SimoneRea, studi per la copertina di L'uomo deipalloncini. |
L'ideadi questo libro nasce da una cosa che ho visto dalla finestra una seradi agosto del 2008.
Ho una casa sull'appenninoemiliano, nel centro di un paese dove, da giugno a settembre, si fannomercatini per ogni occasione possibile: festa del patrono, festa delcioccolato, festa di ferragosto, festa del mirtillo, festa della tigella,festa della costoletta, festa della salamella, festa del commerciante,festa dello sbarazzo, festa della notte bianca, festa del borlengoeccetera.
In mezzo a un tripudio di bancarellegremite di abiti made in China, strafalari etnici, pietre curative,bigiotterie, cani di ceramica a grandezza naturale e ratamagliavaria al gustoso prezzo di un euro, loro ci sono sempre:l'uomo dei palloncini e la sua signora che, dal camioncinodei torroni, vende delizie in una nuvola di profumo di mandorlacaramellata. E sempre davanti alla mia finestra. Questo libro, L'uomodei palloncini, perciò, è su di loro. Dedicatoa questa coppia archetipica che regna su tutte le feste dipaese, forse di tutto il mondo.
Lefeste cambiano, loro no. Lo si capisce da come trattano i bambinie anche dai dolci che vendono, che vien voglia di comprarli solo daloro. Lo si capisce dallo zucchero filato e dalla miracolosa macchinache lo produce. A nessuno piace lo zucchero filato. Ma al fatto cheuna nuvola si impigli in uno stecco e per di più sia dolce, finoranessuno, che io sappia, ha mai resistito.
L'uomodei palloncini e la sua signora sono due persone normalissime,all'apparenza. Ma è chiaro che non è così. Per esempio,dove si impara a fare lo zucchero filato? Cosa succede dentroal camioncino delle caramelle nei giorni in cui non è festa? Equanti giorni di festa hanno festeggiato in vita loro, l'uomodei palloncini e la sua signora?
Quantipalloncini avrà gonfiato nella sua vita l'uomo dei palloncini? Come gliviene in mente a uno, di fare quel lavoro? E dove abitano, quei due? Comesarà la loro casa? Di meringa? Come fanno a essere sempre gentili? Sembradavvero che vogliano bene ai bambini e sappiano benissimo quelloche vogliono, ogni bambino del mondo.
A tutte queste domande, naturalmente, il libronon risponde. Quindi dovrete cercare di rispondervi da voi, se percaso pensiate sia il caso di trovare una risposta.
Il libro,infatti, parla di un'altra cosa, una cosa ancora più misteriosa di quelleelencate. Così misteriosa che proprio non saprei come fare a spiegarla,se non con le parole e le immagini che ci sono nel libro. Oltretutto leillustrazioni sono di SimoneRea che, come tutti sanno, è bravissimo e quindidirei che almeno da questo punto di vista non ci si puòproprio trovare niente da ridire.
Questacosa misteriosa riguarda il tempo: il favoloso Tempo CheC’Era Prima di Loro. Loro intesi come ibambini. Quel tempo di cui tutti i bambini hanno sentito parlare e dacui l'uomo dei palloncini proviene insieme ai delfini e alle stelle,alle scimmie e ai cavalli, agli orsi bianchi e alle astronavi che vendeper la strada, in tutti i paesi in cui si festeggia qualcosa, e inattesa ognuno del suo bambino, con il suo tempo nuovo di zecca.
E direi che per ora questo è tutto.
Fraqualche tempo ci sarà un secondo post in cui vi spiegheremo comeabbiamo fatto questo libro e in quanto tempo. Perché naturalmenteci vuole tempo per fare un libro sul tempo.
Ah,dimenticavo: il libro è in libreria da qualche giorno, ragioneper cui mi chiedo cosa stiate facendo ancora qui a leggere invecedi correre come forsennati a procurarvelo...
SimoneRea, studio per la copertina di L'uomo deipalloncini. |