[di Elisabetta Mitrovic]
La copertina di In riva al mare. Guida pratica per esploratori di litorali, di Elisabetta Mitrovic (Topipittori, 2022).
Sono nata e cresciuta in riva al mare. Vado in spiaggia tutto l'anno in cerca di cose, di luci, di attimi di vita selvatica. Osservo fin da piccola come la natura si conquisti i propri spazi, nonostante l'incombente presenza dell'uomo.
Ho studiato le scienze naturali, ma mi sono da subito appassionata alla educazione ambientale, ho sempre pensato che la conservazione della natura parta soprattutto dalla sensibilizzazione delle persone. Lavoro con i bambini da ormai venticinque anni, in ambito locale, ma anche europeo, occupandomi della progettazione, ma anche della realizzazione di laboratori, campi, passeggiate.
Disegno per capire meglio le cose, per soffermarmi e osservare nel dettaglio ciò che trovo. Vado in giro sempre con un taccuino nello zaino, dove prendo appunti scritti e disegnati delle mie osservazioni naturalistiche. Da qualche anno lo faccio anche con i bambini e gli adulti che porto in natura a osservare e a disegnare con me. Questo libro nasce proprio dopo tante chiacchiere con loro, tra osservazioni con il binocolo e le lenti di ingrandimento, tra ragionamenti seduti sulla battigia in cerca di forme, pattern e colori.
In realtà, questo libro è nato su una spiaggia lontana, ma alla quale sono molto affezionata. Mentre ero in vacanza in Puglia, ho postato sui miei canali social una mia tavola naturalistica.
Dopo poco mi scrive Giovanna, con la quale già tempo prima ci eravamo scambiate idee e disegni, proponendomi di cominciare a immaginare un PiNO (ovvero un volume della collana Piccoli Naturalisti Osservatori) sulla spiaggia. Oltre alla felicità e all’euforia di poter contribuire a questa bellissima collana, ho pensato subito che questo sarebbe stato un lavoro bello, ma difficile. Mettere un'intera spiaggia dentro un libro!
Allora ho cominciato a camminare in riva al mare, immaginando di avere sempre accanto a me uno dei tanti bambini che in questi anni ho accompagnato a esplorare la spiaggia.
Ho scritto e disegnato cercando di raccontare a lui la complessità, la varietà e la biodiversità dei litorali. Quanto l'equilibrio di questi habitat sia così fragile e importante da preservare. L'ho fatto guardando una cosa per volta, fotografando quel che vedevo e disegnando sulle fotografie i miei ragionamenti.
Da ragazza ho iniziato queste perlustrazioni proprio come attivista di grandi associazioni ambientaliste che si battevano per la salvaguardia dei litorali. Pulivamo a mano la spiaggia di Castel Porziano, contando e monitorando i nidi di fratino. Facevamo attività di sensibilizzazione dei bagnanti invitandoli a scendere dalle dune, elogiando i meravigliosi adattamenti delle specie alofile, ma prendendoci spesso anche qualche insulto da chi, ignaro, considerava quelle piante delle stupide erbacce anche un po’ spinose e fastidiose.
Anche oggi non è facile far capire quanto sia importante conservare questi habitat o che bisogna lasciare le foglie di posidonia e le alghe (che effettivamente puzzano un po’) sulla battigia perché le pulci di mare, decompositrici indefesse, facciano il loro lavoro.
Ogni estate i bellissimi litorali italiani - ma non solo, perché accade la stessa cosa in tutto il mediterraneo - vengono sottratti alla natura dall’attività edilizia. A questo proposito, l'Ispra ha da poco pubblicato uno studio che ci dice che «Ogni anno in Italia, negli ultimi 20 anni, sono stati persi 5 km di costa naturale, a causa della costruzione di nuove strutture artificiali. L'artificializzazione è ancora più rilevante nelle zone retrostanti le spiagge, nelle quali ogni anno dune costiere, terreno coltivato, vegetazione e formazioni naturali vengono sostituite da oltre 10 km di opere antropiche.»
È per questo che ho scritto In riva al mare. Mi è rimasta questa idea fissa di voler far innamorare tutti, grandi e piccini, della delicatezza del pancrazio, il profumato giglio di mare che cresce nella sabbia, dell’energia delle onde che modella gli egagropili, quelle strane polpette di fibre che si trovano sulle spiagge, della varietà di sfumature dell’acantocardia, quelle belle conchiglie che chiamiamo cuori, una diversa dall’altra per colori e dimensioni. Ma vorrei anche far conoscere la caparbietà con cui queste specie resistono, in un equilibrio precario, in un ambiente salato, assolato, ventoso e in estate pure pieno di esseri umani, che non fanno altro che calpestare, pulire (e adesso anche ballare) in numeri esagerati, insostenibili.
Dopo tutti questi anni di esperienza nel campo dell'educazione ambientale, ho sperimentato quanto sia importante far emozionare i bambini, per farli avvicinare alla conoscenza della natura, per incuriosirli e alimentare qla loro voglia di sapere, toccare, guardare. Mi piace condividere con loro materiali didattici che siano non solo scientificamente esatti, ma anche belli, utilizzando il disegno naturalistico non solo come linguaggio visivo per imparare, ma anche come strumento da praticare per memorizzare e appassionarsi, portarsi a casa un po’ di natura, ma lasciando lei lì dov'è.
Così, per fare questo libro, ho iniziato dal mio sguardo, dal mio modo di vedere le cose, che è quello comune a tanti nerd naturalisti che camminano, guardando continuamente per terra, per aria, lontano, da vicino.
Ho cercato di spiegare questo sguardo e di coinvolgere i lettori nelle mie esplorazioni e osservazioni dirette di ciò che trovo sulla spiaggia. L'ho fatto in parte con delle fotografie, per rendere ancora più immediato e riconoscibile quel che racconto anche con parole e disegni.
Questo libro non è un manuale. In esso troverete tante specie vegetali e animali fra le più comuni che si possono incontrare in spiaggia. Non ho potuto raccontare tutto quello che ci racconta una spiaggia riguardo la vita marina, ma per questo confido che grazie alla loro inesauribile curiosità i bambini possano continuare a esplorare da soli, scoprendo anche molte altre specie che in queste pagine non ci sono.
Il mio libro si propone di accompagnare i lettori a cercare e a guardare, a ragionare su ogni cosa: dal colore del mare al più piccolo granello di sabbia, dalle forme del alghe nel mare i segni lasciati dagli uccelli sulla battigia, dagli ossi di seppia alle ooteche dei molluschi che sembrano spugne. Ma desidera anche funzionare come una guida capace di spiegare il posto di ogni cosa nella grande e meravigliosa classificazione delle specie e di spingere il lettore ad approfondire, cercando autonomamente informazioni di dettaglio sul web o in manuali per l’identificazione delle specie.
Ogni pagina porta all’attenzione un tema molto ampio e fornisce uno spunto per cominciare a osservare, ma anche alcuni giochi da fare insieme. Ogni pagina suggerisce anche diverse idee per iniziare a scrivere e disegnare su un proprio taccuino, seguendomi nelle esplorazioni e invitando a farne di nuove sulla propria spiaggia.
Di spiagge naturali in Italia ne sono rimaste poche, ma il mio libro invita ad andare in spiaggia tutto l'anno, specie quando sdraio e ombrelloni sono nei magazzini e la natura riconquista i propri spazi. E, comunque, anche in estate il mare regala ogni giorno doni su cui ragionare, contare, guardare, misurare, disegnare. Basta aspettare una giornata di mare mosso!
Allora vi aspetto, in riva al mare!