Desiderati e attesi, uguali e diversi, i Wimmelbücher Autunno e Inverno di Rotraut Susanne Berner sono da settembre in libreria in edizione italiana. Li pubblica la casa editrice Topipittori, a un anno dalla realizzazione della prima edizione italiana di La bambina e il gatto, illustrato da Berner (testo di Ingrid Bacher, trad. Giulia Mirandola). Autunno e Inverno appartengono a una tipologia di narrazione molto specifica, quella dei "Wimmelbilderbücher", libri con moltissime figure e pochissime parole scritte nascoste tra le immagini disegnate. Wimmeln significa brulicare. Das Bild, l'immagine. Das Buch, il libro. Da queste tre parole nasce la parola composta Wimmelbilderbücher. Lettori e lettrici di tutte le età, anche piccolissimi, benvenuti a Wimmlingen.
[di Giulia Mirandola]
Scoprii l'esistenza di questa autrice di lingua tedesca nel 2007, imbattendomi in Herbst-Wimmelbuch e Winter-Wimmelbuch, editi da Gerstenberg Verlag. Visitavo spesso la Germania in quel periodo e iniziavo a frequentare con crescente interesse la letteratura senza parole. Rotraut Susanne Berner era poco conosciuta in Italia. Il suo successo in Germania era suffragato da fattori non trascurabili: i bambini diventavano subito amici di queste storie stringendo con esse un patto di fedeltà duraturo; le ristampe si moltiplicavano; esistevano ricerche accademiche e pubblicazioni scientifiche che guardavano con particolare attenzione all'influenza di queste narrazioni nello sviluppo cognitivo, linguistico, psicologico ed estetico dei bambini da zero a tre anni.
Raccolsi un volume per volta tutta la serie di Wimmelbilderbücher di Rotraut Susanne Berner per studiarla meglio e per leggerla insieme ai bambini nei nidi e nelle scuole dell'infanzia. Nel 2012 presi il treno per Monaco e andai di persona a incontrare Susanne. Lei mi accolse gentilmente nel suo studio, mi mostrò una grande quantità di materiale e da quella esperienza tornai in Italia portando con me, oltre ai disegni originali destinati alla mostra Ad occhi aperti. Leggere l'albo illustrato (a cura di Hamelin Associazione Culturale), una lezione decisiva sui libri senza parole, sui Wimmelbilderbücher in generale, sulla lettura visiva da parte di lettori e lettrici in età prescolare. Un numero cospicuo di fogli aveva attirato la mia attenzione. Di che si trattava? Non erano tavole illustrate e nemmeno di uno storyboard. Non ebbi il tempo per contarle, ma dovevano essere centinaia, scritte a mano in ogni centimetro disponibile di carta: parole. Organizzate secondo la stagione, suddivise in campi semantici. Mettevano in risalto il ruolo della scrittura e del lessico in un libro che sceglie di fare a meno della lingua scritta. Questi elenchi meticolosi, nella forma finale del libro perdono la loro forma originaria e ne acquisiscono una diversa: diventano figure. Per l'autrice si tratta di una guida con la quale mettere a fuoco le cose da disegnare e non dimenticare. Per noi, una fonte illuminante che dimostra quante invisibili parole scritte facciano parte delle illustrazioni di Rotraut Susanne Berner. Affermare o pensare che in questi libri le parole siano poco importanti è un errore di prospettiva.
Le cosiddette Wimmelbilder sono le immagini di cui sono fatti i Wimmelbilderbücher. Anche nella storia dell'arte troviamo esempi di Wimmelbilder. Più vicino a noi, nel tempo e nello spazio, è la vita stessa che offre un esempio ammaliante di Wimmelbild. Il mondo in cui viviamo, se il tempo si fermasse, non sarebbe forse una perfetta Wimmelbild? A questa immagine Rotraut Susanne Berner tende incessantemente in Autunno e Inverno. In una città di fantasia di nome Wimmlingen viviamo l'impressione di avere già visto case, campi, stanze, negozi, mercati, stazioni, giardini, scuole, strade, così progettate. Riusciamo a rispecchiarci nell'umanità che incontriamo a Wimmlingen. Ci ricordiamo le nostre avventure quotidiane rispecchiandoci nei personaggi principali di Autunno e Inverno. La vita intorno ci tiene svegli, guarda qui, guarda lì, guarda sopra, guarda sotto, guarda davanti, guarda dietro, guarda prima, guarda adesso, guarda poi. Il mezzo con il quale viaggiamo in questo mondo "nuovo", disegnato e apparente, è lo sguardo. Lo sguardo è mobile, la mente altrettanto. Le illustrazioni, invece, sono fisse. La fissità delle immagini è il presupposto perché i pensieri possano avere il tempo di affacciarsi, esprimersi, spaziare. I lettori e le lettrici di Autunno e Inverno che ho conosciuto nel tempo, mi hanno insegnato che i Wimmelbilderbücher di Rotraut Susanne Berner sono libri che non si finisce mai di leggere. In un saggio intitolato Uno scrittore nel mondo la scrittrice americana Annie Dillard scrive: «Insisti. Esamina tutte le cose intensamente e incessantemente. Sonda e scandaglia ogni oggetto in un'opera d'arte. Non liquidarla, non scorrerci sopra come fosse già stata capita, seguila invece nel suo svilupparsi finché non la vedi nel mistero della sua stessa specificità e forza. […] Ammira il mondo per il suo non esaurirsi in te» (Bompiani, 2018). Il modo migliore per leggere Autunno e Inverno, inaspettatamente, mi pare combaciare con gli intenti espressi da Dillard, la quale senza volerlo né saperlo fa luce sui Wimmelbilderbücher. Ad ammirare il mondo per il suo non esaurirsi in noi scopriamo la compagnia del mondo: varia, multiforme, un'alternarsi di regolarità e irregolarità che dà ritmo e sapore a tutto.
