Oggi esce in libreria Disegna tutto quello che vuoi, di Madalena Matoso di cui in catalogo abbiano già diversi, bellissimi titoli. Si tratta di un nuovo volume della collana Due occhi. Dieci dita, di cui nei mesi scorsi sono usciti già Un po' di decoro! e Osserva, smonta, ricicla.
[di Madalena Matoso]
Ho progettato questo libro pensando che dovesse essere utilizzato con la massima libertà. L'idea è quella di un libro in costruzione, non finito, che per essere completo deve essere disegnato, magari da più persone insieme. Ho scelto un formato grande proprio per lasciare molto spazio a chi lo disegnerà.
L'idea di questo libro mi è venuta durante un festival del libro in una città spagnola, Logroño, dove ero stata invitata, e durante il quale ho fatto dei grandi disegni sulla vetrina di una libreria. Molte delle figure che ho disegnato su quella vetrina erano in negativo: avevo organizzato forme e colori in modo che i soggetti del disegno - le persone, i cani, le auto, le case – fossero definiti dallo spazio vuoto fra un segno e l’altro. Queste silhouette che avevo disegnato mi sono piaciute molto e mi avevano fatto immediatamente pensare a un invito alla collaborazione: dove io non avevo disegnato, qualcuno avrebbe potuto aggiungere qualcosa di suo, aggiungendo piccoli dettagli come un punto, un trattino che trasformasse una macchia apparentemente priva di significato in qualcosa di riconoscibile, facendole prendere vita.
Tornata a casa da Logroño, ho iniziato a disegnare molte cose in negativo: lampade, piante, case, persone. L’ho fatto in eccesso, senza pensare a un libro, a un numero di pagine, a un format o a qualsiasi altro vincolo posto dalla dalle tecniche e dalle economie di produzione. Poi, a un certo punto, ho cominciato a selezionare i disegni che avevo fatto pensando a qualcosa di più organico, armonico e funzionale. Credo di aver fatto un centinaio di disegni per poi sceglierne poco più di venti con l’aiuto dei colleghi della casa editrice Planeta Tangerina.
All'inizio, insieme pensavamo che il libro sarebbe stato in bianco e nero. Però, un po’ per caso un po’ per curiosità, ha cominciato a farsi strada l’idea che il libro potesse essere stampato con un certo colore viola: il Pantone 266 U. Il vantaggio di sostituire il nero con il viola è stato subito evidente: il lettore avrebbe potuto disegnare non solo negli spazi lasciati appositamente bianchi, ma anche sulle campiture di colore, conquistando un maggiore grado di libertà nei suoi interventi.
Nel momento in cui abbiamo cominciato a dare forma al libro, è accaduta un’altra cosa che non avevo pensato in origine: ai disegni in negativo se ne sono aggiunti altri in positivo, alla ricerca di un equilibrio dei pesi e di un ritmo fra le diverse pagine. Così, in alcune pagine ho disegnato degli abiti in modo che tu possa disegnare la persona che li indossa; in altre troverai una persona e, se lo vorrai, potrai farle indossare dgli abiti di tua creazione.
Per il testo, ho deciso di dare solo indicazioni molto sintetiche: in ogni pagina suggerisco cose che puoi disegnare (cioè, quelle che non ci sono). Ma non ci sono cose giuste o cose sbagliate da disegnare. Disegna tutto quello che vuoi: lo affermo già nel titolo. Disegna tutto quello che vuoi nel modo che vuoi. E, per quanto possa aver suggerito dei percorsi fra le pagine del libro, sentiti libero di non darmi retta e scegliere una strada che non avevo previsto.