C'era una volta un albero è il titolo di progetto dedicato agli alberi realizzato nella Scuola Primaria “Giovanni Bonetto” di Albignasego (PD) che ha deciso di accogliere in esso anche la proposta delle Lettere Verdi per sensibilizzare alla conoscenza del mondo vegetale. Abbiamo presentato su questo blog il progetto Lettere Verdi nel settembre dello scorso anno, ma la proposta è tutt'ora valida, se qualcuno fosse interessato a seguirla. La sua realizzazione è libera, basta seguire le istruzioni per la sua attuazione (qui). Alle scuole che la realizzano chiediamo di farcelo sapere e se, possibile, di inviarci dei materiali che la raccontino: testi e immagini da pubblicare in questo blog. Sul tema abbiamo presentato qui altre due esperienze: la prima, A scuola nel frutteto della scuola secondaria di Calco, in provincia di Como, lo trovate qui; la seconda Lettere per creare legami della Scuola dell’infanzia La casa del sole, Istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani” Barberino Tavarnelle, Firenze, lo trovate qui.
[di Greta Pavan]
Pochi mesi fa ho inviato alla casa editrice Topipittori le Lettere Verdi scritte dai bambini di 4A e 4B della Scuola Primaria “Giovanni Bonetto” di Albignasego (PD). La mia intenzione era quella di condividere la meravigliosa esperienza e di ringraziare per la bellissima iniziativa a cui abbiamo preso parte. Mi sono sentita grata ed entusiasta per l’opportunità ricevuta in risposta: raccontare il nostro percorso sugli alberi e condividerlo con tante persone che, come noi, hanno partecipato all’iniziativa Lettere Verdi.
Dunque, felice di poter riferire quest’avventura, vorrei iniziare con una domanda: quante opportunità possono nascere da una semplice idea?
Questo è stato il pensiero ricorrente dello scorso anno, conclusivo del mio percorso universitario in Scienze della Formazione Primaria: un anno colmo di novità, di scoperte, di nuovi incontri e di nuove possibilità ed io mi sono lasciata meravigliare dalle infinite opportunità che si sono presentate durante il percorso. Tra queste, vorrei fare riferimento in particolare alla collaborazione e all’aiuto di insegnanti e genitori; alla possibilità di utilizzare gli spazi della scuola, tra cui il giardino, la biblioteca scolastica e l’aula di informatica; all’affiliazione a un progetto già attivo nel plesso chiamato Un albero per il futuro del Ministero della Transizione Ecologica in collaborazione con i Carabinieri della Biodiversità e, naturalmente, alla proposta dell’iniziativa Lettere Verdi.
Ho svolto l’attività di tirocinio nelle due classi quarte della Scuola Primaria “Giovanni Bonetto” dell’Istituto Comprensivo di Albignasego (PD). Il programma di tirocinio della quinta annualità prevedeva la progettazione e realizzazione di un progetto didattico che valorizzasse la sistemicità e, dunque, che coinvolgesse e mettesse in relazione la complessità delle aree interne ed esterne del sistema scuola. Per questa ragione, l’idea alla base del progetto è stata maturata in seguito a un’attività di esplorazione, osservazione e negoziazione delle risorse del contesto e del territorio. Mi sono confrontata con i soggetti della scuola, gli alunni, le insegnanti, le tutor di tirocinio, e ho iniziato a nutrire un particolare interesse verso la tematica ambientale.
Così, si è iniziata a delineare l’idea alla base del progetto e sono nate le prime opportunità. In poco tempo, infatti, ho avuto la fortuna di ricevere l’aiuto e la collaborazione di alcuni insegnanti del plesso che hanno accolto con entusiasmo la proposta, avendo altrettanto a cuore la tematica e considerandone l’importanza. L’intervento didattico, in effetti, ha coinvolto le discipline e i docenti di scienze, italiano, educazione civica e tecnologia, cooperando in ottica interdisciplinare. Gli insegnanti, tra cui le mie tutor, mi hanno accompagnata nella definizione del percorso, supportandomi e suggerendomi le possibili strade da intraprendere con i bambini. A questo proposito, bisogna sottolineare che il tema scelto era familiare agli alunni. Sia per la sensibilità di ognuno che per l’ammirevole opera della scuola nel corso degli anni, i bambini erano già esperti appassionati di alberi e io ho cercato di fare tesoro delle loro competenze, capacità e abilità e di valorizzarle lungo il percorso.