Prima doppia pagina per Autunno di Rotraut Susanne Berner.
Prima doppia pagina per Inverno di Rotraut Susanne Berner.
Il tempo, come ha affermato Berner stessa in una intervista di Andrea Deyerling-Baier (Gerstenberg Verlag, 2013), è una delle componenti centrali del progetto dei Wimmelbilderbücher. C'è il tempo grande delle stagioni che si susseguono. Il tempo vasto dell'alternarsi di notte e dì. Il tempo veloce e quello lento. Il tempo quasi impercettibile dell'azione momentanea e dei momenti in successione. Il tempo particolareggiato di una giornata come tante. Dall'alba al tramonto, il tempo della città, dei margini della città e della campagna. Il tempo della festa, il tempo libero, il tempo del lavoro. Il tempo secondo la percezione e la mentalità dei bambini, degli adulti, dei vecchi, dei gatti, dei cani, degli animali da cortile e degli uccelli. Il tempo dei fenomeni che interessano la natura. Il tempo ciclico. Il tempo in miniatura. Il tempo che trasforma. Nel tempo, ogni cosa ha il suo ritmo, ogni cosa a suo tempo.
Autunno e Inverno possono essere letti come quadri realistici, come i capitoli di un romanzo (quasi senza parole), come un gioco dove le immagini sono studiate per consentire di cercare e trovare elementi nascosti, come un libro che suscita la narrazione della quotidianità con un tono brillante. A Wimmlingen c'è tanta gente, ogni persona è diversa, ciascuna sta facendo qualcosa. Anche le cose, a Wimmlingen, sono tante, ogni cosa è diversa, ciascuna racconta qualcosa.
Autunno e Inverno sono città delle storie, non solo stagioni dell'anno. Un numero ampio di vicende maggiori e minori va incontro a chi legge. Sono storie grandi, storie piccole, storie uniche, storie concatenate, storie principali, storie secondarie, storie impreviste, storie viste già e mai viste, storie nascoste, storie lunghe, storie subito finite, storie infinite. Lettori e lettrici sono interpreti attivi che non mancano di prendere la parola, di raccontarsi e di raccontare a voce alta oppure mentalmente, di dare un nome alle cose che vedono una ad una. Rotraut Susanne Berner sa con esattezza come si racconta una storia, dimostra che tutto è raccontabile e che ci sono storie dappertutto. Berner, non a caso, nel 2016 ha ricevuto la medaglia d'oro dell'Hans Christian Andersen Award, il più alto riconoscimento mondiale nel campo della letteratura per l'infanzia. Una informazione tanto più rilevante se consideriamo che Autunno e Inverno sono libri usati frequentemente da lettori e lettrici sotto i tre anni di età.
Nei libri con molte figure e poche parole la questione linguistica assume una intensità particolare. Berner ha affermato in ripetute occasioni ciò che pensa in proposito. Nelle intenzioni dell'autrice i suoi Wimmelbilderbücher offrono ai più piccoli la possibilità di parlare, trovare le parole, raccontare piccole storie a modo loro, usare le illustrazioni come un lessico illustrato attraverso il quale praticare il linguaggio verbale, sperimentare la lingua madre oppure le lingue straniere. Osservare i bambini leggere Autunno e Inverno rivela una scena alla quale non siamo abituati. I bambini leggono autonomamente. I Wimmelbilderbücher di Rotraut Susanne Berner dicono stop alla lettura ad alta voce da parte degli adulti. Non tutti i libri devono essere mediati dalla lettura ad alta voce dell'adulto. I bambini hanno una propria voce che Autunno e Inverno è in grado di chiamare a sé, stimolare, tenere viva. La scena di un bambino che legge al proprio genitore Autunno e Inverno mi si è presentata innumerevoli volte. Seguire il movimento del pensiero bambino quando incontra un terreno concepito per la sua lettura autonoma è un viaggio verso la conoscenza sottile del suo rapporto con le cose, con i luoghi, con le persone, con le immagini e le parole che la sua mente ospita. Autunno e Inverno sono per queste ragioni libri aperti sui modi di raccontare dei bambini.
Seconda doppia pagina per Autunno di Rotraut Susanne Berner.
Seconda doppia pagina per Inverno di Rotraut Susanne Berner.
«Dovremmo insistere nel ricordare che la lettura dei libri rende innanzitutto possibile la lettura stessa della nostra esperienza del mondo» scrive Massimo Recalcati in un articolo apparso su la Repubblica, lunedì 10 settembre 2018, intitolato La scuola insegni che la vita è nei libri. Quella di Recalcati è una riflessione sui libri e sulla lettura che si presta particolarmente ad essere collegata ad Autunno e Inverno, libri-mondo esemplari attraverso i quali crescere, libri dove il mondo è esperienza di lettura in senso ampio: lettura dell'ambiente e della società; di come siamo fatti; di come ci comportiamo; di che faccia abbiamo a seconda dei nostri stati d'animo; di come si fa a vivere insieme; di quante cose succedono ogni minuto e non ce ne accorgiamo.