Loscorso anno, più o meno in questo periodo, stavamo partendo per New York,insieme a SimonaMulazzani, per ritirare la Silver Medal assegnatadall'Associazione Illustratori di New York alle illustrazioni di Vorreiavere. O meglio di IWish I Had, perché questo è il titolodell'edizione americana pubblicata alla fine del 2012 da Eerdmans.
Quest'anno, stamattina, Simona e Maria Giaramidarodell'Associazione Oliverche ha progettato questo evento, partono con me per SanFrancisco dove, mercoledì 15 ottobre, all'Istituto Italiano diCultura, presenteremo la casa editrice Topipittori e dove ci sarà unamostra delle tavole dei tre libri che Simona e io abbiamo pubblicatonegli Stati Uniti, oltre a Vorrei avere, Ilgrande libro dei pisolini (TheBig Book of Slumber, 2013) e Alsupermercato degli animali (AnimalSupermarket, 2104), sempre editi daEerdmans. Su questi tre libri, giovedì 16 e venerdì 17ottobre, faremo letture e laboratori, come ospiti al Festival internazionale diletteratura Litquake, che si tiene nella città inquei giorni, e a LaScuola. Italian International School, bellissimarealtà educativa di San Francisco.
Vorrei avere, insieme a Checos'è un bambino, è il libro di Topipittoriche ha avuto più edizioni all'estero, cioè 9. Ma dei 24 albi che hopubblicato in questi dieci anni, 18 hanno avuto almeno una edizionestraniera, parecchi più di una, di solito nelle principali lingueeuropee, ma anche in thailandese, cinese, polacco, coreano. Lacosa interessante è che libri ormai editi dieci anni fa, oggi,acquistati all'estero, riacquistano nuova vita, ne sono un esempio Zoosegreto e Filastroccaventosa, recentementeediti in Brasile.
Gli StatiUniti, come è noto, sono un mercato librario molto diverso dall'Italia;non è stato facile passare l'esame come editori: i parametri diletteratura illustrata per l'infanzia qui cambiano sia per i testi sia perle immagini. Perciò, l'idea che l'ingresso di Topipittori sia avvenuto,fra i tanti titoli che abbiamo in catalogo, proprio con tre miei mi ha,da un parte, molto sorpreso e poi, ovviamente, fatto anche piacere.
Ci sono tante cose che mi incuriosiscono di questo viaggio, quelloche però mi incuriosisce di più è l'incontro con i bambini americani:come saranno, come leggeranno e ascolteranno? Come accoglieranno Simona,Maria, me e tutti gli animali che riempiono i nostri tre libri?
Giovanna Zoboli,Simona Mulazzani, Vorrei avere, Topipittori2010. |
Unapazzesca iniezione di fiducia per questa gita a San Francisco, melo ha dato questo breve racconto che qualche giorno fa ho trovatosu facebook, a proposito di un bambino e del suo rapporto conIl grande libro dei pisolini. Autrice è GiusyGallina, mamma e insieme bibliotecaria (e sulla bella bibliotecadi Montebelluna, dove Giusy lavora, sul nostro blog abbiamo parlato quie qui).
Per cui ora cedo la parola a Giusy,ringraziandola ancora per avermi dato il permesso di pubblicare le sueparole sul nostro blog, ma soprattutto perché il suo racconto è pienodi spirito, fa davvero ridere e mette grande allegria.
Ė proprio amore.
Alberto, 21 mesi e 3giorni: questo ė il suo libro, per lui il libro del "popo" ovvero"l'ippopotamo". Da circa 9 mesi leggiamo solo quello. Per un periodol'abbiamo letto appena svegli, appena tornati, prima di dormire oppure4-5 volte di seguito. Alberto lo indicava nel ripiano e ti invitava aprenderlo; adesso ci arriva da solo, si siede sul divano, te lo passa econ aria soddisfatta, mani in grembo, aspetta che tu lo apra e inizi aleggere. E gli occhietti si illuminano e inizia ad alternare lo sguardo,dal libro alla voce. E poi arriva il popo ed è felicità. Se provi con unaltro libro, sì, ti guarda, prova ad ascoltarti, ma poi chiude la nuovaproposta e ti dice "popo?".
Io continuo a meravigliarmi,ogni giorno, ma oggi di piú ed ė per questo che scrivo. Stasera suasorella, quasi 5 anni, inizia per conto suo a recitare una parte dellibro, lo sa a memoria, come tutti noi in famiglia: ė normale. Inrealtá, stava facendo altro, ma è partita con "dormon le pulci conil mandrillo..." e Alberto ha rizzato le antenne, l'ha guardata e,dopo 3 secondi, ha esclamato "il popo!! E lei: "Basta con questo popo,Alberto!!"
Ecco, questo dice tutto, non c'ė niente da fare,va da solo, ha una forza dentro che lo attira.
Stasera sonoandata a leggermi l'analisi di Giulia Mirandola nel Catalogone7, e ho capito di piú, quel senso di "bene" che trasmette,quella musica di parole e immagini che entra da sola, quegli animali cosìtranquilli e quel soffice diffuso, una grande armonia, tutto funziona. Edė quello che i bambini capiscono davvero. Insomma, leggetelo, compratelo,andate a prenderlo in biblioteca e provate. Grazie Giovanna Zoboli egrazie Topipittori, ancora una volta; noi continuiamo.
Ovviamente sì, io ho preso questa esilarante descrizionecome un meraviglioso Buon viaggio! fattodal popo in persona e da Alberto, il suo strepitoso creatore,e anche dalla sua sorellina e da Giusy, naturalmente.
E per finire, per amor di completezza, quelleche trovate qui di seguito, sono le quattro pagine del Catalogone 7. Le parole e le immagini del 2014, che GiuliaMirandola ha dedicato a Il grande libro deipisolini. Se volete seguire il consiglio di Giusye leggerle, allora cliccateci sopra!
Per leggere, cliccaresulle immagini. |