I bambini

Nel 2009 è uscito, per Einaudi,L'ubicazione del bene, una raccolta di raccontidi Giorgio Falco, autore di un altro splendido volume di raccontiPausa caffè, edito da Sironi nel 2004. Ambientatia Cortesforza, immaginaria località a solo venti chilometri da Milano,mutuata sul paesaggio umano e residenziale di tanti sobborghi esistentinel cosiddetto Parco Agricolo Sud Milano (paradiso artificiale, fruttodelle speculazioni edilizie dei Ligresti e di Berlusconi l'altro), questiracconti mettono in scena i luoghi e gli oggetti della vita quotidianae i modi in cui le persone entrano, o cercano di entrare, in relazionecon essi. Sono racconti illuminanti, che descrivono minuziosamente unaipotetica realtà del nord Italia di oggi, fatta di condomini, villetteunifamiliari, parcheggi, centri commerciali, strade, centri storici,negozi, cascine ristrutturate, campi, tangenziali, capannoni, cantieri,ospedali, zone industriali. In questi ambienti vivono anche bambini eanimali. L'autore li include nei suoi racconti, dandone descrizionimagistrali. Terrorizzanti.
Il brano che pubblichiamo, ètratto da L'ubicazione del bene, il racconto che dàil titolo alla raccolta. Ringraziamo Giorgio Falco per averne consentitola pubblicazione.

Augustin Rouat, L'enfant au citron,1945

Ibambini cantano l'inno nazionale, indossano maglie azzurre e tricolorisui piccoli petti, urlano, ridono, vogliono srotolare per gioco lapellicola trasparente che ricopre la carne nei freezer. Hanno soloquattro anni ma già sono finiti i tempi in cui i genitori un po'più giovani li sistemavano come fagotti nei seggiolini dei sediliposteriori e li accompagnavano dai nonni, prima del lavoro. Cosa hannofatto stanotte? Hanno dormito? Non hanno dormito? Hanno mangiato? Nonhanno mangiato? I bambini appena possono imitano le nonne e dicono aigenitori, buon lavoro! I genitori salutano e vanno, i bambini piangonotra le braccia delle nonne, le nonne distraggono i nipotini, dicono diguardare gli uccellini, i gattini, belli, dicono le nonne, gli uccellinie i gattini non bastano, le nonne usano i biscottini. Alle dieci, lenonne e i nipotini escono, fanno il giro dell'isolato, comprano il pane,si fermano mezzora al parco comunale. Le nonne spingono l'altalena econtrollano l'orologio del campanile, alle undici, sfidano i capricci deinipotini e tornano a casa, preparano il pranzo per i nonni, pensionatiche lavorano otto ore al giorno. I nonni, le nonne, i nipotini guardanoun telegiornale. All'una meno un quarto i nonni, prima di tornareal lavoro, chiedono un bacio ai nipotini. I nipotini non vogliono,i nonni insistono, i nipotini baciano. All'una e un quarto i nipotinidormono. Le nonne lavano le cucine, l'acqua scende silenziosa per nondisturbare il fragile equilibrio del sonno dei nipotini. Alle tre e mezza i nipotini si svegliano, chiamano con la voceimpastata pomeridiana. Ancora un paio d'ore e le madri tornano dallavoro.

Pablo Picasso, Claude in costume polacco,1948

Neigiorni di festa i bambini più piccoli, costretti nei seggioloni,rifiutano i bavaglini, muovono le braccia come croupier alienati scontentiper le mance. Le madri urlano frasi ricattatorie, i bambini piangono, gliadulti tentano una mediazione imbarazzata e discreta.
I bambini non vogliono mangiare le verdure cotte e ipesci.
Le verdure cotte rilascianoacqua che cola mista olio verso i bordi sbeccati dei piatti. I pescidei bambini sono ripuliti, perfetti, senza lische, solo polpa, magli occhi morti degli altri pesci fissano i bambini dai piatti deigrandi.

Henri Rousseau, L'Enfant à la poupée,1904-1905


Le nonne propongono un'alternativa ai pesci. I figlilasciano fare. Le nuore non gradiscono l'interferenza, trattengonol'irritazione appallottolando la mollica di pane. Le nonne propongonoai nipoti la ciccia. La ciccia è la bistecca. I nipoti preferisconola ciccia impanata, ma adesso mangiano la ciccia al sangue, masticanolentamente, custodiscono la carne nell'ombra della bocca, la carne gonfiale guance, prima di finire sputata nel tovagliolo di carta o sotto iltavolo. Le madri esasperate sollevano i bambini dai seggioloni. Dopo ilcaffè, le madri aprono i vassoi dei pasticcini, i bambini abbandonanoi divani, corrono goffi con le mani protese verso l'alto, si attaccanoalle tovaglie, quasi sparecchiano, accecati dal dolce.


Le immagini che abbiamoscelto sono tratte da Les Enfants Modéles, de Claude Renoirà Pierre Arditi, catalogo della interessantissima, omonimamostra tenutasi al Musée de l'Orangerie a Parigi, dal 24 novembre2009 all'8 marzo 2010. Chi fosse interessato può acquistarlo qui.