Come veri grafici

[di Chiara Armellini]

«Ma c'è il dinosauro, in questo libro? Eil drago sputafuoco?»
«Ottima idea, non ci avevopensato… ma potresti farne uno tu», suggerisco a E., piccolopartecipante del mio primo laboratorio per bambini da Ti faccio a pezzetti,tenuto a Bologna durante i giorni della Fiera del Libro 2012.
In questi laboratori incontro tanti bambini come E., ovverobambini che con le loro idee, intuizioni e il loro sguardo nuovosulle cose, il loro pensiero privo di pregiudizi, mi illuminanoogni volta. Prima di tutto perché sono pratici, logici, sicuri,sanno quello che vogliono realizzare una volta capito il lavoroda affrontare; ma nello stesso tempo, sono espressivi e liberida preconcetti visivi o da stili.



Immagini dal mioprimo laboratorio su Ti faccio a pezzetti, Bologna2012.

Curiosoè anche notare come i bambini sappiano sperimentare e progettarecon grande professionalità come dei veri grafici: fanno domandee risolvono problemi che incontrano volta per volta, si interroganosu come uscirà la stampa o su come si può tagliare un buco dentro unaltro buco eccetera.
E tutte le volte che lavoro con loro sonostimolatissima, perché con i bambini mi ricarico sempre, le loro ideesono originali, i risultati sorprendenti.



Immagini dalmio primo laboratorio su Ti faccio a pezzetti,Bologna 2012.


Esattamente come questi bambini, anch'io due anni fa mi sonocimentata per la prima volta con le stampe, con lo stesso entusiasmoe lo stesso stupore, forse anche con gli stessi interrogativi. Horealizzato dei timbri con pezzi di gomma intagliati, inchiostratie stampati a mano.
Da diverse prove e da alcunesovrapposizioni casuali sono emersi i primi tentativi di"pezzi animaleschi" timbrati:



Da qui è venuta poil'idea di rappresentare cinque animali e di inviarli alla selezione per laMostra degli illustratori 2010, della Bologna Children's Book Fair. Ilprogetto però doveva avere anche un filo conduttore, così ho deciso dipormi un vincolo, un'idea base da seguire, e ho pensato di rappresentarele vocali dell'alfabeto con gli animali. Ecco qui le A E I O U o megliobAboon, zEbra, lIon, Owl e tUrtle:


E così, questicinque primi fortunati esperimenti sono stati selezionati alla Fiera delLibro 2010, dove sono stati esposti, e, in bella vista da tutti, hannofatto il loro dovere, ovvero attirare l'attenzione di alcuni editori,oltre a prendersi dei complimenti e a farsi anche un viaggio nei musei delGiappone!


Museo d’Arte Itabashi, Tokyo,Giappone.



Grazie alla visibilità datadalla Fiera del libro, i Topipittori mi hanno contattato, ci siamoconosciuti, abbiamo parlato delle tavole, della tecnica, del come edel perché... ma soprattutto del progetto da realizzare per un libroillustrato. L'abecedario da cui ero partita si è trasformato in questolibro-gioco intitolato Ti faccio a pezzetti. Daltitolo accattivante si deduce subito che qualcosa verrà scomposto,distrutto o creato. Aprendo il libro, il meccanismo del gioco, a ognigiro di pagina, è semplice e immediato: un testo-indovinello in rima,e una immagine-indovinello fatta di pezzi sparpagliati e caotici,sono i primi indizi per scoprire di che animale si sta parlando (oche animale si sta guardando). Girando pagina, ecco la soluzione,e il disegno, che prima era un caos di forme, diventa un'immagineleggibile, composta, unitaria e ordinata.

La grafica del libro è stato felicemente studiata da Marina del Cinque, che ha arricchitole pagine dei testi con font e scelte cromatiche appropriatial contenuto.

Un aspetto belloe interessante del libro è che il concetto che ne è alla base, lascomposizione e ricomposizione, e la tecnica con cui sono realizzatele immagini danno luogo a un processo potenzialmente infinito, dicontinua trasformazione: perché una volta costruito un pezzetto,si possono inventare e timbrare animali nuovi, mai visti o estinti,come il dinosauro o, appunto, il drago sputafuoco.


Il dragosputafuoco