[La scorsa settimana abbiamo pubblicato La scelta di fare delle scelte/I,prima parte dell'intervista alle responsabili della Bibliotecadi Montebelluna. Oggi, vi proponiamo il seguito,specificamente dedicato ai bambini e ai ragazzi, ai libri e alleattività dedicati loro.]
Quali attività avetemesso in cantiere nel corso degli anni per affezionare e coinvolgere ilettori più piccoli, i ragazzi e i giovani?
Alla fine dell'anno scorso abbiamo fatto la classifica dei quindicilibri più prestati nella nostra biblioteca. Il risultato è statosorprendente: non solo i libri per ragazzi erano la maggioranza,ma occupavano anche i primi posti nella classifica. Riportoquesto dato perché i testi che sono entrati nella top ten,eccetto i soliti Harry Potter e Twilight,rientrano tutti in progetti che abbiamo dedicato a bambini eragazzi durante lo scorso anno.
Divertente è stato vedere untitolo come Diecigallinelle affiancarsi a best seller come Millesplendidi soli. D'altro canto, i libri perpiccolissimi sono al centro di molte attività, tra cui quelle legate aNati per Leggere e a Merenda di storie, letture ad altavoce a cura dei nostri preziosi volontari.
Quella dei piccolissimiè una fascia importante, a cui dedichiamo impegno edenergie da quando abbiamo aperto una sezione a loro dedicata,nel 1995.
Risalendo nella classifica troviamo Gisella Pipistrella,un albo di Tony Ross. Ci tengo a sottolineare il fatto che sia unalbo illustrato, perché questo tipo di libro ha decisamente untrattamento preferenziale nella nostra biblioteca, dove cerchiamodi proporre questo genere anche a ragazzi di medie e superiori,fino agli adulti. Certo con i piccoli e piccolissimi è piùfacile!
Vicino alla vetta troviamo La vita come viene,di Anne-Laure Bondoux, libro inserito nelle bibliografieXanadu, il concorso a cura dell'AssociazioneHamelin a cui collaboriamo sin dalla prima edizione;lavoriamo con Hamelin dal 1998 e questo ci ha dato un grossoaiuto nella costruzione della raccolta Giovani Adulti,una delle più utilizzate della biblioteca.
E,come vincitore assoluto (squillino le trombe!), abbiamo il libro A.S.S.A.S.S.I.N.A.T.I.O.N.di Guido Sgardoli. E di questo andiamo molto orgogliosi perché seè vero che abbiamo fatto un lavoro specifico di promozione sullibro e sul suo autore, che abbiamo avuto ospite in biblioteca,sono anche ben note le difficoltà che si incontrano nellavorare con la fascia delle scuole medie!
Aggiungo che questo libro è stato ancheinserito in Selected books , la selezione dinovità per l'estate che produciamo ogni anno in collaborazione con BAM(Biblioteche Area Montebellunese),una rete di14 piccole biblioteche che hanno fatto della promozionedella lettura il loro punto di forza. Annualmente vengono redatte due bibliografie, una dedicata alla scuolaprimaria e una alla scuola secondaria inferiore, distribuite e resedisponibili sul web a fine anno scolastico come proposte di letture estivee frutto di un lungo lavoro di selezione della produzione editoriale, cheimpegna i bibliotecari quasi tutto l'anno. A corredo ogni anno rinasceEstate in biblioteca, cartellone di laboratori espettacoli per l'infanzia delle biblioteche del territorio.
Aquesto si aggiungono iniziative varie ed eventi, ma, come detto prima,per noi è la quotidianità che crea buone pratiche e buoni lettori.
Cosa ritenete fondamentale, e irrinunciabile,nella vostra relazione con i lettori più giovani?
«Li avevano trattati come dei ragazzini. Certo, loroerano dei ragazzini. Ma questo era l'errore che molti adulticommettevano: i ragazzini non bisognava mica trattarli da ragazzini,o peggio ancora da stupidi, come molti adulti li consideravano.» (Roddy Doyle, Dentro laforesta, Guanda, 2008)
Quello di cui siamoconvinti, è che nel rapporto con i ragazzi l'aspetto fondamentale siail rispetto. I nostri utenti non sono “bambini” o “ragazzini”,ma persone con necessità forti e definite, che affrontano problematicheanche molto serie (crescere non è forse una cosa difficilissima?). Quindimai accondiscendenza, ma sempre dialogo diretto e alla pari. Moltospesso parlare con loro e ascoltarli, trovare il libro giusto, ma anchele parole giuste, è faticoso; a volte ci si trova davanti un muro, avolte si arriva allo scontro, altre volte c'è la necessità di mettersiin discussione. Ma poi parlare con i ragazzi, e parlare di libri, èla parte migliore del nostro lavoro!
