ToonTellegen nel nord Europa è una celebrità. Poeta e scrittore,nato nel 1941 nei Paesi Bassi, ha venduto milioni di copie dei suoilibri e vinto ogni sorta di premi, nazionali e internazionali. Per iragazzi ha scritto centinaia di racconti che hanno come protagonistigli animali, in particolare uno scoiattolo e una formica, compagnidi avventure e di incredibili scambi epistolari, partecipi dellastrana vita che si svolge in un bosco che annovera fra i suoi abitantielefanti e pidocchi, alci e e granchi, trichechi e gerbilli, lucciolee avvoltoi, inquilini di un regno naturale del tutto surreale cheostenta una totale indifferenza verso habitat e latitudini.
Quelli di Tellegen sono racconti brevi, filosofici, esilaranti,poetici, malinconici, fulminanti. In una parola, perfetti. Perfettiper una lettura adulta. Perfetti per i ragazzi. Perfetti per ibambini. Perfetti da utilizzare per discutere in classe di unaquantità di temi praticamente senza fine. Perfetti da leggerne unoalla sera ai propri figli.
In Italia, le storie di animali diToon Tellegen sono state pubblicate da Feltrinelli Kids, Letteredello scoiattolo alla formica(illustrazioni, Axel Scheffler) e Ilcompleanno dello scoiattolo (illustrazioni,Kitty Crowther); la raccolta completa si intitola Letteredal bosco edita dalle edizioni Donzelli, tradottada David Santoro, con illustrazioni di Mance Post, olandese, gloriadell’illustrazione nordica. Diciamo che in tutti tre i casi, lerecensioni non si sono sprecate. Peccato, un’occasione persa. Sarebbestato opportuno accogliere con una gran festa questi animali. Forsesiamo ancora in tempo. Perciò, mettete le scarpe e correte inlibreria.
Per accelerare la vostra corsa, abbiamo scelto unbrano irresistibile:
“Un giorno d'inverno,lo scoiattolo scrisse una lettera alla formica:
Cara formica,
formica formica formica formicaformica
formica formica formica formica
carissimaformica
formica formica formica formica
carissimaformica
carissima formica
formica.
Lo scoiattolo
Era una lettera strana, e lo scoiattolo non sapevaneanche perché l'avesse scritta. Siccome faceva freddo le infilò uncappottino, le mise in testa un berretto di lana, le spiegò dove andare ele aprì la porta.
La lettera uscì con prudenza, scese lungoil tronco del pioppo, s'incamminò tra la neve e bussò, tic tic, allafinestra della formica.
“Chi è?” domando la formica.
“La lettera” rispose la lettera.
“La lettera?”si stupì la formica.
“Sono per lei” disse la lettera conuna piccola riverenza, togliendosi il berretto di lana.
Laformica la esaminò da tutti i lati, poi l'aprì con cautela.
“Adesso ti leggo” disse.
“D'accordo” dissela lettera.
Quando ebbe finito di leggerla, la formica sisfregò soddisfatta le zampette e disse: “Siedi, lettera, siedi. Cosaposso offrirti?”
(ed. Feltrinelli Kids,trad. Laura Draghi Salvatori)