Corri sempre più veloce!

[di ValentinaColombo]
 
Correremi piace, ma non è sempre stato così.
Ho iniziato nel 2008,come no, perché avevo "problemi di cuore" (è la banale verità). Daun giorno all'altro ho inforcato le scarpe e, per sfuggire a tuttoil mio malumore, ho cominciato a macinare chilometri, prima suun tappeto in palestra, poi sull'asfalto o dove capitava.

Correrea perdifiato è una delle cose più liberatorie che conosca. Lesensazioni variano a seconda dei momenti. Corro verso qualcosao qualcuno, o corro lontano da qualcosa o da qualcuno. Avolte corro verso di me, altre mi allontano da me.

Quando corroall'aperto, immancabilmente accade che incrocio uno o più bambini intentia giocare. Immancabilmente uno o più di loro mi guarda, o come se fossimatta, o con un musino furbetto. Glielo leggo in faccia quando deveaccadere.

Ilcampione mondiale Usain Bolt viene "battuto" da unbambino


Si alzano, scattano come molle, e cominciano a correre ancheloro. Corrono finché possono, finché i genitori non li richiamano,finché sono stanchi, finché cadono. Ma corrono veloci, pestando ipiedi come paperotti, i più piccoli, strusciandoli, quando sono un po'grandini, penzolando un po' con la testona a destra e a sinistra.

E immancabilmente,ridono. Ridono con una risata contagiosa, con la risata del giocoistintivo e fine a se stesso, ridono correndo senza meta e senza perché,solo per il vento in faccia, o per l'emozione di andareveloce, o per correre tutti insieme.


Haery Lee,La corsa (traduzione della redazione), BorimPress, 2009


Quella risata è una delle cose più belle che ci siano. Libera, eliberatoria. Primitiva e piena di vita. Ecco, questo libro di Haery Leeparla di questo. Un semplice inno alla vita e al gioco. Senza fronzoli,parole o retorica. Si corre, veloci, fino a perdere il fiato, cadere,quasi rotolando, perdendosi e ritrovandosi.

Bastache qualcuno dia il via. E la noia sparisce. E arriva il turbine. Evia, tutti a correre velocissimi.

Avolte, al parco, basta che inizino a correre in due, ed ecco checinque, sei, sette bimbi si aggregano. E amicizia è fatta. Comeaccade al tirannosauro qui.



Eccoli gridare, ridere, muovere le braccia inaria e intorno come a volare, andare velocissimi o urlare-Aspettatemi!-.

Chi per caso viene sfiorato dal gruppo in corsaha la sensazione di una folata di vento. 


Fermi tutti! Si inciampa, si cade, ci siferma, uno sopra l'altro, si rotola per terra, si rallenta. Nonimporta come. Ma alla fine, ecco tutti all'arrivo a riprenderefiato. La noia è spezzata, il vento si è fermato, il turbinenon gira più. Lo rifacciamo?