Da cinque anni, la SezioneRagazzi della BibliotecaMarazza di Borgomanero, nell’ambito delle attività dipromozione della lettura, organizza un torneo dedicato ai ragazzidella scuola media.
Si intitola “Libri in vetta. La scalatadei grandi lettori”, dura da ottobre a maggio, e consiste in unconfronto fra squadre con domande e giochi imperniati sulla letturadi alcuni libri. “Dei grandi lettori”, a significare quell'etàin cui non si è più bambini, ma non ancora adulti; e tuttavia, comelettori, si può già essere “grandi”. Fra i premi che spettano ai ragazziper essersi impegnati nella lettura, c'è l'incontro con gli autoriselezionati. Così, il 2 marzo, i 140 studenti coinvolti incontrerannoCesare Finzi nel salone d'onore della Biblioteca Marazza. La cosa moltopositiva è che arriveranno a questo incontro dopo aver letto il libroe quindi preparati e in grado di avviare un dialogo significativo eapprofondito con l'autore. Onore agli organizzatori per la serietà concui hanno pensato l'evento. È mortificante arrivare a incontri dove gliinsegnanti a volte si guardano in faccia, chiedendosi chi siano i perfettisconosciuti che si ritrovano in classe. O in cui i ragazzi non sanno nulladei libri di cui si parla e guardano irrequieti l'ora sul telefonino. Anoi è capitato persino, a un festival, di sentirci dire:“Avevamo richiesto degli altri autori, ma non erano più disponibilie ci hanno mandato voi...” Come dire, son soddisfazioni.
Forse perchéquest'idea di lettore è precisamente alla base della nostra collanaAnniin tasca, abbiamo avuto la bella sorpresa di vedereselezionato per questo agone, edizione 2010-2011, il libro di CesareFinzi, Ilgiorno che cambiò la mia vita.
Il professor Cesare Finzi, cardiologo, classe 1930, è bravissimo aconversare con i bambini e i ragazzi, e da qualche anno, instancabilmente,si dedica a incontrarli in scuole e biblioteche di tutta Italia, perparlare loro della sua incredibile storia: quella di un bambino chescoprì di non poter più andare a scuola, leggendo della promulgazionedelle leggi razziali sulla prima pagina del “Corriere dellaSera”. Lo sentimmo raccontare questa vicenda, per la prima volta, suRadio 3, nel 2008, intervistato da Marino Sinibaldi in occasione del Giornodella Memoria, e ci dicemmo che sarebbe stato bello unlibro che raccontasse in quel modo ai ragazzi quella vicenda. Inquel periodo stavamo progettando, appunto, la nostra collana diautobiografie di infanzia e adolescenza. E il professor Finzi cifece l'onore di accettare il nostro invito a parteciparvi.
Oggi, sono molte le scuole che hanno scelto questo libro, cheracconta la Storia attraverso gli occhi di un bambino, per parlare airagazzi di cose che spesso ancora non sanno e che è inconcepibilenon sapere. E per parlare anche di diritti e di doveri: temi su cuioggi, come è sotto gli occhi di tutti, c'è una confusione a dirpoco allarmante.
Una bella e approfondita recensione diIl giorno che cambiò la mia vita, nel sito Mangialibri, a firma EleonoraBellini.