[a cura di Giulia Mirandola]
Ad Ariccia non ero mai stata fino a qualche mese fa. La porchetta di Ariccia sembra dobbiamo conoscerla tutti. Io no, non la conoscevo. Sapevo invece dell’esistenza di una biblioteca molto attiva, che infatti ha nome “Biblioteca attiva” e di un centro culturale che sogna grande, chiamato Start. Si tratta di un’associazione nata nel 2004, che fa della teoria e della pratica del libro tattile uno dei fulcri della propria attività educativa per l’arte contemporanea e per la lettura accessibile. Ho posto a Giuliana Riunno, che la presiede ed è tra le fondatrici di Start Edizioni, alcune domande. Quando le ho chiesto perché il nome “Start” ha risposto “boh”. Poi però ho letto che è grata di lavorare in un ambito in cui ogni giorno c’è qualcosa in cui sentirsi una principiante e allora mi sono risposta.
Start edizioni, nel 2025, ha vinto il Bologna Ragazzi Award nella sezione “New Horizons special jury prize” con il libro tattile illustrato Dalla Finestra di Laura Cattabianchi e Patrizio Anastasi, in mezzo a 3858 libri partecipanti provenienti da 68 paesi del mondo.

Cos’è un libro tattile illustrato?
Un libro tattile illustrato fa parte della letteratura, è un oggetto di cultura che ha l’obbiettivo di aprire mondi ed è l’esito materiale di un progetto concepito a partire dalle esigenze del tatto. Non si tratta, per noi, della traduzione tattile di una rappresentazione visiva, ma di una ricerca letteraria ed estetica basata sulla tattilità e la sensualità. I libri tattili chiedono alle mani e al corpo di leggere. Leggendo a questo modo accade di instaurare una relazione speciale con il movimento, con la percezione dello spazio, con i corpi: il proprio, quello degli altri, quello del libro.

Come è nato Dalla Finestra di Laura Cattabianchi e Patrizio Anastasi?
Dalla Finestra è nato da anni di confronti con Laura Cattabianchi, Patrizio Anastasi e Andrea Delluomo in uno scambio di competenze e necessità, tecniche e creative, che hanno modulato e rimodulato il lavoro di ciascuno. E dall’esigenza di verificare se fosse possibile fare un libro tattile illustrato pienamente riconosciuto da tutta la filiera editoriale. In questi anni è sempre arrivato chiaro e forte il messaggio dell’impossibilità di una diffusione al di fuori di un sistema assistenziale. Le cause sono diverse: gli alti costi di realizzazione, le difficoltà di produzione, la sfida sui numeri e l’artigianalità che i libri tattili impongono. Sono proprio questi fattori di complessità a entusiasmarci e a mostrarci con evidenza che abbiamo di fronte una sfida tecnica ed etica al tempo stesso. Esiste la possibilità di fare dei libri che, per la loro natura intrinseca, hanno bisogno di una dimensione umana, di competenze imprescindibili, di persone insostituibili. Come si fa a non innamorarsi? In un mondo editoriale che produce troppo, in cui si butta tantissimo, ci siamo chiesti che posto dare al libro tattile illustrato, a fronte di un vuoto nella produzione e del bisogno crescente di colmarlo.

Dalla Finestra vince il Braw 2025 nella sezione “nuovi orizzonti”. Quali sono oggi i “nuovi orizzonti” di Start edizioni e quali erano prima di questo riconoscimento internazionale?
