«I fiumi hanno molti poteri: trasportano sedimenti e sentimenti, ravvivano terre e menti, collegano luoghi e tempi. Sono fonti di vita e di conflitto; percorsi di storie che viaggiano sulla Terra. Il loro flusso ci ricorda costantemente: viviamo tutti a valle, o a monte, di qualcuno, perciò siamo tutti vicini. Sono cresciuta vicino a un fiume a Vilnius, in Lituania; ho camminato lungo le sue rive, ho disegnato sulla riva del fiume con mia sorella e mia nonna. Ho creato il mio libro per dire alla gente di molte meraviglie che i fiumi ci portano, e di molti modi in cui la natura e le persone sono collegate. Il filo della narrazione è composto dalla collezione di riferimenti geografici, storici, mitologici che ho raccolto, e anche dai miei ricordi. Le illustrazioni sono state da me realizzate con una varietà di materiali, tra cui matite, acquerelli, gouache e disegni digitali.»
Un fiume è un enigma: dal disegno al libro.
Monika Vaicenaviciene usa poche, pochissime parole per raccontarci Che cos’è un fiume?: il suo primo libro. Circa un anno e mezzo fa ci aveva inviato la proposta di questo libro in pdf, proposta che noi, però, abbiamo visionato solo dopo alcune settimane. Troppe. Il libro ci è parso subito spettacoloso, imperdibile. Così abbiamo immediatamente scritto a Monika proponendole una bozza di contratto. Ci ha risposto dopo pochi giorni, informandoci di aver già firmato con un’altra casa editrice (la svedese Opal), così ci siamo visti costretti a ripiegare sull’acquisto dei diritti per l’edizione italiana.
Abbiamo deciso di collocare il libro nella collana più adeguata a lui: la PiNO, ovvero Piccoli Naturalisti Osservatori, perché questo è un libro che parla di ambiente, di natura, e lo fa invitando i lettori a guardarsi intorno, esattamente nella modalità e nello spirito della nostra collana. Questo PiNO, però, ha un formato e un’impaginazione diversi dagli altri della serie, perciò lo abbiamo chiamato un SuperPiNO.
Non sono molti i progetti che ci vengono inviati e che ci colpiscono con tanta forza. Quello di Monika era un libro già perfetto, ben pensato e realizzato con cura, dopo un lavoro che immaginiamo molto intenso di documentazione ed elaborazione. E, come spesso accade, quello che ci ha colpito era il suo punto di vista su un fenomeno articolato e complesso, eppure familiare, presente nell’esperienza quotidiana di ciascuno di noi. Perfino noi Topipittori, che abitiamo una città che un tempo era stata d’acqua ma che ha interrato tutti i suoi fiumi e torrenti, dobbiamo fare solo pochi passi per ritrovare il rivo d’acqua più vicino a noi, la Vettabbia: un canale agricolo insospettabilmente limpidissimo fra case e auto, che riserva ai passanti persino la sorpresa di famiglie di anatre, gallinelle d’acqua, salmerini di fontanile e, una volta, il giorno di Pasqua di qualche anno fa, persino di un luccio.
Questa familiarità con i corsi d’acqua fa la maggior parte di noi convinti di sapere già che cos’è un fiume, ma appena cerchiamo di darne una definizione, tutto diventa sfuggente, nebuloso. Non sappiamo tracciare i contorni di questo fenomeno che è allo stesso tempo naturale e umano, geografico e mitico, storico e spirituale, sociologico e topografico, biologico ed economico. Proprio per questo la domanda «Che cos’è un fiume?» è più importante di qualsiasi risposta. Monika lo sa e scandisce il suo racconto del fiume attraverso una serie di risposte di una nonna, impegnata a ricamare les pieds dans l’eau, mentre sua nipote intreccia ghirlande di fiori acquatici.
Le risposte della nonna accompagnano la bambina proprio come questo libro accompagnerà qualsiasi piccolo lettore curioso: il fiume diventa di volta in volta un filo, un viaggio, una casa, un nome, un luogo d’incontro, un odore. Da queste risposte, più evocative che descrittive, partono suggerimenti e percorsi di ricerca e di indagine che il lettore, grande o piccolo che sia, potrà approfondire leggendo altri libri e consultando la rete alla ricerca di informazioni sui pesci e su altri animali, su personaggi e vicende storiche, su città e nazioni, su riti religiosi e usanze folkloriche.
Un fiume è una strada.
Questo libro può insegnare molte cose sui fiumi, ma soprattutto può insegnare ai bambini che per conoscere le cose bisogna fare le domande giuste, e che una buona risposta è un’altra domanda, poi un’altra, poi un’altra ancora. Che non si potrà mai essere certi di sapere una cosa fino a quando le domande saranno finite. E che si può stare certi che non finiranno mai.
Un fiume è un luogo d'incontro.