro ogni pagina conl'intenzione di percorrere tutta la storia attraverso le parole e leillustrazioni. Siamo grati, sempre, a chi ci mostra un libromai visto, non necessariamente nuovo, fresco di stampa.
Questa versione di Biancaneve e i sette nani,pubblicata in Italia nel 1974, giunge ai miei occhi, per la primavolta, solo una decina di anni fa, a un corso di aggiornamento perbibliotecari condotto da Angela Dal Gobbo, uno dei maggiori espertiin Italia di albi illustrati per l'infanzia.
Ed è subitocolpo di fulmine. Durante il corso ho potuto vedere solo alcuneillustrazioni che mi hanno incuriosito. Quella di Biancaneve chefugge nel bosco mi ha particolarmente affascinato. Le tavole a doppiapagina mostrano tutta la paura della bambina che va da destra versosinistra, sconvolgendo e ribaltando la consueta modalità di letturaoccidentale da sinistra verso destra.
Conattenzione, ogni volta che riguardo il libro, cerco gli animaliche vi sono tracciati. Ogni volta, probabilmente come Biancaneve,confondo un sasso con un animale. Percepisco lo smarrimentodella bambina che, spaventata, sa di non poter tornare indietro equindi deve trovare al più presto un rifugio sicuro. Il bosco èminaccioso e pullula di animali feroci. Davanti a sé, l'ignotoindefinito, reso magistralmente dall'illustratrice con un giocodi luci che offuscano e accecano.
Finalmente Biancaneve è al sicuro nella casetta dei sette nani,che non sono gnomi come spesso li si vede raffigurati. Sono proprionani. Nella casetta ogni dettaglio è curato, veritiero e credibile. Sinota che i nani dovevano avere un tenore di vita agiato: ci sono lestoviglie, uno strumento a corda, libri. In mezzo al tavolo spicca un vasocon dei gigli di campo, segno inconfondibile della presenza in casa di unadonna.
Il libro riporta una traduzione abbastanzafedele della storia di Biancaneve, raccolta dai fratelli Grimm. Infattisono riportati tutti i tentativi di uccidere Biancaneve perpetratidalla matrigna. Compaiono i nastri multicolori nelle illustrazionie il pettine avvelenato nel testo.
Nancy Ekholm Burkert racconta attraverso le illustrazioni ciò chele parole non dicono. Si nota in questa mappa il regno di Biancaneve inalto a destra, ma se lo sguardo si fa attento ecco comparire: arcieri,mietitori e cavalieri dei regni confinanti, fino a incontrare i naniche stanno scendendo dalla montagna. Le figure hanno lo stesso coloredello sfondo. Un tortuoso sentiero bianco conduce dal castello diBiancaneve alla casetta dei sette nani.
La matrigna non si vede mai in volto. La sua tanto decantatabellezza non è mai mostrata. Questa è una scelta assolutamenteoriginale e di grande efficacia. Non importa al lettore saperequanto sia bella, di lei possiamo conoscere, e ci rimane, solo lacattiveria. In questa illustrazione se ne percepisce la forza mentreinvoca il maleficio.
Il libro di incantesimi, i funghivelenosi, i tarocchi, gli alambicchi, la luna piena, i pipistrelli,le falene, i ragni, le piante velenose, evocano il male e la magianera.
La storia si conclude con le nozze diBiancaneve e il principe. Al matrimonio viene invitata la matrigna eper lei sono state preparate due pantofole di ferro infuocate che deveindossare finché cade a terra morta.
Anche stavolta l'illustrazione suscita le emozioni del lettore. Nelladoppia pagina convivono morte e vita, buio e luce, paura e gioia: asinistra un antro buio, le ciabatte di ferro, il cane impaurito con lacoda fra le gambe e in alto l'effige della giustizia; a destra Biancaneveche dà le spalle alla sofferenza e, circondata da coloro che la amano,è pronta per una vita di gioia e serenità.
Quandosfoglio questo libro mi rammarico di non possederlo. Girando nei mercatinidi libri spero sempre che ne spunti una copia. Nel frattempo, di tantoin tanto, lo richiedo ad altre biblioteche e quando arriva mi perdo frale pagine e ogni volta scopro dettagli e rimandi che arricchiscono ecompletano la storia.
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NancyEkholm Burkert è un'artista e un'illustratriceamericana nata nel 1933 a Sterling, in Colorado. Nel 1945 sisposta con la sua famiglia in Wisconsin. Sposa Robert Burkert,un professore di Arte all'università di Wisconsin-Milwaukeeda cui ha due figli: Claire e Rand. Ed è proprio a Claire cheNancy Ekholm Burkert dedica la sua Biancaneve e i settenani. Su questo suoi libro è interessante leggere la recensionedel NYT pubblicata all'epoca dell'uscita.
*. Maria Lunelli èbibliotecaria a Pergine Valsugana (TN) dal 1991, e dal 1993 si occupaprincipalmente della Sezione Ragazzi della biblioteca. Referentelocale di Nati perLeggere, fa parte della redazione che si occupa di diffondereil Programma su riviste e Facebook; partecipa aigruppi di lavoro nazionale e provinciale per la selezione dei migliorilibri per bambini della fascia d'età 0-6 anni. Si occupa di promozionedella lettura, conduce incontri informativi per genitori, svolgeattività di formazione per insegnanti, educatori e adulti interessatia conoscere la letteratura per l'infanzia.
Viricordiamo che alla storia di Emme Edizioni e della suafondatrice è dedicato il nostro Lacasa delle meraviglie. La Emme Edizioni di RosellinaArchinto, a cura di Loredana Farina.
Sempre a questo tema è dedicata la mostra LaEmme Edizioni di Rosellina Archinto. Vent’anni di successiin mostra (1966-1985), a cura di Loredana Farina,Alessandra Mastrangelo e ABCittà, con il patrocinio di Nati perLeggere e della sezione lombarda dell’Associazione ItalianaBiblioteche.
Tutte le informazioni sulpercorso espositivo che la mostra propone, per tutti coloro chela volessero visitare o ospitare, lo trovate qui.