Questo premio è un grandissimo incentivo a continuare la strada intrapresa, a tessere rapporti e legami, a capire a fondo se e dove c’è la possibilità di sviluppare piccole filiere interconnesse, che diano risposte a un bisogno collettivo. Abbiamo sempre sentito l’esigenza di mettere in comunicazione due mondi: quello della disabilità visiva e quello del libro illustrato. All’orizzonte vediamo la possibilità di aprire maggiormente i confini settoriali, per avere a disposizione libri tattili più belli, diffusi, condivisi, soprattutto reperibili. Gli scaffali specifici dedicati a inclusione e disabilità, spesso, siamo sinceri, fanno tristezza. L’idea che un libro con il braille possa stare in una libreria qualsiasi ed essere ritenuto interessante per un lettore qualsiasi è il faro che ci guida e il premio sembra dirci “il mondo del libro è pronto!”. Nell’immediato, l’orizzonte è arrivare vivi a Bologna, riuscire a produrre tutti gli esemplari richiesti nei tempi, trovare il ritmo in questo improvviso cambio di velocità e di scala, per poi divertirci e goderci la festa!
Dalla Finestra è l’esito di un processo creativo che ha attraversato anche momenti propedeutici, quali una residenza d’artista. È un’eccezione oppure è un metodo di lavoro che caratterizza il modus operandi di Start edizioni?
Tutti i nostri libri prendono forma da residenze d’artista o da esperienze di progettazione condivisa, in cui diversi linguaggi hanno lo stesso peso progettuale e si indirizzano a vicenda. Il dialogo, lo stare insieme, il laboratorio, il lavoro collettivo sono la base. Così è stato con Un posto obliquo, nato da una residenza con la scrittrice Federica Iacobelli e l’illustratrice Gioia Marchegiani nel parco Chigi di Ariccia. ABC. I primi passi per la realizzazione di un libro tattile illustrato è emerso anch’esso da una serie di residenze con Roberta Bridda. Lo stesso vale per la nostra prossima uscita: si intitola È un corpo la terra?, è un libro fotografico scaturito da un’opera d’arte pubblica realizzata ad Ariccia e dal dialogo tra un’artista, un grafico, due curatrici e due bambini.
In Dalla Finestra la residenza, realizzata all’interno del progetto COAABITAT - Comunità attive attraverso la biblioeditoria tattile con la Biblioteca G. Coletti di Zagarolo, è stata l’occasione per definire molti aspetti di un libro già nato prima, ma che nel confronto con una comunità ampia, ha continuato a evolversi e trasformarsi per trovare la sua forma definitiva. Durante questo processo abbiamo condiviso 7 giorni con i ragazzi e le ragazze dell’ASP Sant’Alessio, con bambine e bambini delle scuole, con il centro diurno di Zagarolo, con il centro anziani, con la scuola di musica, sperimentando tutti insieme l’idea della finestra. Poi siamo andati in giro a parlare con le persone dalle finestre di Zagarolo, per farci raccontare le loro storie. Siamo stati adottati da fruttivendoli, negozi di alimentari, bar e mercerie. Ci siamo concessi per davvero il tempo di sperimentare e di stare corpo a corpo con un territorio attraverso un libro. Ci sono state aperture e chiusure, entusiasmi e imbarazzi, partecipazione e difficoltà. “Sguardi parziali, mondi totali” senza i quali il libro non sarebbe come è.
Le parole del biologo ed ecologista Jakob Johann von Uexküll ci hanno guidati: «Ogni casa ha diverse finestre che danno su un giardino [...] Una della luce, una del suono, una dell’olfatto, una del gusto, e un gran numero di finestre tattili. A seconda di come le finestre sono costruite, il giardino visto dalla casa cambia aspetto. In nessun modo appare come una porzione di un mondo più grande. È invece l’unico mondo che protegge la casa: il suo Umwelt [ambiente]».
Corpo e libro, in Dalla Finestra: come veniamo invitati a usarli?
Dalla Finestra è un racconto sui limiti, sui confini, sulla loro permeabilità e su cosa rappresentano per ciascuno. È progettato in maniera molto semplice, con una grande attenzione allo spazio e alle mani che lo esplorano. La copertina racchiude in tre ante il concetto di base del libro. La finestra è un punto di passaggio, conduce a ciò che vogliamo, ma anche all’imprevisto, sta nel mezzo, è un’apertura. Si parte da una finestra elementare: un buco da cercare con le dita. La finestra poi cambia leggermente e diventa un rilievo. A quel punto le mani si intrufolano, aprono, chiudono, fanno girare una finestra immaginaria e si spostano. Le finestre sono in alto, in basso, più grandi, più piccole e lo spazio della pagina nella sua globalità fa parte dello spazio di lettura e di azione.