Ma perché trattare proprio di alberi con i bambini? Ritengo che la tematica della loro salvaguardia sia di fondamentale importanza, soprattutto per il momento storico che stiamo attraversando. La Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici COP26 del novembre 2021 a Glasgow ha rappresentato un piccolo traguardo verso la salvaguardia della convivenza e lo sviluppo sostenibile, e sono stati compiuti alcuni progressi significativi in ambiti come la produzione di metano e la deforestazione. Al contempo, sono necessari maggiori interventi se vogliamo fermare il cambiamento climatico prima che diventi un processo irreversibile. Ed ecco perché trattare di alberi con i bambini diventa rilevante: è tempo per tutti di agire e i bambini, in quanto cittadini del futuro, potranno determinare il cambiamento che condizionerà la vita del pianeta e dell’umanità. L’amore e la protezione dell’albero sono il punto di partenza per una società fondata sul rispetto, la cura e la custodia della vita in ogni sua forma.
C’era una volta un albero è il progetto interdisciplinare che è stato proposto e realizzato con le classi 4A e 4B. L’intervento didattico ha previsto l’attuazione di un percorso di lettura e conoscenza, con attività ed esperienze di vario tipo a esso legate, che avesse come tematica centrale l’albero e la sua importanza. Il compito finale è stato un libro digitale, conclusivo e riassuntivo dell’esperienza didattica.
Sono stati effettuati sette interventi didattici in ciascuna classe, procedendo per ambito tematico e ampliando progressivamente la conoscenza. Nello specifico, i primi tre incontri hanno riguardato attività di ascolto, lettura e comprensione, ricerca di informazioni nel testo e produzione scritta. In classe abbiamo letto L’albero di Shel Silverstein e abbiamo riflettuto sull’importanza di amare e rispettare la natura che ci dona tanto e ci chiede poco in cambio. In seguito, i bambini hanno ricercato nuove informazioni sugli alberi nella biblioteca scolastica e nelle loro biblioteche personali, stilando delle schede dei libri da condividere con i compagni. Infine, gli alunni hanno scritto dei brevi testi creativi riguardanti un albero che nella loro esperienza o in quella dei loro cari è stato significativo. Quest’ultima attività è stata particolarmente toccante: la sensibilità dei bambini e dei loro cari verso gli alberi è emersa nei racconti e sia io sia la mia tutor siamo rimaste piacevolmente sorprese dalla profondità di questi testi:
Era un pino o un abete, non si è mai capito. Si trovava prima nel bosco, ma poi mio nonno nel 1968 l’ha portato a casa sua perché quel bosco stava per essere disboscato e ne portò 5 a casa.
Era alto 12 metri e aveva 43 anni, ospitava un sacco di animali cioè formiche, scoiattoli, lombrichi, pettirossi, picchi, upupe, cuculi. Vicino c’era un laghetto con i martin pescatore.
L’ho scelto perché mi ha accompagnato per sempre nella vita e anche se è stato tagliato è sempre con me e per sempre lo sarà.
Per me rappresenta il bene che voleva al mondo mio nonno. Si è preso cura di lui e, prima che fosse tagliato, me ne prendevo cura anch’io. Fu tagliato perché quelli delle linee elettriche lo fecero tagliare, non si sa perché! Però io, quel giorno, piansi tanto perché era come un amico che a Natale diventava pieno di luci e con un presepe sotto. Vorrei che fosse qui con me però c’è solo il tronco che almeno rimane, il tronco lo uso per giocare a scacchi.
