La bellezza delle forme naturali

Una delle prime novità in catalogo per quest'autunno è Primavera estate autunno inverno di Francesco Pittau e Bernadette Gervais, novità che poi, a ben vedere è più un ritorno. Nel 2011, abbiamo deciso di acquisire i diritti di questo libro per accoglierlo nel nostro catalogo. Ebbe molta fortuna, ma per una serie di ragioni l'editore francese di origine non fece una ristampa, dunque il libro rimase fuori catalogo per diversi anni. Nel frattempo le persone continuavano a chiedersi, come noi, e a chiederci, quando lo avremmo ristampato. Finalmente l'attesa è finita, ed eccolo qui.

 

Primavera estate autunno inverno possiamo considerarlo, probabilmente, il primo libro di divulgazione sulla natura che abbiamo pubblicato. Diversi anni dopo ne sono venuti altri: i volumi della ormai stranota Piccoli Naturalisti Osservatori, ma anche la serie di cartonati di Cécile Roumiguière e Marion Duval per i più piccoli, dedicata ai quattro elementi, che quest'anno è fra i dieci libri che hanno vinto il Premio Bambini e Natura.

Le ragioni per cui riproponiamo oggi di libro di Pittau e Gervais sono quelle che ce lo fecero scegliere tredici anni fa (e che coincidono con i principi della nostra idea di divulgazione). Ve ne diciamo alcune.

Ci continuano a conquistare la bellezza, l'eleganza e la misura di questo libro: è un progetto di semplicità geniale. È un pop up, ma senza effetti speciali. Tutte le animazioni a cui ricorre sono finalizzate ad accendere la curiosità, sollecitando l'attenzione, senza ricorrere all'enfasi, ma anzi attraverso il linguaggio opposto contrario: la chiarezza.

È un libro che rispetta gli occhi e l'intelligenza dei bambini senza fare chiasso, proponendo in modo limpido, piano, la bellezza delle forme naturali che non hanno bisogno di altro che di essere osservate da vicino, per lasciare stupefatti.

Queste pagine raccontano con nitidezza cosa significa cambiare, crescere, svilupparsi, partendo da quello che si ha sotto gli occhi, e spesso non si vede, e invece è parte della vita: una parte da cui si può apprendere molto semplicemente guardando.

Qualche tempo fa ascoltammo una intervista in cui Toni Servillo, a proposito di recitazione, spiegava: «Lo stile è la posizione morale che un artista non separa mai dalla sua proposta estetica, dalla qualità del suo segno estetico, il che significa che, contemporaneamente alla sua scelta artistica, vi è sempre in maniera non demagogica, un modo di dire al pubblico cosa egli pensa dello stare al mondo, da tutti i punti di vista.»

Ecco, la bellezza misurata di questo libro esprime un punto divista sulle cose che condividiamo.