Sono sempre le mani a generare, in alcune parti del libro, dei suoni. Dall’olio sfrigolante della finestra quadrata del ristorante, si passa a suoni più intimi, forse subito chiari, forse chiari dopo un po’, nello stupore.
Unito al libro c’è un Kit. Quale funzione ha? Come si usa?
Il testo di Dalla Finestra finisce con un invito a raccontare le proprie storie. Per questo, offriamo uno strumento in più con il quale mettere facilmente in pratica questa possibilità narrativa. Nel Kit ci sono un biglietto a fisarmonica e delle carte, con diverse palette di colori e textures. Servono per iniziare a creare le proprie finestre e per dare luogo a una ricerca più ampia di materiali da esplorare e raccogliere intorno a sé. In ogni pezzetto di carta che possiamo trovare nei luoghi più impensati esistono infinite storie.
La notizia del premio arriva in un momento che vi vede fortemente impegnati anche sul piano della formazione. Cosa imparare e con quali strumenti per conoscere maggiormente questa letteratura e leggerla?
I libri tattili illustrati sono nati all’interno del mondo della disabilità visiva. Il lavoro fatto in tanti anni è straordinario e coinvolge moltissime persone: istituzioni, autori, ricercatori. Questo mondo, coordinato in Italia dalla Federazione Nazionale delle Istituzioni Pro Ciechi con il suo settore Libri Tattili, ci ha regalato un nuovo sguardo sul nostro lavoro, sul mondo del libro e delle immagini in generale. Noi stessi, nella nostra ricerca editoriale, non possiamo prescindere dal rapporto costante con le professionalità che vi operano e con le persone cieche e ipovedenti. È molto complesso destrutturare un pensiero che trova risposte rapide e immediate attraverso il senso della vista. Per questo la formazione e il confronto sono secondo noi indispensabili. Siamo sempre stati convinti della validità dello studio pratico unito a quello teorico. Leggere e scrivere vanno insieme, nessuno impara a leggere la musica senza al tempo stesso mettere le mani su uno strumento musicale. Non a caso ABC. I primi passi per la realizzazione di un libro tattile illustrato di Roberta Bridda, il nostro primo libro, è un manuale che vuole fornire indicazioni pratiche per cimentarsi in prima persona nella realizzazione di un libro tattile illustrato e sperimentarsi in modo operativo con le dinamiche progettuali e di lettura di questa letteratura.
Dalla Finestra è un libro che sprigiona fiducia e tempo per giocare. Fiducia in chi, in cosa? Tempo per quali giochi?
La fiducia è un tema centrale di questo libro e della ricerca che lo ha generato. Ha a che fare con la pelle. Fiducia nelle qualità percettive proprie e altrui, nel rapporto di cura e di reciprocità, bisogni primari di tutti. Nel fatto che possiamo cambiare: crescere, imparare, ripensarci sempre, perché il tempo delle scoperte attraversa tutto l’arco della vita. In queste pagine affermiamo il desiderio di riconquistare un rapporto sensibile con il corpo, che sa, fa, agisce e impara, perché cresca collettivamente una maggiore fiducia in tutti i tipi di corpo. Fiducia anche nei libri, nel loro straordinario potere di metterci nei panni, nella pelle, degli altri.
Il tempo dei giochi è quello che ci siamo concessi. Nonostante i ritmi di lavoro intensi e moltissime sfide, nel fare questo libro ci siamo divertiti un sacco. Speriamo davvero che Dalla Finestra sia un gioco per le mani, una scoperta per i sensi, un ponte per nuovi mondi, per chi lo incontrerà.
