CamillaEngman non l’abbiamo incontrata proprio mai. Eppureabbiamo lavorato insieme e realizzato con ciascuna di loro un libro: Novestorie sull’amore e Troppotardi.
Sembra che le nuovetecnologie abbiano fatto del mondo il cortile di casa. Non è affattovero, lo sappiamo bene. Ma indubbiamente facilitano molto il lavoro adistanza.
Infatti, quando abbiamo scoperto che Ana e Camillasi erano incontrate solo una volta (e, guarda caso, proprio a Bologna),ma sognavano di lavorare insieme, abbiamo proposto a Ilaria e Giordanadi Hamelin una mostrache accogliesse un lavoro collettivo delle due artiste. L'idea è stataraccolta con entusiasmo e la proposta è stata lanciata. Anae Camilla hanno accettato e si sono messe di gran lena a lavoraresul progetto. È stato un gran viavai di file e di pacchettifra Barcarena e Göteborg.
Non ci saremmoaspettati che il progetto assumesse la dimensione che pareaver assunto e che toccasse ambiti e tecniche diversissimi fraloro, dalla serigrafia al ricamo.
Didefinitivo, non abbiamo ancora visto niente. E niente vedremo finoall’inaugurazione. Ma ci aspettiamo grandi cose, da quel poco che ciè stato dato di vedere in anticipo.
Segnate inagenda:
Ana, Camilla, topi e pifferaivi aspettano.