Illustrazionedi Marcella Brancaforte per Castelli inaria. |
Quando Silvana Sola, nel 2010, recensìil mio libro illustrato per Sinnos A pescar canzoni,scrisse: “Conoscevo il lavoro di illustratrice di Marcella, miè sempre piaciuto il suo segno forte e deciso, ma non pensavodi rincontrarla in una band tascabile, non pensavo, ascoltandoil cd allegato al libro A pescar canzoni,viaggio per terra e per mare nella canzone popolare, di scoprirlacantante.”
In effetti, le contaminazioni tra le arti mipiacciono. Comeillustratrice, il mio percorso a fianco di progetti che narranola musica non inizia oggi: la musica è sempre stata una miagrande passione, insieme ai libri illustrati, al teatro e al circo(dove, bambina, sognavo sempre di scappare per fare la trapezista:fortuna che, crescendo, mi sono ridimensionata!).
Ho iniziato a camminare cantando, e cantare mi faceva sentirepiù sicura sulle mie gambine: da sempre la musica è ilmio mondo felice. La musica in tutte le sue forme, ma soprattuttoil canto e le voci.
Ho sempre cantato, e ogni voltache ho cambiato città, appena mollate le valigie, prendevo iltelefono e cercavo un coro in cui cantare. Se c’era un coro,ero a casa. È sempre stato così.
Moltimiei libri illustrano la musica o nascono dopo avere ascoltato unpezzo particolarmente suggestivo; un mio libro è diventato anche unospettacolo di canzoni e cantare è, ancora oggi, la mia gioia, insieme aldisegno.
Immagine da A pescarcanzoni. |
Lamusica, in tutte le sue forme, è una delle principali ragioniper cui penso valga la pena vivere. Per un ragazzo in crescita èuna disciplina e una opportunità formativa importante, ma troppospesso trascurata in Italia.
Anche per questo, consigliocaldamente a chi ha dei bambini e si dovesse trovare a passare dalleparti di Tuscania, in Alta Tuscia, ai primi di agosto, di pensarea una sosta di un’intera settimana.
Locandinadi Marcella Brancaforte per il teatro San Carlo diNapoli. |
Durerà,infatti, una settimana il nostro Canto Ascolto e Creo, nell'ambito diCampusdelle Arti, pensato come laboratorio per bambini e ragazziche vogliano sperimentare un avviamento gioioso alla musica, allacomunicazione per immagini e all’illustrazione: una settimana in un maredi musica, lontani dal frastuono delle spiagge agostane. Un'occasioneper regalare ai propri figli un’esperienza ricca e vera, di ascolto,partecipazione e ispirazione. Tuscania è a 10 minuti diauto dal Lago di Bolsena e a 25 minuti dal mare di Tarquinia.
Al laboratorio possono essere iscritti anche ragazziche non sanno suonare alcuno strumento
Dueparole per spiegare meglio, in cosa consiste il laboratorio.
Dal 1 all’8 agosto 2013,Tuscania diventa per il terzo anno consecutivo, la 'città dellamusica', ospitando il Campus delle Arti, un progetto dedicato ai giovani,ai giovanissimi e alla musica, sotto la direzione artistica di AngelaChiofalo: per una settimana, dal pomeriggio a tarda sera,i concerti di maestri e allievi si avvicendano, tra le chieseromaniche, piazza del Belvedere e, la sera, nell’Anfiteatro delParco di Torre Lavello.
Per una settimana, iragazzi del Campus, e di riflesso tutta la popolazione residente e ituristi di passaggio, vivono una esperienza musicale a 360°, immersinel contesto di una cittadina a misura d’uomo (e di ragazzo). Ilsilenzio di Tuscania, le sue chiese e i suoi paesaggi, diventano ilcontesto ideale per l'ascolto.
Quest’annosono stata coinvolta per offrire una esperienza laboratorialerivolta a coloro che non necessariamente suonano uno strumento,ma che desiderino vivere una esperienza che unisca musica e artifigurative.
Durante il Campus, il gruppo diallievi si incontrerà per una settimana, lavorando 'a bottega'con i maestri. Formazione e produzione sono un binomio inscindibiledi questo evento, e il lavoro svolto troverà la sua conclusionenella rappresentazione della Geneviéve di EricSatie, operina che vedrà in scena i giovani artisti del Campus,l’orchestra e i loro maestri.
Campus delle Arti 2011, fotografie di MarcoScataglini. |
Il nostro laboratorio si divide in 3 parti:
Canto/Officina Corale
Èl’incontro tra un corso e un laboratorio, e ha l'obiettivo difar scoprire la gioia di cantare insieme: uno spazio musicalededicato alla pratica corale e aperto a studenti e docentiper fare musica con la propria voce. Tutti sono i benvenuti:chi non ha mai cantato in coro, chi studia uno strumento e vuoleaffinare le proprie capacità ritmiche, melodiche e polifoniche,chi ha competenze musicali. Canto/Officina Corale è condotto da CarlaConti, docente di direzione di coro e repertoriocorale al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma.
Locandinadi Marcella Brancaforte per spettacolidi burattini alllestiti dalla associazioneLaMetaphora. |
Ascolto
È il laboratorio, che iostessa tengo, insieme a Elena Mozzetta. In un percorso fraimmagini e musica, lavoreremo con gli allievi per orientarci tra coloried espressione sonora, per recuperare le analogie tra suono e segno, perimparare a rappresentarle, recuperando la gestualità istintiva.
Elementi base per il lavoro visivo che si intendesvolgere con i ragazzi saranno carta, colore, acqua e il segno mossodai suoni.
In riferimento all’ascolto dellaGeneviève, i ragazzi saranno invitati a creareuna partitura per suoni e segni: disegneremo molto, a orecchie benaperte.
FabioPorroni durante lo spettacolo A pescarcanzoni. |
ElenaMozzetta è musicista, attrice, regista e insegnante,dotata di straordinaria sensibilità per la messa in scena dispettacoli musicali con i ragazzi. Durante la settimana di Campus,il laboratorio di Ascolto impegnerà i ragazzi per due ore algiorno.
Creo
La terza parte del laboratorio è tenuta da EvaGoed e Kurt Pint, scenografi e costumisti viennesidi provata esperienza, che con i ragazzi realizzeranno oggettiscenici e accessori per lamessa in scena dell’operina di Satie:un lavoro che, attraverso un obiettivo concreto, mira a risvegliarela creatività, utilizzando materiali diversi, imparando adaffinare la manualità fine.