Ed eccoci alla settima novità autunnale, l'atteso terzo volume della PiNO, ovvero Piccoli Naturalisti Osservatori, la collana di divulgazione scientifica che insieme alla Piccola Pinacoteca Portatile quest'anno ha vinto il premio Andersen come migliore progetto di divulgazione. Il libro si intitola L'albero con testo di Silvana D'Angelo e illustrazioni di Studio Fludd, ovvero Sara Maragotto e Caterina Gabelli. Sono proprio loro a presentarlo oggi.
Bozzetto per la copertina, Studio Fludd.
Copertina e frontespizio definitivi, Studio Fludd.
CATERINA _ Avrei bisogno di avere davanti l’intero pacco di disegni e bozzetti per raccontare la genesi di questo libro. Questa pila di carta sarebbe composta da: scarabocchi, appunti, pagine strappate da enciclopedie dei ragazzi, schemi, tabelle precise, sagome ritagliate su cartoncino. Non mancano alcune grandi foglie essiccate alla buona e fogli ricoperti di etichette adesive selvaggiamente colorate. L’ordine che regna sovrano nel libro nasce da questo caos, da questa infinita gamma di possibilità.
Studi preparatori per L'albero, Studio Fludd.
SARA _ Il processo creativo che attuiamo ha una sua logica di fasi alterne, equilibrio di opposti, eccessivo accumulo e scrematura. È stato un processo lungo due anni e mezzo, fatto di discontinuità, dubbi, tenacia, scarto e tanti pennarelli verdi. La lezione è sempre la stessa: ci vuole molto più tempo del previsto a fare le cose, la pazienza vale oro, da una parte stanno volontà e controllo e dall’altra parte tutto il resto.
C _ In principio c’era il testo. Sì, è sempre stato la sola cosa ferma in tutto questo roteare. E poi una richiesta precisa da parte di Giovanna e Paolo: vogliamo delle illustrazioni scientifiche che facciano da contrappunto ai versi poetici di Silvana D’Angelo.
Materiale di ricerca per L'albero, Studio Fludd.
S _ La rappresentazione scientifica e pre-scientifica è un ambito che appassiona da sempre, molto frequentato in tutti o quasi i nostri progetti. Il tema dell’albero, invece, ci ha messo quasi in soggezione: si ergeva di fronte a noi, insieme archetipico e inflazionato, illustrato da innumerevoli produzioni editoriali di ogni genere.
C _ Per affrontare la sfida, la prima operazione a cui ci siamo dedicate è stata un’attenta analisi del contenuto di quei versi. Raccontano l’intera vita di un albero, dalla sua nascita, alla sua crescita, fino alla sua vecchiaia. Ci è sembrato subito evidente come questa struttura narrativa potesse costituire l’elemento base del libro, cioè far capire al lettore che un albero non è una cosa statica, ma una forma vivente in costante evoluzione.
Materiale di ricerca per L'albero, Studio Fludd.
S _ In parallelo all’analisi, siamo partite con una sfrenata ricerca iconografica quanto più eterogenea possibile - fase per noi imprescindibile, da cui usciamo entusiaste e frustrate. Ci siamo circondate dalle infinite modalità di rappresentazione visiva della natura - seguendo di volta in volta i filoni della varietà, del dettaglio, della sintesi e dello schema, della composizione sulla pagina, della tecnica, della metafora, della pura fascinazione per pattern e colori. La versione finale conserva molte citazioni di specifiche immagini botaniche: è stato uno dei modi per fissare dei tasselli e uscirne vive.
C _ I primi storyboard provavano a mettere insieme tanti elementi diversi: illustrazioni scientifiche di ogni epoca e provenienza, accanto ad altre raffigurazioni più simboliche - inserite in uno schema di griglie simile a una enciclopedia per ragazzi degli anni Settanta o a un manoscritto antico.
Storyboard per L'albero, Studio Fludd.
S _ Noi non abbiamo uno stile vero e proprio, non una tecnica d’elezione, non mettiamo al centro il target di riferimento. Teniamo aperte sempre troppe porte. Per portare avanti onestamente il progetto, sperando in un approdo, è stata evidente da subito la necessità di rimanere fedeli a noi stesse, trovando il modo di incorporare questo approccio eclettico, come riferimenti visivi e linguaggio.
C _ Dopo molti tentativi siamo giunte a una soluzione grafica più semplice e immediata. Dal punto di vista tecnico c’è un accostamento tra illustrazioni realizzate con vari tipi di pennarelli e collage digitali realizzati a partire da una base di etichette autoadesive.
Prove per individuazione della tecnica per L'albero, Studio Fludd.
S _ Ci sono state fasi espressioniste, altre materiche, fino ad arrivare a degli austeri schemi neri, molto coreani. La parte più difficile di questo libro è stata appunto la ricerca di un sistema visivo che accogliesse e facesse girare come ingranaggi oliati le componenti eterogenee che lo formano. Abbiamo un testo poetico - semplice, incisivo e puro, una parte schematica, una parte descrittiva e infine le alette interne dal carattere laboratoriale.
L'albero. Guida pratica e poetica alla vita arborea, di Silvana D'Angelo e Studio Fludd.
C _ Per sottolineare l’idea dell’albero che cresce, le pagine di destra si comportano quasi come un flipbook, mentre le pagine di sinistra ospitano le illustrazioni botaniche, più dettagliate e descrittive, che esplorano alcune delle possibili sotto-tematiche, come fiori, frutta e foglie. Cosa si può capire di un albero solo guardandolo attentamente?
Una volta definiti i temi e i riferimenti specifici per ogni singola pagina (finalmente) mi sono dedicata a un intenso lavoro di studio della composizione generale e della tecnica a pennarelli, immediata e vicina al mondo del bambino. Ho concentrato al massimo il lavoro, per timore nel frattempo di avere troppi ripensamenti stilistici. Cercare precisione e freschezza non è stato facile, non so nemmeno se ci sono riuscita del tutto.
L'albero. Guida pratica e poetica alla vita arborea, di Silvana D'Angelo e Studio Fludd.
S _ Una parte importante del processo è stato il confronto con Giovanni Gabelli, prezioso consulente scientifico che spesso importuniamo per i nostri progetti. Ha risposto alle nostre domande molto basic su cosa fosse un albero, su come funzionasse, con immagini di grande efficacia divulgativa. Un albero ha tutto pronto quando d’inverno va a dormire, ha invidia di tutto ciò che si muove, è quasi totalmente impermeabile tranne pochi millimetri sul fondo. Questa parte di vera e propria divulgazione ha trovato posto nelle alette del libro, quelle anteriori che illustrano le diverse parti dell'albero, foglie, semi, fiori, frutti; e quelle posteriori che raccontano i principali rudimenti della fisiologia vegetale.
Prove per i disegni al tratto delle alette di L'albero, Studio Fludd.