Il 3 aprile è stato annunciato il vincitore del Premio Internazionale d'Illustrazione Bologna Children's Book Fair– Fundación SM, assegnato a uno degli illustratori under 35 selezionati per la Mostra Illustratori della fiera del libro per ragazzi (quest’anno 2901 candidati provenienti da 62 Paesi del mondo, per un totale di 14.505 tavole visionate da una giuria internazionale, composta da Beatrice Alemagna, Gabriel Brandariz (direttore del dipartimento di Letteratura per Ragazzi di SM España e responsabile delle équipe di Edición y Diseño) e Klaas Verplancke. Come ormai sapete tutti è stata Sarah Mazzetti a ricevere il premio che, come recita il comunicato stampa, "nasce con l’obiettivo di incoraggiare e sostenere nuovi talenti da far emergere e portare alla conoscenza del pubblico professionale" e consiste in 15mila dollari atti a "garantirgli la tranquillità necessaria a creare, nell’arco di un anno, un albo illustrato che verrà poi pubblicato e lanciato sul mercato mondiale dalla casa editrice spagnola SM e presentato nell'edizione successiva della Fiera, dove verrà anche allestita una mostra personale con le tavole realizzate". Siamo molto contenti di questo riconoscimento che Sarah ha ottenuto con le tavole dello strepitoso fumetto I gioielli di Elsa, edito da Canicola nel 2017. Sarah sta illustrando per noi il libro illustrato Le vite di Ada, con testo di Gaia Formenti e Marco Piccareda, già annunciato sul nostro cataloghino 2019. Per festeggiarla pubblichiamo lo stralcio di un articolo di Giovanna Zoboli, Preferisco quando l'eroe è una ragazza, apparso su Doppiozero nel 2017 e dedicato al fumetto femminile italiano, in cui si parla proprio di Sarah e della sua Elsa che gli ha guadagnato il premio. Complimenti a lei e a Canicola (che scommette sulle autrici di fumetto).
[di Giovanna Zoboli]
Sarah Mazzetti, in I gioielli di Elsa, elabora un linguaggio coltissimo e personale e lo mette al servizio di un fumetto per piccoli la cui protagonista è una bambina. Leggendo la sua avventura vengono in mente Buzzati ed Elsa Morante (e chissà se il nome della candida, tenerissima e impavida protagonista deriva da questo splendido fantasma): la Morante tredicenne di Caterì dalla trecciolina, il Buzzati scrittore dell’Invasione degli orsi in Sicilia, e il Buzzati pittore di alcuni Miracoli di Val Morel e di certe Storie dipinte, come l’ex voto Serata Asolana, e i quadri Ragazza che precipita, All’insegna della gastronomia e Le mille e una notte. Due riferimenti fondamentali per quell’attitudine geniale a portare, attraverso una ricercata ed esatta imperfezione di stile, direttamente ai regni dell’infanzia. Elsa non mangia i canditi del panettone, li trasforma in inauditi gioielli che scatenano negli adulti intorno a lei fanatismi di esaltazione e invidia. Dalle stelle del successo piomberà nel volgere breve di un attimo alle stalle della catastrofe: in una notte i gioielli di Elsa, venduti in tutto il mondo, scompaiono senza lasciare traccia. Elsa dovrà allora scoprire l’arcano e per farlo scenderà, come capita sempre agli eroi, nel mondo infero, dove patteggerà con una tribù di formiche giganti: dal successo effimero e di patinata idiozia decretato da uno stilista da manuale, ai meandri della Terra in cui si cade a precipizio verso il reame dell’Es e dei misteri infantili. Sarah Mazzetti non sbaglia un colpo e supportata da un occhio precisissimo nel far quadrare caos della vita e ordine della pagina, conduce il lettore in una storia surreale, un po’ balenga come lo sono certe incongruenze dei racconti infantili, supportata da un esuberante estro fantastico e da un’ironia sopraffina. Mazzetti è brava a disegnare, ma in pari grado a scrivere.