Ci sono circa 9000 chilomeri che separano l'Italiadal Brasile. E in mezzo un oceano grandissimo con milioni di vite incontinuo movimento. Milioni di persone, centinaia di navi e aereiche si muovono da qui a là. Fa sempre un certo effetto pensarealle distanze in termini di chilometri, noi che siamo abituatialle velocità irreali di internet. Ma mentre tutto sembra dietrol'angolo, quando si tratta dei nostri libri, tempi e distanze hannouna dimensione molto più concreta. Quando sai che il libro che haipubblicato verrà tradotto, prodotto e venduto in un'altra lingua e inun altro paese, l'attesa è emozionante.
E quando alla fine, unamattina, Fedex suona il campanello, quel pacchetto che ti danno contanta indifferenza è per noi una cosa preziosissima. È il frutto ditanti incontri e conversazioni, più o meno casuali. È una storiacatturata e divenuta libro.
Ebbene qualchegiorno fa abbiamo ricevuto le copie dell'edizione brasiliana di Unastoria Guaranì di AliciaBaladan, pubblicata da SM Brasil.
Ormaidue anni fa, Alicia è venuta da noi a mostrarci il suo portfolio.Durante quell'incontro, per caso, ci parlò delle favole e leggendeche sua nonna le raccontava da bambina.
Fra queste, ci incantò lastoria del viaggio del piccolo guaranì alla ricerca della ragnatelaperfetta per la sua amata. Da quel racconto è nata l'idea del libro,che poi abbiamo pubblicato l'anno scorso. Un viaggio sia per noi, chesiamo stati catapultati in un tempo e in un luogo lontani, sia perAlicia, che ha scavato nella memoria per ricordare e ha plasmato leimmagini per cercare di restituirci quella magia e quella dimensione“altra” che sono tipiche degli ancestrali racconti di popoli delpassato.
La leggenda di Unastoria guaranì ha viaggiato nel tempo per arrivarefino a noi. Ha attraversato un continente, un oceano, buona partedell'Europa per approdare in un viale di Milano e farsi album. E poi,di nuovo per caso, l'anno scorso a Bologna un editore l'ha notata,e ha deciso di portarla in Brasile con sé e di proporla laggiù. Unmeraviglioso viaggio, che chissà dove porterà ancora.
Alicia ci ha regalato questo pezzettino della sua infanzia. Maha fatto anche molto di più. Siamo rimasti così affascinatidai suoi racconti che le abbiamo chiesto di partecipare a Glianni in tasca.
Lei ha accettato, così traqualche settimana uscirà Piccolo grande Uruguay, dicui qui vedete i disegni al tratto, in anteprima. Così, a breve, anchevoi conoscerete la nonna di Alicia, e potrete affacciarvi al suo mondo,in cui alla cruda realtà della dittatura e della prigionia del papà,dissidente politico, si mescolano i sogni e le fantasia di una bimbache, a poco a poco, impara a distinguere la libertà vera da quellapresunta, la realtà dalla finzione.
Ci sono quasi11000 chilometri tra Italia e Uruguay. Una distanza così grandee così piccola: tanti chilometri tutti pieni di storie in viaggioda scoprire.