[di ValentinaColombo]
Lo scorso week end sono stata presada una frenesia maniaco-ossessiva. Me ne andavo in giro vorticosamenteper casa sistemando tutto. Vi risparmio i dettagli, ma un paio digiorni sono stati sufficienti. Ho fatto ordine e pulizia anche neimiei telefoni, computer e macchine fotografiche. Oltre ad aver trovatoresiduati bellici, cose risalenti all’anno domini 1992 e cose chenon ricordo nemmeno di aver fatto, ho anche messo in ordine tutte lefoto della Corea. E mi è sembrato un peccato non condividere convoi alcune chicche. Per la verità, di molte non ho informazioni:sia perché le persone allo stand non parlavano inglese, sia perché idepliant che mi hanno passato sono tutti in coreano (e anche le pagineweb). Quello che so, lo condivido con voi.
Questo bellissimostand mi aveva colpito soprattutto per le tazze e i bloc notes. Disegnominimal, colorato, ma non appariscente. C’era però qualcosa che nonmi tornava, soprattutto nei bigliettini, che, ho scoperto, erano anchein inglese. Si trattava infatti di uno stand dedicato a Gesù. Tazzecon frasi dal Vangelo, biglietti con benedizioni di vario tipo e,per ricordarci ogni mattina dell’amore verso il prossimo, persino isottotazza con preghiera incorporata.
Interessantisismi glistands delle varie scuola di grafica e illustrazione di Seoul, e quelli diartisti che hanno deciso di esporre collettivamente. Il lavoro dei ragazziva dalla cartotecnica alla progettazione, e i risultati sono a voltesoprendenti. Il mio preferito: un libro a fisarmonica che racconta lastoria di un seme (ultima immagine qui sotto). Meraviglioso, introvabile,non acquistabile. Uffa!
Jenny Book Style: http://www.jbookstyle.com/,altre foto su http://blog.naver.com/youwrapping |
http://portfolio.colum.edu/heyjinoh/work/476/2485 |
http://www.bookartkorea.org/ |
Infine, ultima curiosità: da lontano, sembrava la Odriozola;da vicino, continuava a sembrare la Odriozola; ma non era laOdriozola. Era, invece, una ragazza coreana, recentemente diventatamamma, che ha una peculiare passione: copiare le illustrazioni diElena Odriozola. Mi sono fermata a fare quattro chiacchiere con lei:con sguardo sognante mi ha raccontato di quanto la Odriozola sia lasua musa e la sua ispirazione. «Voglio disegnare come lei!» mi hadetto, con i pugnetti chiusi come una bimba. Diciamo che riesce aimitarla abbastanza bene, e che il libro con il filo rosso che vedetequi sotto fa la sua scena. Peccato, perché i progetti fatti senzaintento di emulazione sono molto carini.
http://www.cyworld.com/minsuyeon_book |