Salutiamo con calore l'ingresso diGuillaume Guéraud nella nostra modesta classifica. Il suo SenzaTV ha venduto, nel mese digennaio, esattamente quanto l'inossidabile Checos'è un bambino diBeatrice Alemagna e poco meno de Gliuccelli, di Albertine e Germano Zullo: il successodel momento (talmente successo da essere in rottura di stock, con laseconda edizione in consegna solo ai primi di aprile).
La ragione di questa fiammata di vendite diSenza TV può essere individuata in unarecensione, uscita sul Corriere della Serail 5 gennaio, a firma di Paolo Mereghetti (ne avevamo parlato qui).Il giorno stesso, le vendite hanno cominciato a salire. E non accennanoa fermarsi. Ecco quindi dimostrato come la stampa, specializzata e non,possa avere effettivamente un effetto catalizzatore dell'attenzionedel pubblico. E come la latitanza dei grandi mezzi di informazionenell'ambito della cultura dei e per i ragazzi rappresenti un frenoallo sviluppo delle energie migliori del settore e un incentivoalla sopravvivenza di quanto di più retrivo, sciocco e facilonel'industria dell'intrattenimento riesca a proporre a quelle che un tempo,retoricamente, si dicevano "le giovani menti". Ma di questo parleremopresto e più approfonditamente.
Per il resto, il mesedi gennaio si conferma un mese vivace per le vendite nel campionedelle nostre librerie: + 28,3 per cento fra le libreriedel campione. Fra le librerie, è interessante notare come, rispettoal gennaio del 2010, Internet Bookshop abbia più che triplicato ivolumi di vendita, mentre le "giannine" - che condividono la testadella classifica e non sembra abbiano intenzione di mollare di fronteall'avanzata del moloch virtuale - abbiano più che raddoppiato. Ancorauna volta, grazie a tutti, belli e brutti.
5) FeltrinelliDuomo - Milano[56]
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