Da Quadernini a Quaderni Aperti

[di ThomasPololi]

Poco più di un anno fa, su questo stesso blog, parlai di Quadernini,un progetto di raccolta partecipata di quaderni di scuolache ha ottenuto una certa visibilità anche grazie a una pagina facebook, aun blog su Tumblr,a una serie di serate di lettura di temi di scuola realizzate a Milano,Bergamo e Torino e a collaborazioni come quella con Smemoranda e con ilfree press CTRL.

In pochi mesi s'è creato, intornoal progetto, un vasto network di simpatizzanti, tra cui molti illustratorie artisti, ma anche insegnanti, educatori, archivisti, ricercatori. Datoquesto interesse e le belle discussioni che ne sono scaturite, abbiamopensato di utilizzare i contenuti dei quaderni per sviluppare, oltrealle attività di ricerca e divulgazione del materiale, attivitàdidattiche e sociali che ne utilizzino i contenuti. È nato così ilprogetto QuaderniAperti.

Tutte le iniziativeche stiamo (parlo al plurale perché per fortuna non sono più solo,c'è una persona che segue la parte di fundraising e bandi per ilprogetto, anche se siamo sempre più bisognosi di qualcuno che mettaa disposizione un po' del suo tempo per aiutarci a digitalizzare ecatalogare tutto il materiale che continuiamo a ricevere, ne approfittoper fare un appello anche qui) iniziando a sviluppare hanno, comeobiettivo comune, quello di promuovere l'autorappresentazione delbambino attraverso l'uso della scrittura, del disegno, di qualsiasi formad'espressione che gli consenta di rapportarsi con sé e con gli altriin modo naturale e non condizionato.

Questoperché è davvero impressionante, proprio da un punto di vista“fisiologico”, scoprire quanto i bambini assorbano dall'ambientee dagli stimoli che gli vengono proposti: l'educazione, non parlosolo di quella scolastica ma più in generale di qualsiasi direttiva,anche commerciale, venga data ai più piccoli, ha un potere enorme,e in passato questo potere è stato usato per condizionare interegenerazioni. A nostro parere l'educazione dovrebbe avere lo scopodi insegnare ai bambini, ai ragazzi, non ad essere preparati peruna professione, ma ad essere degli individui che si realizzanoall'interno di una società.

Proprioper questo motivo uno degli scopi del progetto è proprio quello divalorizzare le esperienze educative più innovative del passato: adesempio, insieme all'associazione Amici del Parco Trotter e alla Casadel Sole, un istituto comprensivo di Milano che ha la sperimentazione el'apertura all'esterno nel suo dna fin dalla sua fondazione come scuolaspeciale all'aperto, stiamo raccogliendo il materiale scolastico degliex alunni allo scopo di creare un contatto tra i bambini di oggi ei “bambini di ieri” attraverso il metodo della videointervistae del racconto teatrale. Ci piacerebbe poter far dialogare in modospontaneo persone di diverse generazioni accomunate da un luogo pienodi significato come la Casa del Sole.

Unaltro progetto in fase di costruzione, insieme a La GrandeFabbrica delle Parole, un laboratorio di scrittura perbambini delle elementari e medie con il quale collaboro come volontarioda diversi anni, prevede, sempre attraverso il metodo dell'intervista,l'incontro di alunni delle scuole elementari e medie con ex bambiniche hanno vissuto l'infanzia durante il periodo della guerra e dellaLiberazione di Milano. Per realizzarlo stiamo cercando quaderni discuola milanesi degli anni Quaranta, e colgo di nuovo l'occasione perun appello (poi la smetto): se qualche lettore conoscesse persone trai 75 e gli 82 anni che hanno conservato dei quaderni dell'epoca pernoi averli in prestito per un breve periodo sarebbe un preziosissimocontributo alla realizzazione del progetto (per contatti, cliccate qui).


Oltre a questi due progetti imminenti, negli ultimi mesi lenostre relazioni si sono moltiplicate: stiamo lanciando una primaraccolta partecipata di quaderni provenienti da altri paesi europeigrazie alla collaborazione con la sezione di Bergamo dell'associazionestudentesca Aegee e iniziando a collaborare con alcune associazionidi Roma al fine di costruire un progetto simile a quello milanese conla Casa del Sole. Inoltre siamo entrati a far parte della rete di Milanosifastoria,interessantissima iniziativa che ha preso il via proprio questasettimana, attraverso la quale speriamo di poter porre le basi per lacreazione di un archivio di quaderni scolastici milanesi, sia digitaleche, in un successivo momento, fisico.

Riuscirea dar vita a un luogo dove la storia della città viene raccontataattraverso uno strumento comunicativo come i quaderni di scuola,tradotti anche in inglese per essere fruibili da persone provenientidall'estero, sarebbe davvero un sogno che si realizza e, io credo,anche un'attrattiva in più per chi desidera visitare Milano.
Insomma, ci sono tante idee; ora i nostri sforzi sono tesi allaricerca dei giusti interlocutori e, cosa non trascurabile, di fondicon i quali realizzarle, perché al momento tutto il lavoro dedicatoal progetto è volontario e riuscire a gestire queste moltepliciattività e contemporaneamente a sopravvivere sta diventando piuttostocomplicato.
Ad ogni modo, come scrissi in un tema diquinta elementare: “Anche se le possibilitàson poche, ce la metterò tutta”.

E infine:invitiamo tutti al prossimo reading Quadernini, che siterrà venerdì 14 novembre alle 19.00, presso il negozio di giocattoliIl mondo è piccolo (via Cesare da Sesto 19,Milano). I temi, raccolti nell’ambito del progetto QuaderniAperti attraverso un blog e una pagina Facebook seguita dapiù di 2500 persone, ripercorrono un secolo di storia italiana, dal1916 ai giorni nostri. La lettura sarà accompagnata da una piccolaesposizione di quaderni, libri, giocattoli e oggetti scolasticicurata dallo stesso proprietario del negozio.

[Le immagini di questo post provengono dall'archiviodi Quaderni aperti]