La disponibilità delle famiglie, in questo senso, è stata fondamentale: prima dell’intervento ho inviato loro una lettera con l’obiettivo di presentare l’idea progettuale e di chiedere la loro collaborazione nella realizzazione dell’intervento. Questa lettera per me è stata molto importante, in quanto mi ha permesso di coinvolgere i genitori degli alunni delle due classi, che si sono dimostrati fin da subito disponibili e hanno contribuito in prima persona ad arricchire l’esperienza. I bambini con l’aiuto dei genitori, infatti, hanno anche portato spontaneamente a scuola libri, fotografie, brevi racconti sugli alberi e hanno condiviso alcune esperienze personali con gli altri, dando così un valore ancora più profondo e sentito al Progetto.
Il quarto e quinto incontro hanno approfondito l’importanza dell’albero dal punto di vista scientifico, trattando dell’Agenda 2030, con specifico riferimento all’obiettivo 15, La vita sulla terra, e della cellula vegetale.
Durante il sesto incontro, le classi hanno aderito all’iniziativa Lettere Verdi della casa editrice Topipittori e Barbara Cuoghi, insegnante e biologa, che prevedeva il coinvolgimento degli alunni nella scrittura di brevi lettere che avessero come protagonisti gli alberi, da inviare agli adulti che fattivamente o teoricamente si occupano di queste tematiche, ad esempio amministratori pubblici, politici, governanti, imprenditori, ma anche alle famiglie, agli amici, ai conoscenti, in modo da “dare il via a una collettiva alfabetizzazione verde a tutela del nostro patrimonio naturalistico da cui dipende strettamente la qualità di vita delle comunità abitanti”. Questa bellissima proposta mi è stata consigliata dalla tutor accademica e, trovandola veramente interessante e inerente alla tematica scelta, non ho esitato a condividerla con le insegnanti delle classi che hanno accettato molto volentieri.
Nella fase iniziale, applicando la metodologia del Cooperative Learning, gli alunni sono stati suddivisi in piccoli gruppi con l’aiuto della tutor, in modo che le attitudini e potenzialità di ciascun componente fossero bilanciate e potessero emergere. Successivamente, è stata presentata l’iniziativa, precisando gli obiettivi, la modalità di lavoro e gli esiti attesi. Inoltre, è stato possibile ripetere con le due classi quale fosse la struttura della lettera, ribadire le regole del linguaggio formale e ripercorrere insieme il percorso della lettera dalla fase di scrittura alla spedizione, argomenti già trattati in precedenza. La possibilità di selezione dei destinatari, inoltre, è stata un utile esercizio di educazione civica, che ha permesso di riflettere sui rappresentanti del nostro territorio e sul loro ruolo specifico. In particolare, in seguito a una breve discussione guidata, si è deciso di spedire le dieci lettere verdi rispettivamente all’Assessore all'ambiente, alla mobilità e al trasporto pubblico; all’Assessore all'ambiente e transizione ecologica, urbanistica e edilizia privata e al Responsabile alla tutela del territorio del Comune di Albignasego (PD). Le fasi successive dell’intervento, quindi, hanno previsto: il confronto con i compagni; la riflessione e la negoziazione condivisa delle tematiche da sviluppare; la stesura della lettera in brutta copia sul proprio quaderno di italiano e la correzione e, infine, la trascrizione della lettera su carta riciclata e l’indicazione di mittente e destinatario sulla busta.
Alcune pagine dell'e-book finale del progetto C'era una volta un albero, realizzato dalle classi.
Le Lettere Verdi realizzate sono state successivamente spedite ai destinatari selezionati, accompagnate dal messaggio proposto dalla casa editrice, in modo che essi, una volta lette, potessero rispondere.
Siamo degli alunni e delle alunne delle classi 4A e 4B della Scuola Primaria Giovanni Bonetto di Albignasego.
