Un bambino solo e una principessa sperduta

Un bambino vive tutto solonella foresta, senza genitori, senza amici, finché un giorno incontrauna principessa sperduta: raccontata così, è solo unatrama abbastanza banale. Ma non bisogna fidarsi delle schedebibliografiche. Infatti, stiamo parlando di un piccolo capolavoro.

Piccolo perché il libro di cui parliamo misura solo 14x 21 centimetri e ha 40 piccole illustrazioni (otto centimetri di base almassimo) realizzate con mezzi minimi e una esemplare sintesi di trattoe di stile: penna e inchiostro; blu, rosso e seppia. Una o due righe ditesto per ogni illustrazione: garamond corsivo; inchiostro seppia.

Un piccolo libro, a misura di mani di bambino, con untesto semplice, lineare, fortemente scandito, e abbastanza spazio biancoper scrivere, disegnare, pasticciare, raccontare o, semplicemente,sognare.

Il libro comincia così:

Come va a finire non velo raccontiamo, ma in questo libro succedono cose poetiche, sconvolgenti estraordinarie. Possiamo solo rivelarvi che alla fine...

Illibro si intitola Il bambino solo. Il suoautore è Roland Topor (si veda anche questovecchio articolo di Andrea Rauch su SDZ) Vennepubblicato nel 1969 dalla Milano Libri di Lella e Giovanni Gandini(del quale abbiamo già parlato qui). A noi ha molto ricordato questo.


Per quante ricerche abbiamo fatto, non abbiamotrovato traccia dell'edizione originale, né in Opac néin Gallica, né sui cataloghi delle librerieantiquarie.
Recentemente ne sono comparse alcune copiedell'edizione italiana su Ebay, intorno ai 50 euro.