Natale con i Mook

Il Natale, quando lo si astrae dai suoi aspetti più inquietanti - il trionfo del superfluo più tossico in un'epoca di catastrofi climatiche -, quando lo si vive come occasione di festa vera, incontro, bellezza, calore e raccoglimento, è una ricorrenza meravigliosa. È bello che per Natale aprano, per esempio, tanti atelier di artisti che in questo modo possono essere visitati, per scoprire il lavoro e il modo in cui opera chi li abita, e anche per acquistare doni straordinari nati dal talento e dalla qualità di pensiero con cui artisti e artigiani danno anima alla materia. Per Natale, da alcuni anni, apre, a Roma, fra gli altri, lo studio dei Mook, compioni di ecodesign e riciclaggio artistico, al Pigneto, in via Marin Sanudo 35. La festa di apertura si è tenuta venerdì scorso, ma lo studio è visitabile fino al 22 dicembre, su prenotazione scrivendo qui. Vi consigliamo caldamente di farlo, se siete nei paraggi. Il perché lo spiega benissimo Luisa Mattia, qui di seguito.

[di Luisa Mattia]

Lo dico e lo ripeto: io amo i Mook ( Francesca Mook Crisafulli e Carlo Mook) per il loro modo naturale di vedere ciò che nessuno di noi riesce a immaginare e perché ne fanno arte immediata, irripetibile e originale.
Vedo i loro lavori e penso al modo di disegnare e costruire che hanno i bambini, perché sono opere belle, di una eleganza speciale, uniche, che rivelano un talento prodigiosamente “infantile”.

Ma guardando le loro opere so anche che la loro arte ha una storia, ed è carica di una sapienza che mescola la conoscenza e la riflessione di un adulto al gioco intelligente dei bambini.
Stasera, Carlo e Francesca hanno aperto il loro studio per gli amici e per chi avesse voglia di conoscere il loro lavoro.
Se non siete riusciti ad esserci, potete andare a trovarli fino al 22 dicembre. Bussate e vi sarà aperto.

Post scriptum felice: Francesca e Carlo hanno illustrato il mio testo Prima di me. Il loro lavoro ha dato al libro un corpo senza tradire la sostanza poetica e speculativa del testo. Grande incontro tra me e loro! E grazie a Giovanna Zoboli e Paolo Canton che ci hanno offerto questa splendida occasione.