Quinta uscita autunnale: è Storia dell'arte di Paul Cox, autore estroso, colto e visionario.
Lettrici e lettori italiani devono ancora prendere confidenza con Paul Cox, con il suo stile eclettico, i suoi testi spiazzanti, la sua ironia sottile, il suo modo non lineare di raccontare, la libertà con cui si fa beffe di arte e letteratura, i suoi libri poco convenzionali per testi e immagini. Proporlo in catalogo per noi è stato un modo di esplorare una strada interessante, ma certamente non sicura. Il pubblico, infatti, è abitudinario e per le novità ha bisogno di tempo. Ma se c’è un editore che confida nel tempo, - e per fare buoni libri, anche solo di 32 pagine, ce ne vuole molto – quello è Topipittori, che confida anche nella capacità dei lettori di avventurarsi fuori dai recinti dei gusti personali, con la curiosità di chi ama battere strade nuove.
Storia dell’arte, che nel 1999 ha vinto il Bologna Ragazzi Award, è l’ennesimo libro eccentrico di Cox, somigliante a Una storia d’amore, uscito questa primavera, per le scelte cromatiche, il testo scritto a mano, il gusto del paradosso e dei colpi di scena. Fin dal titolo, in questo libro, le attese del lettori sono tradite, nel senso che per quanto il protagonista sia un pittore, in queste pagine non c'è nulla che riguardi la storia dell'arte propriamente detta.
Cox nei suoi libri costruisce le trame in modo poco sequenziale. Si direbbe metterle insieme per accumulo progressivo, in base all’umore, al caso, alle circostanze, al divertimento, al desiderio di sconcertare e scompigliare le regole. Tutto è illogico nelle sue storie e va contro le aspettative, ma, al tempo stesso tutto sembra filare, come se la richiesta di sospensione dell’incredulità rivolta al lettore per quanto abnorme, funzionasse. Il grande collante che tiene insieme incongruenze e follie è l'umorismo sottile che si sprigiona da dialoghi e situazioni.
Cox è un autore che ama il piano metaletterario, quello che permette a chi legge di giocare a smontare e rimontare le storie (in corsi e per esercizi di scrittura potrebbe essere molto utile studiare come funzionano i suoi testi), come hanno fatto tanti sperimentatori prima di lui, per esempio gli strutturalisti, divertendosi a mescolare motivi, stili, registri, stereotipi letterari e artistici del presente e del passato. Così, in Storia dell’arte troviamo tante cose diverse messe insieme: personaggi presi dal grande repertorio delle fiabe e della letteratura (re, principesse, perfidi ciambellani, amanti infelici, amanti felici, aiutanti e oggetti magici), situazioni paradossali, richiami a movimenti artistici del passato come dadaismo e surrealismo, la parodia di temi tipici del romanzo popolare (lui, lei e l'altro), una satira dichiarata della stupidità del potere e dei suoi rappresentanti, una scanzonata allusione alla psicoanalisi e alle stranezze dell’inconscio.
Dunque, si dirà: si tratta di un libro per ragazzi? Nel catalogo di Topipittori da parecchi anni entrano libri illustrati trasversali, ovvero in grado di parlare a età molto diverse. Sicuramente Cox è un autore tipico di quello che viene definito ‘libro illustrato destinato a un pubblico adulto’. Ma ricordiamo che Cox è anche l’autore delle avventure del koala Arcibaldo nell’isola di Rastepappe, di cui è appena uscito il secondo volume, dove, in misura adatta ai più piccoli, si ritrova lo stesso gusto giocoso per le storie folli e piene di colpi di scena, a indicare una predilezione dell’autore per il divertimento e la sorpresa che può procurare la creazione e la lettura di storie.
Per saperne di più su Storia dell'arte, ascoltate il quarto episodio del nostro podcast. Il suo curatore, Alessandro Mele, che sicuramente conoscete per Il Mondo Invisibile, podcast dedicato all’illustrazione e agli illustratori, ha intervistato Ilaria Tontardini di Hamelin Associazione, che nel corso della Bologna Children's Book Fair 2025, ha dedicato a Paul Cox la bellissima mostra Wallbook.
Vi auguriamo buon ascolto. E seguite la pagina del nostro podcast, per non perdervi i prossimi episodi.