Comescegliete i libri da proporre ai ragazzi? Di quali canali estrumenti vi servite?
Per la scelta deilibri da anni collaboriamo con la libreria di Vittorio VenetoIl Treno di Bogotà, che fa parte del Coordinamento delle librerie per ragazzie che mensilmente ci segnala le novità più interessanti. Ci sono poicriteri di selezione diversi rispetto al tipo di materiale e alle età diriferimento: liste Npl, riviste specializzatee blog (es. Biblioragazzi) perbambini e ragazzi, mentre per i giovani adulti ci affidiamo molto allebibliografie Xanadu. Irrinunciabili sono poi le incursioni in libreria,i suggerimenti degli utenti. In generale ci teniamo a puntare sullaqualità dei materiali che proponiamo, privilegiamo i piccolieditori e quelle collane che, secondo noi, si distinguono peraccuratezza di lavoro editoriale e meno legati a logiche puramentecommerciali. E poi abbiamo l'inesauribile pila di libri sul comodino,perché il modo migliore per selezionare un buon libro e proporloa un ragazzo è sempre averlo letto!
Quanto contano le scelte delbibliotecario nella qualità del servizio, nel gradimento del pubblicoe nella diffusione della lettura?
Sono le personeche fanno la differenza ed è il bibliotecario che fa la biblioteca. Noiabbiamo cercato di puntare sulla qualità, sia per quanto riguarda leraccolte, privilegiando coerenza e completezza piuttosto che l'acquistodi tutti gli ultimi best-seller, sia puntando sulla professionalitàdei collaboratori esterni, fino al rapporto con gli utenti, secondo unaprecisa scelta di biblioteca amichevole. È una scelta che riteniamopremiante nel lungo periodo, dato che che mira a consolidare neltempo il rapporto con l'utente e a sviluppare la biblioteca secondo unprogetto biblioteconomico solido. Ma è allo stesso tempo una sfidadifficile in questo momento in cui parlare di cultura e promozionedella stessa sembra quasi uno spreco, da un punto di vista economico,rinforzato anche da quello che è un diffuso sentire. Per dirla con unmotto: la scelta di fare delle scelte.
Come e quanto le amministrazioni,locali e non, sostengono la biblioteca e la sua funzione culturale esociale?
Il periodo è per tutti difficilissimo, glistanziamenti per la cultura e le biblioteche tendono a diminuire ovunque,con il rischio che il paziente lavoro di tanti anni - la conquista dinuovi utenti, la continuità della promozione della lettura - vadain parte perduto. Le amministrazioni più sensibili cercano almenodi tenere su questo fronte, in attesa di tempi migliori. Certo unaprospettiva praticabile e vantaggiosa è quella della cooperazione,un terreno su cui abbiamo fatto anche qui qualche passo in avanti,anche se siamo ancora lontani dall'avere consolidato questa prassi dalpunto di vista istituzionale, delle politiche regionali, del sostegnoformale e sostanziale alle reti.
Il vostro è un territoriosegnato da un diffuso e visibile benessere. Le imprese sono sensibilial vostro lavoro, lo riconoscono, lo supportano?
Le imprese sono in parte sensibili a forme di partnership conle istituzioni culturali pubbliche; lo sono in modo ancora troppooccasionale perché questo tipo di collaborazione sia incisiva nelflusso delle risorse di cui le biblioteche possono disporre. Maqui come altrove esistono già esperienze in tal senso, forme difidelizzazione degli utenti, di coinvolgimento di operatori economiciche operano nel territorio. Un esempio per quanto ci riguarda è la BCM Card, un progetto che nel corsodel 2011 ha coinvolto 22 aziende partner in azioni di promozioneculturale. È importante però sottolineare il fatto che anche inquesto caso aiuta la cooperazione, dando maggiore visibilità alleiniziative e ampiezza alla loro pubblicizzazione, così da risultarepiù appetibili per gli sponsor.