Il libro della scienza dei troppi

Le vite dei libri continuano molto oltre il loro anno di pubblicazione, e talvolta i loro autori ed editori, con grande soddisfazione, lo vengono a sapere. È capitato a noi, da poco, con il libro Troppo tardi! di Giovanna Zoboli e Camilla Engman, pubblicato nel 2010. L'insegnante Rossella Perruccio, della Scuola d'Infanzia San Remo di Modena, ci ha scritto spiegandoci che il libro è stato proposto a una sezione di bambini di 5 anni della sua scuola nell'ambito delle attività di filosofia sul tema del limite e quindi della regolazione che quest’anno sono state affrontate con i bambini, promosse e in collaborazione con la Fondazione Collegio San Carlo. La proposta di lavorare sul concetto di troppo ha individuato in Troppo tardi! una scelta particolarmente adeguata.

La lettura del libro è stata proposta più volte in diversi momenti assembleari (25 bambini), in cui oltre all’ascolto si è chiesto ai bambini di esprimere il loro parere sul libro in quella che viene chiamata “conversazione collettiva”. Durante questi incontri, gli insegnanti hanno formulate alcune domande a cui i bambini hanno cercato di dare una risposta basandosi sul proprio vissuto. Sono così emersi pareri, ricordi e desideri.

Troppo tardi! all'inizio era stato scelto per sola lettura, ma è poi diventato il testo guida sul concetto di troppo, poiché, utilizzato per avviare varie discussioni e confronti, ha suscitato nei bambini riflessioni molto interessanti a partire dagli spunti offerti dalla storia del piccolo Riccardo. Su ogni pagina si è lavorato attraverso un confronto, una discussione e un'elaborazione grafica. Il concetto di troppo tardi ha coinvolti profondamente i bambini facendo emergere con forza il problema della fretta degli adulti, come pure la strada troppo piena o troppo vuota li ha portati a chiedersi: «Ma allora di chi è la strada?» Gli insegnanti hanno documentato tutte le riflessioni dei bambini, e qui riportiamo una piccola parte dei loro pensieri. Di tutte le esperienze filosofiche realizzate in tutte le scuole dell’infanzia di Modena durante questo percorso sarà pubblicato in un volume, nei prossimi mesi.



DOMANDA: Com'è questo libro? Ti è piaciuto? Perché?

LORENZO: questo libro ha troppi “troppi”, perché è un libro della mente che fa ricordare le cose.

VALENTINO: È il libro della scienza dei troppi.

ALICE: È difficile perché parla dei troppi.

MASSIMILIANO: È un libro bello perché parla di un bambino che guarda un puntino rosso.

FEDERICA: È un libro della strada troppo lunga, mi piace perché ha detto delle cose molto importanti.

ANGELICA: È bello perché ci sono tante belle frasi e mi fanno pensare che ci sono troppi alberi.

EMILY: Questo libro è interessante perché ha delle cose diverse dagli altri libri.

MARKO: Mi piace perché parla della strada troppo lunga.

MARIA: È bello perché ci sono tanti troppi che mi fanno pensare alla mia famiglia.

ALESSANDRO M: È un libro con dei troppi bellissimi, tipo il paese troppo lontano.

VERONICA: È molto importante perché hanno scritto troppo tardi e io non ci avevo mai pensato.

DANIEL: È il libro che serve per pensare a tutti i troppi, mi è piaciuto il troppo lontano.

GLORIA: Questo libro parla del troppo tardi che si va a letto, ci fa capire il troppo tardi.

SOPHIE: Serve a pensare delle cose belle, a me è piaciuto che gli amici di Riccardo hanno fatto bene ad aiutarlo.

SARA: È un libro che serve a fare parlare dei troppi.

VIOLA: Serve per imparare che non bisogna andare a scuola tardi perché se no poi succede che non s'imparano alcune cose.

LUCREZIA: Mi piaceva che il bambino diceva “voglio andare a scuola troppo tardi”.

ALESSANDRO C.: Può servire a dirti dei troppi e così uno l'impara.

ALESSIA: È il libro che il bambino guarda il cielo e aspetta che il puntino viene vicino a lui.

LEONARDO: Per me è un libro importante perché insegna che il troppo per qualcuno è troppo.

PARIDE: Per me è un libro bellissimo perché sono fortunato a vederlo.

ALESSANDRO V.: È il libro di Riccardo che fa tardi tante volte, mi piace perché ha tanti troppi.

LARA: È bello perché il bimbo vede il puntino rosso.

ISABEL: È un libro che fa pensare a quando lui va in giro di notte da solo. È bello perché il bambino va a scuola troppo tardi a volte.

LUDOVICA: Questo è un libro dei troppi che mi è piaciuto molto. Mi piaceva quando Riccardo faceva troppo tardi come mia sorella, il papà e la mamma.