Ciao, prima uscita di questo settembre, è il nuovo libro per piccolissimi progettato, scritto e illustrato da Antonella Abbatiello. Insieme a Facce, uscito nel 2013, e a Nel giardino, del 2017, va a formare una trilogia che potremmo definire una enciclopedia minima dei fondamentali: forme del mondo che attraverso parole e immagini prendono vita nel racconto. Un avvio al libro, alla letteratura come esperienza delle cose e del pensiero attraverso i segni, incontro fra dimensioni diverse.
Se Facce introduce alla varietà del volto umano e delle emozioni che lo rendono vivo, se Nel giardino illustra la ricchezza delle forme naturali e dei fenomeni che le interessano, Ciao è, come suggerisce il testo in quarta di copertina, la piccola storia di un incontro.
A incontrarsi sono figure, creature e fenomeni ogni volta diversi. Secondo la grande lezione di Lionni, di cui Antonella è stata assistente, allieva, amica, per definirli sono sufficienti forme ridotte ai minimi termini: ritagli colorati che parlano la lingua di una geometria gentile capace di suggerire con poche linee e colori l’emozione che scaturisce da ogni incontro: sorpresa, timore, sconcerto, curiosità, limpida gioia, tenerezza, confusione, divertimento, allarme, inquietudine, attrazione, amore…
La misura dei testi è la medesima delle immagini: a ogni doppia pagina basta una parola, al massimo due, in qualche caso tre e, in casi del tutto eccezionali, quattro, per descrivere la relazione che le forme instaurano fra loro. Se le emozioni suscitate dall’incontro sono raccontate con precisione dalle illustrazioni, le parole illuminano, con altrettanta essenzialità, le tante combinazioni in cui avviene una relazione. Le forme possono indicare un nesso spaziale – Vicini; Sottosopra; In fondo; Dietro. Oppure il manifestarsi improvviso a un osservatore di un fenomeno o di un vivente – Nuvola; Onda; Pianta; Pesce. Ma anche la modalità o qualità di un legame – Insieme; Gioco; Buono.
Insomma, Ciao è la storia di un incontro che, pagina dopo pagina, attraverso avventure, allontanamenti, differenze, scoperte, giochi e momenti bui, si trasforma in vera amicizia. Forme astratte diventano personaggi, cose, fiori, piante, mezzi di trasporto per costruire una vicenda sorprendente. Una storia a maglie larghe che lascia ai lettori e alle lettrici un grande spazio di collaborazione nella costruzione narrativa, secondo la più classica lezione del lector in fabula.
Queste pagine delicate, nella loro perfetta semplicità, sono un espresso omaggio a Piccolo blu e piccolo giallo e alla sua profonda saggezza narrativa.