Sitting on the dock of the bay

Da quattro anni, a San Francisco,all’inizio di ottobre si tiene una mostra mercato di libri perragazzi italiani: la Festadel libro. L’iniziativa è opera di Elisabetta Ponti,una grafica italiana che vive a San Rafael, animatrice di MarinItalians – un’associazione di italiani residenti nella MarinCounty – e di un attivo gruppo di genitori italiani. Agiorni, inaugurerà la quarta edizione della manifestazione. Abbiamocolto l’occasione per fare qualche domanda a Elisabetta.

Come ti è venuta l’idea di una mostramercato del libro per ragazzi italiani a San Francisco?
L’idea è partita proprio dopo aver conosciuto i vostri libri. Hosempre comprato e collezionato libri per bambini, prima ancora diavere figli. Poi, con la nascita di Luca, il primo dei tre, mi sonoscatenata. Durante una vacanza in Italia avevo scovato in libreria  Filastroccaacqua e sapone per bambini coi piedi sporchi,di Giovanna Zoboli e Maja Celija, eFilastrocca ventosa per bambini col fiato corto,sempre di Giovanna, ma con le illustrazioni di Simona Mulazzani. Lucae io li leggevamo tutte le sere prima di andare a nanna. Al punto cheli ho imparati a memoria
L’idea della Fiera, è nata daqui. Anche perché, come me, molti genitori del gruppo Marin Italians,con cui organizzavo incontri-gioco per bambini, si lamentavano delladifficoltà di reperire buoni libri per bambini in italiano. E se sivuole mantenere un contatto con la madrepatria, è importante che i figliimparino la lingua.
I banchidella prima edizione della Fiera del Libro,
alla libreria BookPassage

Comehai fatto a organizzare la prima fiera?
Conmolta incoscienza. Ho contattato una libreria locale, Book Passage, e, ottenutala loro collaborazione, ho semplicemente inviato messaggi di postaelettronica ad alcune case editrici italiane: quelle che pubblicavano ilibri che mi piacevano di più. Devo dire che le uniche ad avermi rispostotempestivamente e con entusiasmo sono state Zoolibri e voi. Confessoche è stato un po’ frustrante. Poi sono venuta in vacanza inItalia e, dopo il nostro primo incontro a Milano, anche grazie al vostroaiuto, ho incontrato Patrizia Monti di Carthusia e Francesca Archinto diBabalibri, trovando altro entusiasmo e desiderio di collaborazione.

Una lettura per bambinie genitori

Unapartenza in minore, dunque.
Infatti. Alla primaedizione della Festa del Libro, nel 2008, erano presenti solo quattrocase editrici. Ma nonostante l’esiguità dell’offerta, nel corsodi un solo week end riuscimmo a vendere 400 libri! Il successodella prima edizione mi ha rassicurato. E con i dati di venditasi sono aperte le porte anche delle case editrici inizialmente“tiepide” rispetto all’iniziativa. Oggi, collaboriamo conuna quindicina di case editrici e nell'ultima edizione abbiamoraddoppiato i volumi di vendita.



Questa tua iniziativaha avuto riscontri a livello istituzionale?
Fin dalla seconda edizione ho provato a contattarel'Istituto Italiano di Cultura, senza ottenere segnali diinteresse. Quest'anno, con l’inizio della collaborazione con il Museo Italo Americano,spero di portare in futuro la Festa a un altro livello: più culturalee meno commerciale. Quindi non solo vendita di libri e qualchelettura animata, ma anche eventi dedicati ai libri per bambini e allacultura italiana: magari con un mostra dedicata o qualche incontro coneditori/scrittori. Certo: un po’ più di aiuto da parte delleistituzioni sarebbe gradito. Ma ormai ci siamo abituati a fare tutto dasoli.

ElisabettaPonti, a sinistra, con Valérie Auberger, che hacollaborato
all'organizzazione delle Feste delLibro

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