Quattro Case per i Topi

...più il quarto Quarantotto!

[di Paolo Canton]

Nella sua bella livrea color verde Legnano, decorata con i fregi tipografici disegnati da Giovan Battista Bodoni e pubblicati postumi nel Manuale Tipografico del 1818, sbarca in questi giorni nelle Case di Topi il numero 3 di Quarantotto, la rivista Topipittori creata per loro (ma la potete chiedere in tutte le librerie, anche se non sono Case dei Topi, basta che il libraio la richieda al proprio agente ALI).

Volendo trovare un filo rosso che leghi i contributi ci viene in mente la parola “relazioni”: come abbiamo scritto nell’editoriale, «Siamo alberi, ma abbiamo senso solo in quanto bosco.»

I quattro numeri di Quarantotto finora usciti.

Così, apriamo il numero 3 di Quarantotto con Arianna Squilloni, editrice e scrittrice spagnola, che racconta un’esperienza associativa fra editori spagnoli (pensando ai tanti tentativi di fare qualcosa del genere in Italia e al loro rapido naufragio); proseguiamo con alcune riflessioni di Eleonora Bellini, che è stata per 42 anni direttrice della Biblioteca Achille Marazza di Borgomanero, sulla biblioteca come centro di relazioni: fra le persone, fra i libri, e fra le persone e i libri. Kitty Crowther, autrice e illustratrice vincitrice dell’Astrid Lindgren Memorial Award 2010, propone un pensiero sulla relazione fra il segno e l’ambiente in cui l’illustratore si muove; Massimiliano Tappari, fotografo e scrittore, si concentra sul contenuto poetico e filosofico delle parole dei bambini; Giulia Mirandola mette a fuoco l’interazione dei bambini con i libri in un gruppo di lettura di albi illustrati a Berlino; Matteo Maculotti, maestro e studioso di letteratura per ragazzi, indaga la relazione fra maestro e bambini, a scuola; Valentina Pellizzoni, libraia e scrittrice, si concentra sulla relazione fra ragazzi e ambiente, oggi così sentita.

Il nuovo numero di Quarantotto arriverà in tutte le Case dei Topi, quindi anche nelle quattro nuove entrate in quel grande condominio che abbiamo chiamato La Casa dei Topi. Sono, da sud a nord: la libreria Testolinee di Manduria (TA), specializzata per ragazzi; Marmo. Libreria d’arte contemporanea di Forlì, focalizzata in libri con immagini e in particolare fotografici; Mutty a Castiglione delle Stiviere (MN), libreria con un forte accento sull’immagine; Libreria degli Asinelli di Varese, una generalista con una forte vocazione per le edizioni indipendenti, artigianali e uniche.

La Libreria degli Asinelli di Varese.

Scegliere le librerie per la Casa dei Topi è sempre molto difficile. Idealmente ne vorremmo moltissime, ma le risorse ci costringono a selezionare sempre con estrema cura. Per esempio, con Mutty che ha ospitato spesso piccole mostre e presentazioni nel suo elegantissimo spazio sulle colline moreniche che abbracciamo a sud il Lago di Garda, abbiamo un rapporto di lunga data. Quella con Marmo, invece, è una conoscenza recentissima, ma che ci ha permesso di apprezzare il lavoro culturale preciso e intelligente di Elena Dolcini, che ha fondato la libreria appena prima della pandemia e in breve tempo si è ritagliata uno spazio importante nel territorio.

Marmo, libreria d'arte contemporanea, Forlì.

La Libreria degli Asinelli, che ha recentemente cambiato sede, è l’ultima libreria generalista indipendente rimasta a Varese e si confronta con una realtà difficile ed esigente, come Testolinee, fondata da Antonella Giuliano, libraia caparbia e competente, che ormai da qualche anno, in un territorio ricco di librerie specializzate per ragazzi, svoge un importante lavoro di promozione della lettura.

Mutty, a Castiglione delle Stiviere.

La Libreria Testolinee di Manduria.

Quello che ci sembra particolarmente signifciativo del nostro progetto, data anche la varietà delle librerie che vi vengono coinvolte, non è tanto uniformare stili e offerta, ma aiutare le singole realtà a valorizzare quanto più possibile le proprie caratteristiche e peculiarità, senza essere invadenti, ma cercando di accogliere le istanze di ciascuna.