Insieme ai nostri compagni e alle nostre insegnanti, abbiamo pensato di fare cosa gradita inviandoLe una lettera che speriamo Le interessi, perché riguarda uno dei temi cruciali del nostro tempo: la storia, la tutela e il futuro delle aree verdi che ci appartengono. Grazie per aver letto le nostre parole.
Sappiamo che il Suo tempo è prezioso, ma se ha qualche domanda da farci per approfondire l’argomento, se vuole fornirci il Suo punto di vista, o se vuole anche solo dirci che la nostra iniziativa Le è piaciuta può risponderci inviando una lettera o un biglietto a:
Scuola Primaria G. Bonetto
via 16 Marzo, 16
CAP 35020 Città Albignasego PD
Cordiali saluti,
I bambini di 4A e 4B e le insegnanti
Tutti i gruppi hanno cooperato efficacemente e sono riusciti a realizzare delle lettere particolarmente sentite, in cui emerge come tema ricorrente il senso del luogo come spazio vissuto: l’ambiente che ci circonda, come traspare dalle parole dei bambini, ci appartiene ed è nostro dovere averne cura. I bambini, difatti, hanno riportato nelle proprie lettere riflessioni, problematiche e suggerimenti concreti riguardanti il Comune di Albignasego, il luogo in cui vivono. In questo modo, hanno dimostrato, oltre a una grande sensibilità verso la tematica, di comprendere che la tutela degli alberi ci riguarda in prima persona e che, anche su piccola scala nel proprio territorio, è possibile attivarsi fattivamente per salvaguardarli.
Infine, il settimo incontro ha previsto la realizzazione dell’E-book finale, che ha rappresentato il compito autentico conclusivo del progetto. Un vero e proprio riassunto del percorso svolto, arricchito dalle attività, dai materiali e dalle riflessioni di ciascun incontro. Inoltre, il libro, pubblicato nella pagina di Google Classroom, ha reso possibile la condivisione del processo/percorso con le classi, i docenti, le famiglie, il plesso, l’Istituto e il territorio come testimonianza e spunto di riflessione, in modo da continuare l’opera di sensibilizzazione sull’importanza dell’albero e la sua tutela.
Alcune pagine dell'e-book finale del progetto C'era una volta un albero, realizzato dalle classi.
Al termine del progetto interdisciplinare C’era una volta un albero, come conclusione dell’intervento, il plesso ha aderito nel mese di maggio al progetto Un albero per il futuro e ha accolto a scuola i Carabinieri della Biodiversità di Vittorio Veneto, i quali hanno portato a scuola 15 latifoglie, di cui 3 roverelle, 3 frassini, 3 carpini, 3 sorbi montani e 2 aceri montani. I bambini e le bambine delle classi 4A e 4B, in particolare, hanno piantato un carpino e un acero montano. Quindi, le insegnanti, insieme ai Carabinieri, hanno geolocalizzato le piante nel giardino scolastico, assegnando a ogni nuovo albero un codice che permette ai responsabili del progetto di localizzare gli alberi piantati.
Quindi, per rispondere alla mia domanda iniziale, quante opportunità possono nascere da una semplice idea?
Indubbiamente tante. Lungo il percorso, ho avuto la fortuna di incontrare tante persone che mi hanno motivata e sostenuta; ho camminato fianco a fianco con alcune di queste, confrontandomi e crescendo insieme. Ho conosciuto tanti bambini che hanno confermato giorno per giorno che essere insegnante è il mio sogno e la mia passione e conoscendo loro, ho conosciuto un po’ meglio anche me. Ho esplorato e sperimentato, cercando di cogliere le proposte che si sono presentate e di proporle ai bambini con entusiasmo e meraviglia. E, se come insegnante ho cercato di meravigliare i miei alunni e le mie alunne, è pur vero che mi sono anche lasciata meravigliare da loro e dalla sensibilità, profondità e unicità che ciascuno di loro ha condiviso con me.