Detesto le fotocopie

[di AntonellaCapetti]

Non saprei in quale altromodo dirlo. Le fotocopie non mi piacciono, le trovo poco utili,se non addirittura dannose (credo che l’incapacità di scriveredi alcuni dei nostri ragazzi, e di farlo rispettando le regolebasilari dell’ortografia, dipenda in larga misura dall’abuso dischede/fotocopie degli ultimi anni) e, soprattutto, minano qualsiasisenso estetico, arrivando a far odiare il disegno a bambini che, peranni, hanno fatto di matite, pastelli, tempere e pennarelli il naturaleprolungamento della propria mano.

Come si fa ad apprezzare labellezza con un quaderno ridotto a un ammasso di fotocopie incollate (avolte malamente) su ogni pagina, talvolta di pessima qualità, frutto dipenosi copia/taglia/incolla, colorate di malavoglia dai bambini (e moltospesso dai genitori stessi, per far prima) e utilizzate male e in frettasolo per far spazio, e tempo, a un’altra fotocopia?

Sto per concludere un ciclo: i miei ragazzi (45) sono in quinta (duequinte, per la precisione) e talvolta riprendo in mano i quaderni dellaprima, solo per riguardare i libri letti con loro, e che hanno insegnatoloro a leggere e scrivere.
Il primo giorno di scuola, ioe Lisa avevamo preparato l’accoglienza di quella classe, animando L’alberodell’alfabetodi Leo Lionni.



Sulleprime pagine di quei quaderni trovo la A iniziale di Anselmo (Anselmova a scuola di Giovanna Zobolie Simona Mulazzani) e quella di Achille di Mangereivolentieri un bambino diSylviane Donnio e di Dorothee de Monfreid. Poi la P di PicoPecora di Vis Leendert Jas, la E di EugenioTrombetta,di Birte Muller e di Elmerdi David McKee, la O di Oliviadi Jan Falconer.

Quaderno di Silvia M., 6 anni, 15 settembre2008.





A settembre 2013, ci saranno due nuove prime (di 26 e 28bambini) e ad Anselmo nel frattempo si sono aggiunte Alba e Bella (Albae Bella amiche per la pelle, di DafneBen Zvi e Ofra Amit); con la E è arrivata invece EvelinaVerdemela di Mara Dompè, AnnalisaSanmartino e Giulia Torelli. Per fortuna, nuovi libricontinuano a essere pubblicati: quando stavo preparandola consonante P per i primini del prossimo settembre, Ilgrande libro dei pisolini, di Giovanna Zoboli eSimona Mulazzani, non era ancora uscito, e ora lo posso aggiungere,pensando a nuove attività con i bambini.



Lo scopo del blog che oggi quipresento, da me pensato e realizzato, è proprio questo: condividere unadidattica dell'italiano in prima classe studiata per essere strettamentee intimamente collegata al vissuto del bambino, attraverso la lettura dialbi illustrati per l'infanzia e la presentazione dell'alfabeto attraversoi rispettivi protagonisti. Ogni storia, fantastica e suggestiva, in questosenso, diventa un magnifico strumento per parlare della quotidianità,delle proprie esperienze, dei propri sentimenti, della relazione coni pari e con gli adulti, in una continua fruizione di letteratura diqualità e di una rappresentazione iconica che diventa stimolo per lacreatività e la strutturazione di uno stile grafico-pittorico personalee non stereotipato.

Quaderno di Silvia M., 6 anni, 7 ottobre2008.




Postdopo post, nel blog illustro come insegno l'intero alfabeto, e nonnell'ordine consueto, ma in quello particolare che si propone a scuola:partendo cioè dalle prime lettere che vengono presentate ai bambini,per terminare con suoni dolci e duri, digrammi, trigrammi, h e letterestraniere.
Nel blog, quindi, ogni lettera dell'alfabeto èpresentata non nell'ordine noto, ma così come viene solitamente insegnatanel corso del primo anno di scuola. Da qui il nome che ho scelto: APEdarioperché A, P ed E sono spesso le prime lettere insegnate agli alunni,che possono cominciare a utilizzarle per formare le prime sillabe eparole.



Per ogni lettera presento uno opiù albi illustrati il cui protagonista abbia attinenza con la letterapresa in esame; a seguire, troverete una breve trama del libro, il suoincipit e i necessari riferimenti bibliografici.
Vengono poi presentate nel dettaglio le diverse attività ispirateal libro che ho proposto per l'apprendimento di lettura e scrittura,con gli eventuali collegamenti interdisciplinari (con particolareriferimento ad arte e immagine, cittadinanza e costituzione). Grandeattenzione è riservata alla dimensione affettivo-relazionale,finalizzata alla creazione in classe di un clima sereno e di unambiente di lavoro efficace.
APEdarioè tutto qui: se pensate che possa interessarvi, vi aspetto!

Quaderno di Sofia R., 6 anni, 22 ottobre2008.




P.S.
Nonè esattamente vero che detesto proprio tuttele fotocopie. In classe, ogni anno, propongo a ogni bambino didisegnare il proprio autoritratto. Poi faccio una composizione ditutti i ritratti per ottenere un ritratto collettivo, di classe,che fotocopio e distribuisco a tutti i bambini.


Autoritrattodella prima classe, Scuola primaria di Carimate, a.s.2008/2009.